Ogni cosa realizzata dal Re del Pop è sempre stata un riflesso di quello che l’artista vedeva intorno a sè, ciò che ammirava, che lo incuriosiva, che stimolava in lui una qualche emozione… un sentimento di interesse e novità.
Conoscendo questa sua caratteristica sarà dunque inevitabile porsi la domanda di che cosa abbia ispirato il Ranch Neverland, soprattutto le numerose statue di bambini che la popolavano.
Tutti sanno che l’atmosfera incantata del luogo iniziò dalla magia suscitata in lui dal mondo di Walt Disney, un personaggio che ammirava per il suo spirito gioviale, in grado di realizzare per primo nella storia, il primo parco di divertimento con ingresso a pagamento, non solo per bambini ma un luogo anche dove un adulto poteva svagarsi tra giochi d’infanzia e spensieratezza.
Ma torniamo a parlare delle statue, una di quelle che si trovavano all’ingresso, per l’esattezza quella che rappresentava un bambino in equilibrio sulle mani, fu ispirata a Norman Rockwell, pittore e illustratore statunitense. La fama di questo artista è legata soprattutto alle 300 e più copertine da lui create tra il 1916 e il 1963 per il magazine "The Saturday Evening Post", che costituiscono un'importante porzione della cultura popolare americana del secolo scorso.
La statua dunque esprime la gioia di un bimbo il primo giorno di vacanza. Proseguendo nel ranch vi era la statua di bronzo del ragazzo sui trampoli ispirato sempre alla copertina di 'The Saturday Evening Post" del 4 ottobre 1919. E la storia di questa favola continua così… tante statue a rappresentare una felicità pura, una giovinezza spensierata… sicuramente una parte mancante nella vita del Re del Pop.
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