lunedì 27 maggio 2019

“Blood on the Dance Floor”: 'This is delicious' - Michael Jackson


di Kerry Hennigan (2018)
Non è un segreto per le persone che mi conoscono come fan di Michael Jackson che amo "Blood on the Dance Floor" - l'album, il singolo, il cortometraggio e, l'artista stesso in questa età matura e fase della sua carriera.

Negli ultimi anni ho scritto un pò su "Blood...." e revisionando quegli scritti, mi rendo conto che poco è cambiato, a parte il fatto che le mie sensazioni sono migliorate con l'avanzare dell'età e ho un pò più di conoscenza nel processo di registrazione e le riprese del video.

In un articolo pubblicato su The Atlantic nel 2012, Joseph Vogel ha esaminato la canzone nel 15 ° anniversario della sua uscita (maggio 1997). Lui ha osservato che mentre il singolo raggiunse la Top Ten in 15 Paesi, e il numero 1 in tre (tra cui il Regno Unito), negli Stati Uniti non venne neanche promosso come singolo.

Secondo il collaboratore di Jackson, Teddy Riley, Michael non era preoccupato per questo. "Lui pensava che le persone in America lo avrebbero cercato se lo volevano davvero".

E' inspiegabile per questo blogger e ricercatore di MJ, che una canzone cosi sensuale e provocante come "Blood...."non sia stata promossa come singolo negli Stati Uniti, dove sicuramente avrebbe ottenuto parte del successo raggiunto all'estero. "Era un suono diretto e aggressivo per Michael", dice Riley, come citato da Vogel. "Lui ha sempre spinto per qualcosa di più forte".

Originariamente elaborata da Riley per l'album "Dangerous", la canzone è stata riesaminata e ri-registrata durante una pausa nel tour mondiale HIStory di Jackson, quando lui e il suo team di registrazione formato da quattro uomini lavorarono presso il Mountain Studios di Montreux, in Svizzera.

Poichè non avevano modo di mixare la registrazione originale a 2 tracce di Riley, doveva essere completamente ricreata come una grande multitraccia, rivela Brad Buxer (un membro del team di registrazione di MJ). Quando Michael ascoltò per la prima volta la nuova versione, lui affermò: "E' deliziosa!"

"Blood on the Dance Floor” è, in effetti, un autentico assalto ai sensi, il suo impatto è rafforzato dal cortometraggio che è stato creato per la traccia. Com'è noto, Jackson disse di non aver apprezzato il video "Blood"...."perché non raccontava una storia. Eppure, almeno per questo fan, è ovviamente un altro dei pezzi "femme fatale" di Jackson, con Suzie, una donna di reputazione fatale, a caccia della sua prossima "vittima". Lei flirta e si prende giocodi lui, e Jackson risponde, trascinato nella danza con lei, rischiando un cuore infranto, o un coltello nella schiena (metaforicamente o letteralmente).

"Blood on the Dance Floor" resta uno dei miei cortometraggi preferiti di Michael, e arriva dal decennio che ci ha portato cosi tante canzoni memorabili dagli album "Dangerous" e "HIStory....", senza dimenticare il mio spettro preferito, "Ghosts di Michael Jackson".

Il video di "Blood ..." è stato diretto da Vincent Paterson, che ha lavorato con Jackson come coreografo, interprete e direttore del tour (nel tour mondiale Bad) per un periodo di 17 anni. Paterson ha detto che Jackson era il miglior ballerino che era mai apparso nei video musicali. "Michael lavorava su un passo da 20 a 100 volte ininterrottamente, ripetutamente, finchè non era talmente nel suo corpo che non doveva neanche pensarci e di conseguenza quando lo rivelava scorreva sempre senza intoppi e veniva fuori la sua energia quando si muoveva, è un pò come quando sei nella stanza con lui e lui si muove, tu fai, guarda - Ho la pelle d'oca in questo momento solo a parlarne......è qualcosa che non si può capire fino a quando non lo provi.

L'intenzione di Paterson per il video di "Blood" era di creare un pezzo di danza che enfatizzasse la sensualità del mambo, con "Michael che sta eseguendo una performance vulnerabile. Più fresca, più schietta, più facile, più sexy. Per puntare all'uomo, non al misterioso, inavvicinabile MJ", lui ha scritto. "Presenta il lato di lui che evidenzia un attuale MJ più mascolino".

L'aspetto e l'atteggiamento della performance di Jackson nel video si fa debitamente beffa di ogni allusione che lui fosse "asessuato". Sappiamo che lui era un maestro nell'esibirsi per il suo pubblico; un pubblico che lui era arrivato a conoscere molto bene nel corso degli anni in cui si era esibito dal vivo.

Quindi, per quanto riguarda il suo disappunto per il video compiuto, forse in questa occasione lui ha dimenticato di verificare il suo impatto su alcune persone di quel pubblico.

Michael semplicemente non ha recepito il fatto che lui era "più f.go di f.go", secondo Brad Buxer.


Se c'è un video in grado di alzare le temperature e accelerare le pulsazioni, è "Blood on the Dance Floor". Per alcuni di noi, il nostro imperturbabile godimento per la canzone e del suo cortometraggio non è diminuito, neanche ventuno anni dopo.

FONTE


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