domenica 11 giugno 2017

L'Orgoglio di "Black and White"

di Barbara Kaufmann - 2010

Il passato è parte di Michael Jackson in questo, il suo contributo per il presente e l'impatto sul futuro, non deve essere sottovalutato o respinto.

Qualcosa di importante ispira questa rubrica, un grosso buco nella conoscenza. Un' amica ed io stavano avendo una conversazione su Michael Jackson e sul lavoro della sua vita, la canzone, i testi, e il cortometraggio "Black or White", è spuntato nella discussione. 

Entrambi siamo cresciute negli anni sessanta, e il nostro dialogo per la maggior parte era attinente alle questioni e la discussione andò avanti per ore. Ricordo che ha portato l'equivalente di Stevie Wonder, "Ebony and Ivory". Abbiamo parlato delle Pantere Nere, di Abbey Hoffman, dei reverendi Al Sharpton e Jesse Jackson, e l'infanzia di Michael durante il turbolento movimento dei diritti civili. 
Abbiamo parlato di John Lennon e dei Beatles, di Yoko Ono, di Julian e Sean Lennon, perché era l'anniversario della morte di John. Abbiamo parlato dei disordini di Chicago, del Vietnam, e del movimento per la pace dei figli dei fiori. Ricordo quei giorni con una malinconia che non sono in grado di spiegare a parole. Si tratta di un sentimento. Vorrei poterlo condividere con voi, ma non è possibile.

Ad un certo punto il telefono dalla mia parte si è "surriscaldato" appena mi sono resa conto che la mia amica aveva appena oltrepassato alcune ancora recenti critiche pungenti, per parlare del lavoro di Michael Jackson all'interno della storia. Aveva sollevato le sgradevoli questioni del razzismo e della responsabilità dei bianchi. E sebbene lei avesse potuto parlare con me su quello, era troppo stanca per affrontarlo nei modi che avevo precedentemente suggerito, come la scrittura, insegnandolo nelle classi o fare un podcast della nostra conversazione sul "bianco-nero". Ma quando ancora una volta ho sollevato il discorso, tutto quello che poteva dire era: "Non posso. Ho pagato i miei debiti. Non riesco a pagare di nuovo. "C'era una tale rassegnazione completa e assoluta nella sua voce, come una stanchezza patologica ! Ho assolutamente capito. Ma una parte di me era veramente arrabbiata, in lacrime silenziosa e triste con la gola che bruciava. La mia amica era in possesso di un pezzo ricco di storia che non poteva mai essere condivisa.

Vedete, lei è nera. Afro-americana. Negra. Ed è stata un sacco di quelle altre cose che la gente dice per distinguere una tonalità di colore della pelle, alcuni di loro non in modo educato. Lei non può raccontare le storie, perché quando solleva il discorso, alcuni dicono che sta rivangando un passato che ormai è irrilevante o che ha un secondo fine.

Beh, ho vissuto quello stesso passato e le mie troppe storie, potrebbero far rizzare i capelli, ma non ho mai dovuto preoccuparmi di "essere ... mentre il nero..." oppure cercando di essere chiara, innocua o invisibile o continuare a spingere la collera sotto il mio legittimo DNA cellulare, come una palla sott'acqua. Non ho dovuto mantenere il mio radar in allerta o scrutare il mio ambiente in moto perpetuo per sentire un'atmosfera di sicurezza, e verificare se avevo dato troppo per scontato la mia sola presenza. Vi posso raccontare storie di razzismo da entrambe le parti, nero e bianco. E rosso. Il mio parziale patrimonio culturale dei nativi americani, è la prova che i miei antenati in modo simile, li hanno trasformati in non umani e li hanno chiamati selvaggi, che è altrettanto doloroso come la parola N (nigger, ndt).

Con la mia amica ho una confidenza che non molti condividono, perché parliamo da dove veniamo, con qualcuno che capisce da dove vieni e quali pericoli disseminati ha il percorso che hai preso per arrivare qui. Che cosa hai sconfitto, quanto è stato difficile lavorare qui, e cosa significa approdare nel luogo detto ora. E quanto è stanca ed esausta la tua anima, ora che sei arrivata.

Le ho confidato che ho amato non solo la musica, ma anche la danza. Mi ricordo che mentre "American Bandstand" di Dick Clark era stato emozionante, "Soul Train" è stato dinamico, pieno di vita. (Per le persone più giovani "Bandstand" era un genere di musica virtuale e di discoteca in TV per i ragazzi bianchi dopo la scuola, ma "Soul Train" è stato il rockin' in versione black.) Così la progressione naturale per me, tossicodipendente di musica blues, soul, funk e danza, è stato quella di trovare la mia strada per la versione reality di "Soul Train", che significava i club sul lato nord di Milwaukee e nella parte sud di Chicago. Molte volte ero l'unica ragazza bianca del posto.

Quindi capisco la stanchezza trasversale della mia amica. L'ho vissuto troppo, ma non nello stesso modo. E' difficile capire il pregiudizio se non avete camminato in quelle scarpe, o nel mio caso, la ragazza bianca con i mocassini. L'intolleranza mostrata alla mia amica per sua nonna, la saggezza archetipica, è un affronto che semplicemente non può stare in piedi. Abbiamo bisogno di riconoscere e onorare tutti coloro che sono venuti prima. Ricordate il tributo di Michael a Sammy Davis Junior? E' stato un omaggio che ha spianato la strada che Michael avrebbe seguito.

Il passato è una parte di Michael Jackson, il suo contributo al presente e l'impatto sul futuro, non deve essere sottovalutato o respinto. Non da me, e adesso non da te. Né sarà irrilevante sul mio sguardo dell'ignoranza in quel vuoto evidente di conoscenza che ha schiacciato lo spirito della mia amica. La vita di Michael Jackson e come l'ha vissuta, come lui e la sua vita sono state modellate dai tempi in cui lui e noi l'abbiamo vissuta, e come questo influenza lo ha aiutato a dare forma al futuro, è molto rilevante per la comprensione di Michael, l'uomo. E' anche un pezzo essenziale di come l'estetica di Michael informava il suo lavoro.

Quei fans più giovani oppure i nuovi arrivati del partito MJ, non possono apprezzare appieno il lavoro di Michael Jackson fino a quando il suo coraggio, la sua audacia, e la profondità del suo amore per l'umanità siano pienamente compresi. Era la sua cautela che lo ha salvato molto perché il razzismo palese era politicamente scorretto, ma c'era la sua audacia e le sue urla silenziose che lo hanno reso un obiettivo per coloro che si erano allertati da ciò che stava facendo.

Per mettere un pò in prospettiva quel periodo: era in corso la guerra del Vietnam e Kent State era tornata nella memoria collettiva. (A Kent State, gli studenti universitari che protestavano era stati uccisi dalla Guardia Nazionale, un incidente che oppose una generazione di giovani idealisti contro il loro stesso governo). John Lennon era un "osservato" nella lista dell' FBI " per essere un "pacifista" e un "piantagrane". "C'era stato un tentativo di espulsione, e una interdizione negli Stati Uniti. Michael Jackson era stato sulle liste di cui non avremo mai potuto sentito parlare e mai sapere. Così perdonami la lezione di storia, tollerami e consenti alla ragazza bianca di raccontarlo...

Michael Jackson è stato un attivista per i diritti civili. Michael, i "Jackson Five" e la famiglia Jackson, erano cresciuti in tempi difficili e razziali. Il pregiudizio era prominente e permanente, e l'uomo nero (nel significato di razza collettiva) era un cittadino di seconda classe. Gran parte del sud era ancora segregato quando Michael è nato, la gente nera doveva attenersi ai loro simili nelle scuole, nei quartieri, nei luoghi pubblici, ed anche nei servizi igienici. Le porte dei bagni pubblici invitavano quelli "di colore" a frequentare strutture di qualità inferiore. Gli animatori neri come Sammy Davis Junior, Little Richard, Louis Armstrong e altri, sono stati tollerati e un pò più accettati a causa del loro talento, ma spesso dovevano entrare attraverso le cucine e garage degli alberghi e dei luoghi pubblici, perché la porta d'ingresso era -off limits- a quelli "di colore".

Puoi ricordarti di aver sentito che MTV rifiutò di trasmettere un video musicale di Michael Jackson, un cortometraggio, semplicemente perché era afroamericano. Michael ha rotto da solo questa barriera, e mi chiedo se dietro la domanda che fece quando vinse il suo secondo Grammy: "Puoi sentirmi ora?" cosa poteva aver significato sia per i neri del pubblico tanto quanto dall'industria della musica stessa. E il lavoro di Michael era coraggioso. Dopo "Thriller", Michael ha fatto "Bad" che era pertinente nel dare agli afro-americani il messaggio che si poteva e si doveva andare al college, e che essendo scarsi come istruzione, andava bene ed attinente anche per loro. E in "Black or White", Michael non solo se la prende con il pregiudizio in America, ma in tutto il mondo.

Egli ci mostra il pregiudizio e la rabbia razziale in America, dimostrandolo francamente nella sua arte in "Black or White". I simboli sono inequivocabili. Il gatto nero, che è un leopardo nero o "Pantera", come viene comunemente chiamata, è un riferimento ai "Black Panthers" e all'orgoglio nero (come è frequente il pugno chiuso di Michael) prima presentato da James Brown con le suo parole : "Sono nero e sono orgoglioso" . Brown ha cambiato i giovani di una nazione intera, con quella canzone. Era disinvolto nell'essere nero, qualcosa fino ad allora insolita. In "Black or White", Michael danza con tutte le etnie: africana, asiatica, i nativi americani, e con i più grandi nemici politici degli Stati Uniti, i russi. Stava dicendo: "questa è la danza della vita e circonda tutti gli esseri umani."

Michael inizia quindi la "Panther Dance", con un numero di tip tap che è un riferimento diretto al razzismo e soprattutto alla schiavitù. Il tip tap era iniziato come una presa in giro agli schiavi con la "commedia blackface", in cui gli uomini verniciavano di bianco le loro facce e imitavano i braccianti schiavi nel lavoro nei campi; erano descritti come goffi, come buffoni, e tentavano di fuggire muovendosi ballando tip-tap. Negli anni sessanta, Sammy Davis Jr. presentò il tip-tap sul palcoscenico e in tv, ma per alcuni afroamericani era troppo "Zio Tom" e discutibile. 'Zio Tom' si riferisce al romanzo "la capanna dello zio Tom", di Harriet Beecher Stowe, dove il protagonista è negro, pacifista, e sottomesso ai bianchi.


Michael fa una dichiarazione audace nel codice incorporando leggermente l'erotismo in "Black or White". Il messaggio sul pregiudizio continua con lui che visibilmente si tocca e richiude la cerniera della sua patta. Quei gesti sono una dichiarazione inequivocabile di disprezzo che solo i neri potrebbero riconoscere. I bianchi volevano che i neri stessero tranquilli e non si propagassero, e mentre usavano molti metodi di controllo della popolazione, venivano impiegati e costretti ad una miscelazione razziale mettendo incinte donne nere per schiarire il colore della pelle. La comunità bianca era inorridita delle "buffonate" di Michael Jackson. Hanno perso completamente il messaggio, perché non era destinato a loro. Avrebbe potuto essere stato intenzionale, conoscendo il famoso senso dell'umorismo di Michael, deve aver ridacchiato davanti a quell'infamia.

I temi che emergono dalla nuvola fumosa che attraversa con grinta, sono anche le immagini iconiche-razziali e culturali della croce in fiamme che si riferisce al Ku Klux Klan, gli originari (americani) terroristi che colpiscono con la paura i cuori e le case, bruciando le croci. La nube nucleare è un atto d'accusa verso i governi e alla corsa agli armamenti fuori controllo. La lirica "Io non ha paura dei lenzuoli" è un riferimento diretto al Ku Klux Klan che portavano lenzuola bianche e le cappe a forma di cono con un ritaglio agli occhi. Il Klan era noto per la sua giustizia vigilante, e molti accusati di N (N-nigger) sono stati vittime di linciaggio, con estemporanee morti per impiccagione. I lenzuoli li hanno coperti , e tenuti criminali anonimi, mentre l'applicazione della legge bianca volgeva lo sguardo dall'altra parte.

La rabbia, la distruzione di finestre, le scintille e il fuoco, i segni al neon sono i riferimenti ai disordini di Chicago dopo l'assassinio di Martin Luther King. Le morti e i danni dagli incendi appiccati, e dalle sparatorie, sono stati di vaste proporzioni. La rabbia afro-americana presso le ingiustizie nel mondo del lavoro, gli alloggi, la brutalità della polizia, i maltrattamenti dai bianchi, e la dilagante mancanza di umanità rispetto a loro, concesso a causa del pigmento della pelle. Michael ha riscaldato gli animi nel corso degli anni per la violenza dimostrata in "Black or White", ma quella violenza era un esempio di fatto di una parte della storia.

"Black or White" è un video che è pieno di immagini simboliche e io sto lavorando sullo spirito di Michael, in un saggio sui messaggi nascosti nel film. Il film "Ghosts" è un riferimento sorprendente al Klan con le sue fiaccole ardenti e la folle marcia. Illustra l'evidenza di essere nero in America, eri un obiettivo di violenza per mano di chi voleva che "tu conosca il tuo posto" nella gerarchia sociale. Come un nero, avevi capito che eri considerato una sanguisuga. L’estetica di Michael Jackson e il lavoro, hanno contribuito a cambiare la mente e il cuore di una generazione, ma non senza conflitti. Era amato e odiato, ha ricevuto riconoscimenti sia affettuosi che minacce di morte. E Michael assolutamente aveva capito che per mantenere il suo pulpito per il cambiamento sociale, aveva bisogno di rimanere audace e controverso per sostenere la sua importanza. Il suo coraggio nella musica come messaggio, è senza pari.

I tempi in cui Michael è cresciuto erano maturi per il suo arrivo sulla scena giovanile. Era giunto il momento di cambiare. Dal 1940 fino alle proteste del 1960, quando l'intrattenimento aveva caratterizzato personaggi come: Little Black Sambo, Bosko, e Inki, che hanno solidificato gli stereotipi dei neri nelle mente del pubblico. Hollywood ha prescritto e perpetuato lo stereotipo dei neri ad essere non umani, caratterizzato da artisti africani americani nei cartoon caricatura. Persone come Cab Calloway, "Fats" Waller, Louis Armstrong, Ethel Waters, Bill "Jangles Bo" Robinson, facevano da archetipi per una serie di animali (sì animali) in film di animazione. Questa rappresentazione prevenuta dei neri è servita a rafforzare l'animalesca e primitiva (a causa della naturale affinità per la danza e per i ritmi) natura del folk nero.

Fino al 1960, i neri venivano sottoposti a scherno era uno stereotipo di normalità culturale. The “Black Panther Party” fu un movimento politico rivoluzionario che ha avuto inizio nel 1966 e durò fino al 1975. Si estese a una rivoluzione sociale e culturale con simboli contemporanei come il pugno chiuso. L'acconciatura "afro" è diventata un simbolo dell'iniziativa “orgoglio africano americano” iniziata dai “Black Panthers”, e puntualizzato da James Brown in "Io sono nero e sono orgoglioso", pubblicato nel 1968. Michael dichiarò pubblicamente la sua fedeltà a James Brown come l'artista che lo ha influenzato di più.



In una progressione di programmi televisivi, lo stereotipo radicato è stato diffuso nel corso del tempo. I programmi all'avanguardia incluso "Josie and the Pussycats", l "Harlem Globetrotters", e la serie "Kid Power", che hanno caratterizzato un gruppo culturale eterogeneo di undici figli. L'argomento di "Kid Power" era la premessa che i ragazzi multirazziale e multiculturali che hanno lavorato insieme nella collettività, avevano il potere di cambiare il mondo sociale e politico. L'idea di "Power Kid," riflette i concetti di democrazia partecipativa e i movimenti sociali in senso ascendente degli anni 1960 e 1970, che hanno sottolineato gli ideali come: "Black Power", "Power Brown", "Red Power", "Woman Power", e "Power to the People" . La sigla della serie, "Kid Power ... red, yellow, black e white ... in altre parole, tocca a "Potere ai ragazzi..."

Michael davvero credeva che il potere di cambiare il mondo giacesse silenzioso e che non era sfruttato all'interno dei figli, è cresciuto nel messaggio culturale del “potere ai ragazzi”, e spiega la sua lealtà, l’affetto e l’attenzione per i bambini. Credeva nei giovani. Ed è stato eccezionale che Michael Jackson ha tessuto la sua magia nella tappezzeria sociale della sua vita e della nostra storia. Che Michael era e cosa ha contribuito ai diritti civili nel tessuto sociale e culturale di allora è stato rilevante e merita di essere celebrato oggi. Mentre il dottor King, si legge nelle parole e nelle azioni, Michael Jackson si legge nella musica,nei testi e nelle immagini del film. Michael Jackson, come Martin Luther King prima di lui, era un combattente prolifico e vocale della libertà. 
- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.

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