"Sorridevi per niente"
Sono tre semplici termini della lingua italiana che io associo al modo di dire "Il riso abbonda sulla bocca degli stolti". Ridere per niente, appunto.
No, lui non sorrideva per niente.
Lui rideva di pancia quando si divertiva come un matto a fare uno dei suoi scherzi, o quando giocava a Supersoccher, la pistola ad acqua.
Quando sorrideva ai suoi figli, le perle nere nei suoi occhi s'illuminavano di un amore senza fine. Ha sempre sorriso con tenerezza alla sua mamma, quando era ancora giovane, e allo stesso modo affettuoso nello sfiorire dei suoi anni.
Lui sorrideva con infinita compassione ai bimbi malati che ne traevano conforto. Sorrideva con entusiasmo e gratitudine ai suoi fans che assorbivano la sua energia e a loro volta la davano a lui in uno scambio in perfetta simbiosi.
Sorrideva felice delle piccole cose, ma c'era sempre un velo di tristezza nel suo sguardo. Sorrideva agli animali. Sorrideva alla terra che voleva curare. Sorrideva immerso nei suoi sogni, accoccolato sul suo Giving Tree.
Ad ogni emozione sorrideva con disarmante timidezza. Nonostante tutto il dolore della sua vita non ha mai perso la speranza e continuava a regalare sorrisi.
Sorrideva alla vita. Ha sorriso fino alla fine. Solo per amore.
No, Michael Jackson non sorrideva per niente.
©Eugenì Effe Tutti i diritti sono riservati.
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