Dopo la notizia di ieri del respingimento delle accuse di presunte molestie subite del coreografo Wade Robson, oggi a tener banco è la breaking news lanciata dal Wall Street Journal della vendita di Neverland, il ranch nella contea di Santa Barbara dove ha abitato per anni il Re del Pop.
Il prezzo di vendita dell’immobile è di 100 milioni di dollari, circa 91 milioni di euro. Svanita per sempre, quindi, l’ipotesi di vedere una casa-museo come Graceland di Elvis Presley, che ogni anno richiama migliaia di turisti da tutto il mondo.
Vediamo insieme, le 5 cose da sapere su Neverland..
1) Dove si trova
Il Neverland Valley Ranch si trova nella contea di Santa Barbara, in California, a circa 150 miglia da Los Angeles ed è stato costruito nel 1988. Dopo averlo acquistato nel 1987 per 19,5 milioni di dollari, Jackson ribattezzò il ranch con il nome di Neverland in riferimento all'Isola che non c'è, il luogo immaginario che ospita le avventure di Peter Pan, uno dei personaggi di fantasia a cui l’artista era maggiormente legato.
2) Quando Jackson ha vissuto nel ranch
Jackson ha abitato a Neverland dal 1988 al 2004, quando la polizia vi fece irruzione per condurvi una vasta perquisizione nell'ambito delle indagini innescate dalle accuse di abusi sessuali da parte di Gavin Arvizo(rivelatesi poi infondate). Una vera e propria violenza psicologica, che convinse l’artista a traslocare dal luogo che amava così tanto.
3) Cosa si trovava
La proprietà era composta da 22 strutture e da un terreno di quasi 1.300 ettari contenente una villa con sei stanze da letto, uno zoo, un parco giochi, una stazione ferroviaria, una piscina, un campo da tennis e uno da basket, una sala cinematografica da 50 posti e due laghi artificiali. La maggior parte di queste strutture sono state demolite e la proprietà è tornata al suo antico nome di Sycamore Valley Ranch.
4) No alla casa-museo
Neverland non diventerà , quindi, una casa-museo come Graceland per Elvis Presley, ha specificato la società di investimenti Colony Capital Real Estate, intenzionata a ricavare il maggior guadagno possibile dall’immobile. Un vero peccato, perché priva l’America del luogo-simbolo dell’epopea di uno dei più grandi artisti del Novecento, che ha portato il pop, la danza e i concerti a livelli di spettacolarità mai visti prima del suo debutto.
5) Cosa accadeva a Neverland
“Il prezzo che ho pagato al successo è la mia infanzia –ha sottolineato Michael Jackson- non ho potuto fare quello che si fa da bambini.
Non ho giocato, non ho avuto amici, solo gli impegni musicali e i miei fratelli. Molti oggi mi domandano perché mi circondo di bambini: è per l’infanzia che non ho avuto, adesso la trovo nei bambini, a Disneyland, nei cartoni animati e nei videogame”.
Una dichiarazione che spiega perfettamente il limpido rapporto che Jackson aveva instaurato con i suoi giovani fan.
Neverland non era il sordido luogo dove avevano luogo i suoi incontri proibiti, come molti media hanno cercato di far credere, ma un posto che accoglieva per un breve periodo bambini gravemente ammalati e le loro famiglie, regalando loro attimi di gioia e divertimento.
Inoltre Neverland era sempre pieno di persone, quindi non si capisce davvero come il cantante possa aver commesso degli abusi con decine di occhi costantemente puntati su di lui.
In ogni caso, il 13 giugno del 2005, quando la giuria ha emesso un verdetto unanime di "non colpevolezza" per tutti i quattordici capi d'accusa, è stata messa la parola fine a tutte queste insinuazioni.
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