Da "Off the wall" a "HIStory", i cinque capolavori imperdibili del Re del Pop, morto il 25 giugno 2009
di Gabriele Antonucci
Sono ancora avvolte nel mistero le ultime ore di vita di Michael Jackson, morto il 25 giugno 2009, atteso nell’estate di 8 anni da 50 date dello suo pirotecnico show di addio This is it all’Arena O2 di Londra, andate sold out in pochi minuti, le cui prove sono state immortalate nel film This is it.
Michael Jackson non era in forma e non sarebbe stato in grado in grado di reggere fisicamente una tournée così impegnativa, con tante date ravvicinate (che originariamente dovevano essere solo 10), per questo la potente multinazionale AEG Live, organizzatrice del This Is It, aveva messo sotto contratto un cardiologo texano, il Dott. Conrad Murray che, per 150.000 dollari al mese, doveva assistere e monitorare il Re del Pop 24 ore su 24.
Dopo le prove allo Staples Center del 24 giugno, Michael tornò a mezzanotte nella sua villa affittata al 100 di North Carolwood Drive, nel cuore di Holmby Hills. Il giorno dopo, a mezzogiorno, l’artista si sentì male: inutili i tentativi di massaggio cardiaco da parte di Murray. I bodyguard di Michael Jackson chiamarono con colpevole ritardo l’ambulanza, che arriverà mezz’ora dopo, quando ormai era troppo tardi.
Dall’autopsia emerse che Murray, per aiutare il cantante a dormire, gli somministrò incautamente un mix letale di farmaci, tra cui l’ansiolitico Lorazepam e il potente anestetico Propofol usato per sedare i pazienti nelle operazioni chirurgiche.
Il 7 novembre 2011 il Tribunale di Los Angeles ha condannato Conrad Murray per omicidio colposo a quattro anni di reclusione, ridotti a due per sovraffollamento delle carceri californiane. La madre di Michael e i suoi tre figli, non soddisfatti dalla sentenza troppo morbida, hanno fatto causa alla AEG Live ritenuta, secondo loro, la vera responsabile della morte del cantante.
Dal tragico evento sono passati otto anni, un lasso di tempo che non ha offuscato minimamente la memoria dell’artista, ancora oggi il più influente per la danza e per il sound degli artisti r&b di oggi (Bruno Mars, The Weeknd, Justin Timberlake), in grado di vendere ogni anno milioni di album in tutto il mondo.
Il 17 febbraio del 2017 Thriller, l’album più venduto nella storia con 100 milioni di copie, è stato ufficializzato dalla Recording Industry Association of America (RIAA) come vincitore di 33 dischi di platino in Usa che, tradotto in termini numerici, equivale a 33 milioni di copie vendute: un risultato mai raggiunto da nessun altro artista negli Stati Uniti.
Mentre grandi artisti come Bob Dylan e Bruce Springsteen hanno raccontato con verità e con poesia ciò che accadeva nel mondo, Jackson si è spinto oltre: ha creato un nuovo mondo, accessibile e misterioso, solare e cupo al tempo stesso, in cui i confini del reale sono notevolmente dilatati.
Si tende a non prestare mai abbastanza attenzione alla straordinarietà della sua voce: Jackson è stato un acuto tenore con un'estensione di 3 ottave e mezza, che passava dal Mi basso al Sol e dal La bemolle al Do acuto. Molte persone pensano si tratti di falsetto, ma non lo è, il che è, vocalmente, un fatto più unico che raro.
VH1 (canale 67 del digitale terrestre) dedicherà oggi al Re del Pop due appuntamenti: alle ore 19 The Best of Michael Jackson trasmetterà per 2 ore in rotazione alcuni dei video più belli e significativi del repertorio di MJ, da Don’t stop ‘till you get enough (1979) a Scream (1995), da Thriller e Billie Jean (1982) a Smooth Criminal e Bad (1987). A seguire, dalle ore 21:10, andrà in onda il documentario Michael Jackson: Life/Death and Legacy, diretto da Maureen Goldthorpe, che raccoglie interviste e numerose testimonianze inedite di amici, familiari e giornalisti che hanno lavorato con Michael Jackson, seguendone la carriera sin da quando era un bambino prodigio nei Jackson Five.
Vediamo insieme, per celebrare gli 8 anni dalla sua scomparsa, quelli che, a nostro parere, sono i 5 album migliori della sua ricca discografia..
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