Il video del celeberrimo brano andò in onda il 14 novembre 1991 in tutto il mondo ed ebbe un successo clamoroso con 500 milioni di persone sintonizzate. Alla fine degli anni ‘90 Michael Jackson stava decidendo cosa fare della sua carriera sbocciata grazie ai due album “Thriller” e “Bad” che lo lanciarono nel mondo della musica pop con oltre 70 milioni di dischi venduti. I suoi manager gli consigliarono di dedicarsi ad una raccolta, un classico “Greatest Hits” nel quale magari aggiungere qualche brano inedito ma Jackson decise che la cosa non faceva per lui e iniziò a comporre un nuovo album.
Nell’estate del 1989 Jackson trascorse diversi mesi nel suo Neverland per poi tornare in studio per registrare qualche nuova traccia: il Re del Pop veniva da un lungo periodo nel quale aveva girato il mondo intero grazie al “Bad Tour” e così si interessò ad alcuni temi sociali: scrisse così “Earth Song” e “They don't care about us” prima di dedicarsi ad un brano che farà storia, “Black or White”.
Jackson voleva lanciare un messaggio chiaro a tutto il mondo: il razzismo è una stupidaggine. Iniziò così a prendere vita uno dei migliori brani di Jacko, che fu inserito nell’album “Dangerous” del 1991: fu il primo singolo estratto (raggiunse la vetta delle classifiche di mezzo mondo) e il primo brano in assoluto di Jackson all’interno del quale compariva un’intera strofa rap, merito del co-autore del brano Bill Bottrell che decise di "tappare" in questo modo un vuoto all'interno del brano.
Ma “Black or White” è ricordato anche per il suo bellissimo video che andò in onda per la prima volta la sera del 14 novembre 1991 in 58 Stati in tutto il mondo (27 in contemporanea): diretto da John Landis (che aveva già girato il mitico videoclip “Thriller” oltre a film epici come “The Blues Brothers” e “Una poltrona per due”) il video musicale è un inno all’uguaglianza tra i vari popoli e le tante etnie e quella sera il video fu visto da 500 milioni di persone, una platea incredibile per un evento mediatico che è andato a finire dritto nel Guinness dei Primati. Il video di “Black or White” fu all’epoca il secondo più costoso di sempre con 4 milioni di dollari di investimento (il primo è “Express Yourself” di Madonna con 5 milioni di dollari).
Da ricordare anche le esibizioni dal vivo del brano: nel 1991 per i 10 anni di MTV Jackson andò sul palco con Slash (che compose l’intro di “Black or White”), nel 1993 curò lo spettacolo del Super Bowl mentre nel “Dangerous World Tour”, ovviamente, la canzone fu uno dei cavalli di battaglia.
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