lunedì 25 aprile 2016

Tastierista di Prince parla della rivalità con Michael Jackson

TASTIERISTA (CASSANDRA O'NEAL) CHE HA LAVORATO PER MOLTI ANNI CON PRINCE PARLA DELLA RIVALITA' CON MICHAEL JACKSON.

MINNEAPOLIS, (23 aprile 2016) -Con la morte di Prince, gli amanti della musica hanno iniziato subito a fare confronti con la morte inaspettata di Michael Jackson.
Questo evento ha riportato in auge le voci secondo le quali le due icone pop fossero rivali. I rumors iniziarono quando Prince, conosciuto come The Purple One, parlò del suo rifiuto ad essere parte del video musicale di Jackson "Bad".
"La prima strofa della canzone è 'Your butt is mine', raccontò Prince al comico Chris Rock in un'intervista che andò in onda su VH1 nel 1997. "Ora capisco, chi dovrebbe cantare questo a chi? Perché di certo tu non lo canterai a me, e io di certo non lo canterò a te "
Cassandra O'Neal, tastierista per molti anni di Prince, racconta che in realtà i due non avevano alcun rancore l'uno verso l'altro. Infatti, si ammiravano a vicenda.
"Michael è stato di grande influenza e ispirazione per Prince", ha detto ad ABC News. "Si rispettavano e questa è la cosa più cool."
"C'è un posto nel [suo] Paisley [residence Park] ... dove c'è uno schermo molto grande e un divano sul quale si potevano vedere spezzoni da 'Soul Train' e Prince parlava delle varie influenze ricevute," ha ricordato O'Neal "Michael e i suoi fratelli ne erano indubbiamente parte"
O'Neal ha aggiunto che il loro rapporto è un qualcosa che dovrebbe essere di ispirazione.
"Noi musicisti possiamo davvero attingere molto da entrambi. Al giorno d'oggi con i social media, è tutto così competitivo ", ha aggiunto. "Non c'erano invidie, ma apprezzamento della diversità e ispirazione ".

Per O'Neal, che ha lavorato come tastierista per Prince per 7 anni, non si possono nemmeno comparare.
"Non si possono mettere a confronto. Non per me. Non per me. Erano allo stesso modo i più potenti e rilevanti artisti nello scenario della musica afro-americana "ha detto. "Entrambi." .

ORIGINAL SOURCE
cbs4indy


Lo sfruttamento insipido della rivalità fra MJ e Prince

by Raven Woods
Era già noto che TMZ non avesse ne buongusto, ne classe e nemmeno vergogna, ma la loro ultima trovata pubblicitaria forse le batte davvero tutte! Stanno cercando di sfruttare la rivalità fra Michael Jackson e Prince, cogliendo l'occasione dell'attenzione generale essendo stati i primi ad annunciare la sua morte. 
Non mi interessa se proclameranno Michael il "vincitore" del concorso. Il fatto è, oltre al cattivo gusto di dover avere a che fare con questo argomento in questo momento, la scelta di una tattica così a buon mercato, per portare i fan sul loro sito e scegliere chi fra di loro è il migliore o il più famoso. 
Sono passati 3 giorni e sono già stanca di come i media stanno cercando di ripescare questa "rivalità" inesistente ancora una volta, solo per ottenere attenzioni e scoop. Esorto quindi tutti i fan di MJ e di Prince a evitare questa immondizia e non dare loro la soddisfazione di partecipare. 
Non è importante chi ha portato più effetto mediatico con la sua morte , o chi è riuscito a mandare internet in tilt o chi ha battuto chi. 
I fan di Prince sono in lutto in questo momento, e meritano di poter piangere, senza che questo venga trasformato in un altro pretesto per una guerra fra fanbase. 
Questo non è sicuramente ciò che nessuno dei due vorrebbe in questo momento. 

Dobbiamo solo accettare il fatto che abbiamo perso due leggende, e purtroppo andare avanti. Siamo perfettamente in grado di vedere e apprezzare quanto entrambi siano stati immensi; non deve essere per forza un "o / o", o chi ha venduto di più o chi ha vinto più premi o - e Dio non voglia - quale tragica fine ha generato il maggior numero di clic per TMZ. 

Original Source

Tasteless Exploitation of MJ/Prince "Rivalry"
I knew TMZ had no taste, class or shame but their latest tacky publicity stunt beats all! They are already exploiting the MJ/Prince rivalry by pronouncing whose death got the "biggest" coverage.
 I don't care if they proclaimed Michael the "winner" of the contest.
The fact is, it is tasteless to even be having this discussion right now, and it is obviously just a cheap tactic to spike their hits by inviting the fanbases to rush to the site to start fighting and proclaiming who is "better" etc.
It has only been three days and I am already tired of the media trying to dredge up this non existent "rivalry" all over again, just for ratings and sensationalism. I urge all MJ AND Prince fans to steer clear of this garbage and not give them the satisfaction of partaking in it.
It shouldn't matter whose death managed to break the internet or who bested who. Prince fans are grieving right now, and deserve to be able to grieve without turning this into another excuse for a fanbase war.
Let's just accept the fact that we have lost two legends, and move on. This is not what either of them would want right now. They would both want us to heal and move forward.

We can appreciate what was great about both of them; it does not have to be "either/or" or who sold more or who won more awards or-God forbid-whose tragic end generated the most clicks for TMZ


sabato 2 aprile 2016

L'incredibile modo di comporre che ha fatto di Michael Jackson una leggenda della musica


Nel febbraio 1983 'Beat It', il singolo tratto del leggendario album 'Thriller' di Michael Jackson è stato pubblicato. Forse uno dei brani più famosi del "Re del Pop", questo classico è arrivato sotto la  produzione di Quincy Jones con Jackson. Ma più importante è che questo gioiello è stato scritto dallo stesso MJ. Ed è che l'artista aveva un segreto che pochi conoscevano. Un "dono" per comporre ... senza saper comporre.

L'uscita di questo singolo (tra 'The Girls is Mine' e  'Billie Jean') è stato lanciato come parte di quello che oggi è la storia della musica. Se 'Thriller' è uno dei più grandi album della storia musicale, 'Beat It' è una pietra angolare del disco perfetto. Un brano che è stato pubblicato, come indicato, sotto la co-produzione di Jackson e Jones, scritto da MJ stesso.

Non era la prima volta che firmava un brano. Jackson compose diverse canzoni negli anni prima dell'uscita della canzone, ma il rilascio di 'Beat It' ha confermato la sua condizione di musicista a tuttotondo, un appellativo che in tutta la sua carriera non è mai stato sufficientemente riconosciuto.

 Per coloro che non ricordano (vedi video sotto), abbiamo un pezzo che inizia con un gong che diventa un rullo di tamburo inconfondibile per finire con un riff di chitarra ormai diventato un classico. Jackson, nel frattempo, interpreta il brano quasi al limite del suo registro vocale accompagnato dalla chitarra elettrica di Eddie Van Halen (in questo caso un successo di Quincy Jones). Il resto è storia.

'Beat It' ha vinto due premi Grammy (miglior canzone dell'anno e miglior voce rock maschile) monopolizzando tutte le classifiche dei paesi in cui è stato pubblicato. La rivista Rolling Stone l'ha inclusa sulla sua lista delle migliori 500 canzoni di tutti i tempi. Il pezzo ha fatto la storia, un classico del pop-rock che, al contrario che molti credevano all'inizio, era stato costruito da Michael Jackson. 
Succede che l'artista non era e non è noto come "musicista", almeno non nel senso stretto del termine. Musicisti, ingegneri e produttori che hanno lavorato con Michael Jackson parlano ovviamente di un artista versatile, di un interprete che poteva anche suonare un po' di pianoforte, qualcosa di chitarra, ma mai come di un professionista di strumenti musicali. E allora come ha potuto comporre un tema come 'Beat It'?

Michael Jackson, pertanto, non sapeva suonare, ma invece aveva una sorprendente e insolita facilità di canticchiare, e anche se ovviamente una voce non fornisce accordi, MJ riusciva a raggruppare in testa l'intero set (parole e musica) per poi 'trasmettere' tutta la canzone attraverso la voce.
Oggi con una semplice ricerca in rete possiamo trovare molti di quei primi gioielli; demo di registrazioni che mostrano lo straordinario talento di MJ nello scrivere le canzoni. Con la sola voce costruiva ogni elemento di una traccia, niente di più. Ogni nota di ogni accordo, l'armonia, la melodia, il basso o il ritmo del brano usciva dalla sua mente. Ascoltiamolo con 'Beat It':

Questo faceva, e bisogna ribadirlo, senza una preparazione formale in composizione e senza saper scrivere musica (tranne le parole). Non paragoniamo Michael Jackson a Mozart, ma può essere importante l'esempio del talento innato del genio di Mozart per capire come Jackson era al di fuori dei canoni di quelli che oggi definiamo musicisti. Mozart poteva sentire intere sinfonie nella sua testa, e Michael Jackson, a suo modo, poteva mettere insieme nella sua mente un intero pezzo musicale prima di essere trascritto sulla carta.
Anni dopo, nel 1994, lo stesso MJ avrebbe detto che l'intero set di un tema, testi, accordi, melodia ... tutto gli arrivava direttamente alla mente.. 'ascoltava' la canzone prima di materializzarla. 
Testimoni del suo genio sono stati la maggior parte dei professionisti che hanno lavorato con lui. Grandi ingegneri del suono e affermati produttori che hanno incrociato la sua carriera sono rimasti colpiti dalla "formula Jackson". 
Lo ha spiegato uno di loro, il tecnico del suono Rob Hoffman, che descrive il processo creativo dell'artista:
“Ricordo che una mattina è arrivato con una nuova canzone che aveva scritto durante la notte. Chiamammo un chitarrista e Michael cantò ogni nota di ogni accordo per lui. Gli diceva: 'Questo è il primo accordo, questa la prima nota, la seconda nota, terza nota. Questo è il secondo accordo della prima nota, seconda nota, terza nota ... ', e poi siamo stati testimoni della performance vocale più sincera e profonda che abbiamo mai visto.
Michael Jackson era in grado di canticchiare una sequenza completa con tutti gli accordi, ogni parte con tutti i dettagli. Una volta Steve Porcaro mi raccontò di come MJ era in grado di "ottenere" tutta la sezione di archi, aveva tutto nella sua testa. Non parliamo di piccole sezioni, parliamo dell'insieme al completo.. “

Forse uno dei momenti più rivelatori e interessanti sul modo in cui Michael Jackson creava le canzoni si può trovare nelle registrazioni audio in seguito alla causa di 'Dangerous' nel 1994. 
Il cantautore Crystal Cartier lo aveva citato in giudizio per un presunto plagio. A Jackson è stato chiesto di descrivere il suo processo di composizione delle canzoni. L'artista ha spiegato nel modo più "grafico" possibile come lavorava, descrivendo la parte del basso e gli accordi che hanno inspirato la melodia per poi fare la prima dimostrazione al processo (min. 4:57 ). Passando poi a spiegare il processo creativo attraverso 'Billie Jean', momento in cui fa un'altra incredibile dimostrazione che ha sbalordito il mondo intero (min. 6:00).

Forse la parte più affascinante del video è quando spiega che non sa leggere la musica, non crede sia necessario. Un atto di completa sincerità.. la musica e gli strumenti sono Jackson stesso. Nel processo, MJ ha testimoniato che la canzone 'Dangerous' è emersa dalla canzone 'Streetwalker', che ha co-scritto nel 1985. Il demo originale è stato riprodotto in aula accompagnato di una performance a cappella di 'Dangerous' e 'Billie Jean', che ha messo in mostra la formula che aveva Jackson per la composizione. Cartier non è stato in grado di fornire al giudice i nastri originali del suo brano, motivo per cui il giudice ha deciso a favore di Michael Jackson e Cartier ha rinunciato al diritto di fare ricorso.

Quindi parte del genio di Michael Jackson traspariva dalla facilità con cui eseguiva ciò che è noto come Beatboxing: la capacità di ricreare e produrre pattern ritmici e suoni musicali utilizzando solo la bocca. Se era in grado di unire l'intero tema solo con questa tecnica, il miglioramento che ha raggiunto nel corso della sua carriera con il Beatbox gli ha permesso di 'comunicare' con i musicisti in studio per trascrivere le note (mentali) sulla carta. Ecco un altro esempio dell'incredibile abilità dell'artista, in questo caso attraverso diverse interviste:

Così, colui che è considerato il Re del Pop e uno dei più grandi artisti della storia della musica, non solo aveva quel talento naturale per l'interpretazione e la danza ma era anche in grado di costruire le tracce musicali senza saper suonare uno strumento. Una formula innata che unita all'insieme di qualità di Jackson hanno fatto di lui un'artista completo.

TRADUZIONE
MJGW FORUM

ARTICOLO ORIGINALE
La increíble manera de componer que convirtió a Michael Jackson en una leyenda de la música


La storia poco chiara di un catalogo con oltre 2 milioni di brani: CATALOGO SONY / ATV

"Ci tengo a precisare una stupida diceria - il catalogo dei Beatles non è in vendita, non è mai stato in vendita e non sarà mai in vendita". Una stupida diceria nelle parole di Michael che è diventato una realtà a causa di John Branca.
Ci sono così tante manipolazioni su questa vendita per costruire la percezione che le canzoni dei Beatles non sarebbero state più redditizie e che, in fondo, Branca è stato "costretto" a vendere la quota di Michael del catalogo a Sony. Sporchi giochetti che contano sulla complessità della materia e la difficoltà di districarsi tra le informazioni.

Un buon aiuto può venire da questo articolo che mira a una semplice spiegazione di come funzionino le questioni del copyright, avendo come esempio l'acquisizione Sony/Estate in corso:
"Attualmente, la durata del diritto d'autore negli STATI UNITI - che non rappresentano l'intero pianeta, ma solo uno dei paesi della Terra - è la vita dell'autore più 70 anni, a meno che non si tratti di un "work for hire". Quest'ultimo si ha quando una società assume qualcuno per creare un'opera nel loro ambito di impiego, o se l'opera cade in una delle nove categorie che potrebbero essere considerate un "work for hire". Se ciò accade, allora è la società, non il creatore dell'opera, a essere considerata come il suo autore. E la società sarà proprietaria di quell'opera per 95 anni.

Tornando alla durata del diritto d'autore per gli autori intesi come individui, è la vita dello stesso più 70 anni.
Se è coinvolto più di un autore, quel periodo di 70 anni non decorre finché non sia deceduto l'ultimo autore superstite. Il periodo di 70 anni comincia a decorrere soltanto dopo che l'ultimo autore sia morto. Quindi, quando lui morirà, quel periodo di 70 anni inizierà a decorrere, il che significa che la sua Estate, insieme all'Estate degli altri autori, avrà i diritti di tutte quelle canzoni per altri 70 anni dopo la morte dell'ultimo.
Il diritto d'autore è uno dei beni più preziosi nell'industria musicale, ma ogni paese ha la sua legislazione in materia. E questa legislazione potrebbe essere diversa dalle leggi degli Stati Uniti.

Nel 1972, il Congresso statunitense creò un nuovo tipo di diritto d'autore: il Sound Recording, relativo alle registrazioni del suono. Questo è esattamente il business del catalogo Sony/ ATV.
Il Sound Recording deve essere differenziato dal diritto d'autore nella composizione che è chiamato Performing Arts Registration o PA, il quale protegge solo la musica di base e il testo di una canzone.
Il copyright Sound Recording protegge il fissaggio dei suoni che generano una registrazione della composizione. Naturalmente, il fissaggio dei suoni andrà a includere tutti i vari strumenti, tutte le voci e tutto il mixaggio fatto per creare quella specifica registrazione.

Il Congresso voleva garantire che le case discografiche e gli artisti fossero protetti dalla possibilità che altri facessero l'esatto duplicato di quelle registrazioni.
Gli editori in realtà sfruttano la musica, sfruttano le canzoni, e cercano di fare in modo che le canzoni siano utilizzate in tutti i modi possibili per generare profitto.
Solitamente, coloro che detengono i diritti sono gli autori e gli editori. Gli artisti trasferiscono i loro diritti e hanno diritti nelle registrazioni sonore, perché quando stanno creando quell'opera nello studio di registrazione, le inflessioni nella loro voce fanno parte del lavoro creativo e l'intero processo è parte del lavoro creativo.
Il diritto Sound Recording permette di proteggere non solo il fissaggio dei suoni su quella specifica registrazione, ma consente anche di proteggere qualsiasi creazione grafica che sia sul CD o sull'album, o qualsiasi nota di copertina, l'intero pacchetto.

Ora, avendo chiarito questo concetto su come funzioni lo sfruttamento del Sound Recording, risulterà subito evidente perché Quincy Jones abbia intentato una causa contro l'Estate di Michael Jackson per milioni di dollari in royalties sui progetti che sono stati rilasciati dopo la morte di MJ.

Quincy Jones sostiene che il modo in cui l'opera di Michael è stata utilizzata nel film This Is It e nella sua colonna sonora, così come nelle produzioni del Cirque du Soleil e nella riedizione di Bad per il 25° anniversario, rappresenti una violazione del contratto. Anche la Sony Music Entertainment è coinvolta nella causa, insieme alla società madre dell'etichetta discografica di Jackson, la Epic Records.
Nello specifico: "il produttore sostiene che le registrazioni master delle canzoni sulle quali lui ha lavorato sono state remixate e rieditate al fine di privarlo dei profitti ai quali lui avrebbe avuto diritto in base agli accordi che aveva firmato con Jackson negli anni '70 e '80. Jones afferma che in virtù di quegli accordi, a lui per primo avrebbe dovuto essere data l'opportunità di ri-editare o ri-mixare una qualunque delle registrazioni master e che aveva diritto ai crediti di produttore per le registrazioni master, nonché a un compenso supplementare se quei master fossero stati remixati". 
Allo stesso modo, si capirà subito perché la Sony sia stata denunciata per gli stessi problemi e prodotti dalla AFM, la Federazione Americana dei Musicisti.

Se non ricordate tale questione, siamo felici di riassumerla per voi:
la Sony Music Entertainment è stata citata in giudizio dalla AFM con l'accusa di aver violato il suo contratto nel documentario di Michael Jackson "This Is It". La causa, depositata nel tribunale federale di New York, sostiene che gli artisti sono stati indotti a registrare per "This Is It" sapendo che stavano lavorando su un disco fonografico piuttosto che a una colonna sonora. 
La causa accusa Sony anche di rifiutarsi di effettuare i nuovi versamenti per la versione di Pitbull del 2012 della canzone di Michael Jackson "Bad" e per il campionamento di brani di Jackson come "Billie Jean" e "Man in the Mirror" in "This Is It". "Non volevamo andare in tribunale, ma Sony si è ripetutamente rifiutata di fare la cosa giusta e pagare i musicisti in modo adeguato", ha dichiarato il Presidente della AFM, Ray. 
L'AFM reclama i danni per violazioni del contratto, compreso il pagamento degli stipendi e dei benefici che avrebbero dovuto essere dati ai musicisti. "I musicisti si sono uniti per creare degli standard di settore ed è semplicemente inaccettabile che queste avide corporazioni violino consapevolmente tali standard negando il valore residuo", ha aggiunto Hair. 

Entrambe le cause mostrano come Michael Jackson e gli artisti che hanno contribuito al fissaggio originale dei suoni delle canzoni realizzate e suonate nei dischi sopra citati SIANO STATI TRUFFATI. 

Precisamente, ciò che si deve comprendere è che le azioni furbe della Sony HANNO SOTTRATTO AL CATALOGO MiJAC di Michael una congrua quantità di denaro che coinvolge direttamente i ricavi e i profitti del suo diritto d'autore per il sound recording, lasciando alla società solamente le royalties relative alla Performing Arts Registration Copyright (PA).

Nel 1976, il Congresso degli Stati Uniti approvò un emendamento del Copyright Act per includere un nuovo diritto che avrebbe beneficiato cantautori e artisti. Questo diritto ha concesso agli autori di opere realizzate dopo il 1978 la possibilità di riappropriarsi del trasferimento dei diritti 35 anni dopo il trasferimento originale.
Nel mercato di oggi, la maggior parte degli editori offre ai cantautori quelli che vengono chiamati accordi di co-pubblicazione e di amministrazione, in cui gli editori si prendono cura di tutti gli aspetti amministrativi per lo sfruttamento delle canzoni per conto dei cantautori, ricevendo in cambio il 25% dei profitti. Le case discografiche di solito pagano royalties del 13% fino al 16% per la vendita delle registrazioni, e di solito il 50% per qualsiasi altro uso delle stesse.

All'inizio del 2013, un certo numero di autori e artisti hanno reclamato i loro interessi di copyright e se ne sono riappropriati dopo averli trasferiti nel 1978. Come risultato, ora loro possono ricevere il 100% dei profitti, invece di rinunciare al 25% per l'editore, o all'84% e fino all'87% per la casa discografica, o al 50% che normalmente cedevano alle case discografiche per gli altri tipi di usi.

Varie fonti hanno riportato che McCartney ha presentato all'ente statunitense che si occupa del diritto d'autore una notifica di risoluzione per 32 canzoni e ha depositato notifiche di risoluzione per le sue canzoni pubblicate su dischi dei Beatles usciti tra il 1962 e il 1964, e ancora per canzoni del periodo 1969/1970 e altri sette brani dell'album Abbey Road. La maggior parte delle canzoni riporta il 2025 come data di scadenza, ciò significa che fino a quella data Sony/ATV continuerà a incassare la sua percentuale del diritto d'autore Sound Recording su quelle canzoni, mentre McCartney ha sempre percepito per intero le entrate dal diritto d'autore relativo alla PA.

Per la precisione, la legge si applica soltanto alla metà facente capo a McCartney delle canzoni di Lennon/McCartney ammissibili per la risoluzione, e solamente per gli Stati Uniti, quindi "Sony/ATV possiede ancora quelle canzoni dei Beatles nel resto del mondo".
L'accordo siglato nel 2009 con la vedova di Lennon, Yoko Ono, prima delle date di reversione, ha permesso loro di mantenere la quota editoriale per la vita del diritto d'autore, che dura 70 anni dopo la morte dell'autore, ma essendo questo il caso di co-autori, il conto alla rovescia inizierà dopo la morte dell'ultimo autore superstite.

Originariamente, il catalogo ATV conteneva circa 250 canzoni dei Beatles e anche se Sir Paul McCartney ha presentato la risoluzione per i diritti di pubblicazione della Sony/ATV negli Stati Uniti relativamente a più di 170 canzoni dei Beatles, per una società che è uno dei più grandi editori musicali del mondo, con oltre 2 milioni di brani sotto la sua amministrazione e costantemente alla ricerca di nuove acquisizioni, la perdita dei diritti su queste canzoni nel mercato degli stati Uniti, è stata preventivata già anni prima e assorbita senza alcun effetto negativo.

"La Sony ha concluso un magnifico affare per Sony/ATV e anche solo la metà dei diritti sulle canzoni Lennon-McCartney per il resto del mondo a parte gli Stati Uniti non è in alcun modo roba da quattro soldi". 

Con la storia poco chiara della vendita di Neverland e la vendita della quota del catalogo Sony/ATV di proprietà di Michael Jackson, il suo bene più grande e prezioso per il quale è morto, sembra che gli esecutori della sua Estate siano semplicemente disposti a smantellare la sua eredità pezzo per pezzo".

TRADUZIONE
TRUTH 4 MJ

ORIGINAL SOURCE
The unclear story of a library with over 2 million songs: SONY/ATV PUBLISHING CATALOGUE