Emmanuel Valdez ci racconta come MJ è diventato uno dei protagonisti di un videogioco
2009
Il giorno del suo memorial allo Staples Center, ho pensato che fosse opportuno rendere omaggio all'unico e solo Michael Jackson. Ho avuto la fortuna di lavorare con Michael su un videogioco chiamato "Ready 2 Rumble Boxing: Round 2" per PS2 e Sega Dreamcast nel 2000.
Nell'ottobre 1999 la Midway pubblicò "Ready 2 Rumble Boxing" un gioco di boxe comico in stile arcade per il lancio del Sega Dreamcast.
Il gioco è stato un grande successo immediato, che è piaciuto allo stesso modo a giocatori hardcore e agli appassionati di combattimenti di boxe, con personaggi che avevano personalità espressive ed esagerate e un unico, iperrealistico stile visivo.
Diverse settimane dopo l'uscita di R2R Boxing, il team ha ricevuto una chiamata da un fan che aveva apprezzato il gioco così tanto che voleva esserci dentro.
Quel fan era Michael Jackson.
Ora, come ogni persona razionale, ero entusiasta di sentire che una celebrità si divertisse a giocare con un gioco a cui avevo lavorato, e ancor di più che volesse partecipare alla realizzazione del sequel. Ma al tempo stesso ero scettico che la celebrità fosse l'unico e solo "Re del Pop" e una delle celebrità più riconoscibili e famose del pianeta!
Tutto lo scetticismo fu messo da parte quando andammo a trovare MJ al Neverland Ranch poche settimane dopo. Fu lì che incontrai MJ per la prima volta. Parlò di quanto si era divertito con il primo gioco e quanto voleva essere nel sequel. Rifiutò di essere pagato per la sua partecipazione e volle seguire il processo che lo faceva diventare un pugile/wresler. Questa non era la prima volta in cui lui era in un videogioco, naturalmente, ma sarebbe stata la prima volta in cui si sarebbe trasformato in un personaggio dei videogiochi 3D. E' stato possibile utilizzare ora una somiglianza più realistica, catturare (con il motion capture, ndt) le sue mosse di danza, e usare la sua voce.
Michael era un appassionato di videogames. Collezionava giochi arcade e aveva un edificio a Neverland Ranch che era una sala giochi dedicata, dove si giocava gratuitamente. Aveva le macchine classiche degli anni 80 in cui si stava in piedi o seduti, edizioni speciali e console su misura, e anche le più recenti. Ho anche giocato con il suo gioco arcade classico, Moonwalker! MJ mi ha sfidato a "Dance Dance Revolution", ma io ho rispettosamente declinato. Aveva anche qualsiasi console per videogiochi conosciuta, la maggior parte collegate allo schermo originale tipo chiosco. Abbiamo passato ore a parlare delle nostre esperienze di gioco preferite.
Nell'anno successivo abbiamo lavorato su "R2R Boxing: Round 2". Come promesso, abbiamo comunicato con MJ da vicino per tutto il processo. Parlavo con MJ quasi ogni settimana e col tempo siamo diventati buoni amici. Alla fine MJ è venuto al nostro studio di sviluppo, a San Diego. Abbiamo chiuso lo studio e trascorso un'intera giornata con lui, registrando il dialogo nel nostro studio di registrazione, fotografandolo con il costume per la struttura del nostro modello del personaggio in 3D, e catturando la sua performance utilizzando il motion capture. Era il professionista consumato che aveva bisogno di poca direzione, e si è esibito con una passione enorme per intrattenere e stupire. E' stato un giorno speciale per il team di sviluppo aver lavorato con una leggenda.
L'esperienza di quel giorno a cui tengo di più è stato doverlo dirigere per le riprese di motion capture. Ho passato settimane a disegnare a mano lo storyboard delle sequenze che illustra il tipo di passi di danza e le performance di movimento di cui avevamo bisogno per portare il suo personaggio in vita per il videogioco. Ho presentato un raccoglitore pieno di questi storyboard poco prima che iniziassimo le riprese. Lui l'ha guardato per qualche secondo, ha chiuso il raccoglitore e mi ha detto che voleva che lo dirigessi eseguendo le mosse io stesso. In quel momento ero sopraffatto dalla paura di dover "mostrare" i passi di danza a Michael Jackson e terrorizzato dal fatto che il presunto set "chiuso" era gremito da quasi tutto lo staff che lavorava presso il nostro studio che voleva vedere l'interprete principale (MJ, ovviamente) al lavoro.
Mi ricordo di aver camminato fino a lui sul palco, chiudendo gli occhi, ed eseguito la versione più lenta del mondo di alcuni dei passi più famosi di tutta la carriera di MJ in una volta, dieci secondi di performance. Con mio grande sollievo, ha replicato i miei movimenti, nei dieci secondi più sorprendenti e bellissimi a cui abbia mai assistito su un palco di motion capture. Immaginate un designer di videogiochi che coreografa e dirige il più grande ballerino del mondo!
Quando abbiamo pubblicato il gioco, noi del team e le nostre famiglie abbiamo festeggiato con un viaggio a Neverland Ranch. Nel corso dell'anno successivo all'uscita del gioco sono rimasto in stretto contatto con Michael.
Abbiamo passato ore e ore a parlare dei nostri giochi preferiti e anche occasionalmente del lavoro che stava facendo sull'album a cui stava lavorando al momento, "Invincible".
Chiamava la mia famiglia regolarmente per salutarci per le feste e farci gli auguri di compleanno.
A me e a mia moglie furono dati posti a sedere davnti al palco per vederlo nel suo concerto tributo al Madison Square Garden nel 2001. Quelli sono stati alcuni dei momenti più surreali e magici della mia vita.
Da allora le nostre strade si sono separate. Non ci ho più parlato dal 2001. Negli ultimi due mesi ho cercato di raggiungerlo per augurargli buona fortuna per il suo tour di concerti e magari rivedersi. Volevo davvero fargli vedere il lavoro che abbiamo fatto su "FaceFighter" e sentivo che si sarebbe divertito a giocare al gioco tanto quanto aveva fatto con i giochi "Ready 2 Rumble Boxing". E' stato un vero shock per me quando è morto, in particolare per il fatto che stavo cercando di contattarlo di recente. Sono stato rattristato e ho pianto la sua morte tutti i giorni, ascoltando la sua musica e guardando le innumerevoli ore di copertura televisiva. Come un sacco di fan là fuori, anch'io avrei voluto vederlo fare un ritorno trionfale.
Le mie condoglianze vanno alla famiglia Jackson, ai suoi figli, ai suoi amici più stretti e ai fans. Michael era un talento incredibile e un amico gentile e dal cuore buono che a me personalmente manca tanto. La sua eredità continuerà a vivere attraverso la sua musica, gli atti di beneficenza, i suoi giochi e i ricordi di persone come me che possono condividere storie personali e indimenticabili di amicizia.
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