1998 - Quando Ratner stava finendo il suo primo "Rush Hour", Chris Tucker doveva girare una scena e improvvisamente si è messo a ballare energicamente nello stile di Michael Jackson. La sequenza è stata molto divertente e una delle più esilaranti del film. Per inserirla doveva prima avere l'approvazione di Jackson, che l'ha vista per intera e gli è piaciuta molto, soprattutto la scena di Chris. Tuttavia non l'ha conosciuto in quella occasione.
Nell'intervista al AVClub, ha raccontato come si sono incontrati: E' capitato un po' prima di 'Rush Hour 2'. Ero a New York, chiamai e dissi: Voglio incontrare Michael. Michael è lì?" Non c'era. Ho preso un aereo privato per ritornare a Los Angeles, e non appena sono atterrato ho controllato per vedere se c'erano messaggi, uno dell'entourage di Michael chiamò e disse: "Chris, Michael vuole vederti domani mattina."
Entrai nella cabina di pilotaggio, e dissi ai piloti di riportarmi di nuovo a New York, perché dovevo incontrare Michael Jackson il giorno successivo presso l'Hotel Four Seasons. Hanno detto: “Cosa? Dobbiamo chiedere autorizzazione altrimenti non possiamo muoverci”. Poco dopo hanno avuto il permesso per decollare. Ho dovuto pagare un supplemento di $50.000. Sono ritornato a New York, ho conosciuto Michael quella mattina e alla sera ero di ritorno a Los Angeles. Non lo avevo mai raccontato. La prima volta che ho incontrato Michael : andata e ritorno in un aereo privato, sono quasi impazzito e ho speso una fortuna!.
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Michael era un segreto motociclista, possedeva una Harley e molto spesso usciva a tarda notte a fare una passeggiata nei parchi. Doveva farlo in segreto altrimenti poteva mettere a rischio la sua sicurezza personale.
Dopo sposati, ha regalato una moto alla sua seconda moglie, Debbie Rowe, appassionata anche lei di motociclette e l'ha inclusa in un dipinto del 1991, con le ali nere da biker.
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Quando viveva a Neverland, Michael è stato costretto ad installare telecamere per controllare i fans che invadevano la proprietà. In cucina c'erano diversi monitor che controllavano le entrate principali e Michael ha trascorso ore, seduto al tavolo osservando i movimenti.
I fan più audaci guardavano verso la telecamera dal cancello principale e gridavano:
- "Michael, sappiamo che ci sei. Facci entrare!"
Hanno ballato, cantato, esposto manifesti con domande di matrimonio e dichiarazioni d'amore e accennato delle piccole scene.
Michael adorava tutto questo e spesso chiamava il suo staff dicendo:
- Andiamo! Venite a vedere che cosa faranno ora!
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Durante la registrazione del video di "Thriller", il regista John Landis aveva solo due settimane per completare la produzione. Tutto andava bene e l'unica cosa che rallentava le riprese erano le interruzioni a causa della quantità di telefonate che Michael riceveva.. In una di queste pause, Landis chiamò la segretaria di Michael e disse:
- "Interrompiamo le riprese solo se si tratta di una questione importante".
Lei annuì con la testa.
Dopo venti minuti Michael ha ricevuto un'altra telefonata ed è stato così per tutto il pomeriggio fino a quando Landis ha parlato di nuovo con la sua segretaria, che ha risposto:
- "Tutte le chiamate sono importanti. L'ultima è quella della signora Jackie Onassis" (ex Kennedy).
Fu allora che Landis apprese che Michael riceveva telefonate da capi di Stato, presidenti di vari paesi e personalità internazionali. Dopo di che, non si lamentò più.
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Una sera, mentre era a casa di un amico, Michael e alcuni musicisti hanno messo su una improvvisazione musicale quando hanno deciso di acquistare alcuni snack da mangiare dato che avrebbero fatto mattina.
Michael velocemente si offrì di andare al supermercato ma dissero di no.. Poteva attirare molta attenzione e creare turbolenze inutili. Ha poi detto che sarebbe andato poco dopo la mezzanotte, e avrebbe usato la macchina di uno degli amici.
Tutti d'accordo che sarebbe stato meglio così.
Poco dopo la mezzanotte, Michael e sua moglie sono usciti di casa, e guidava lui.
Lei ha commentato che era d'accordo con la sua decisione di uscire più tardi quando c'era poca gente per strada. Michael rise e disse: In realtà ho voluto venire in questo momento per non fare manovre. Certamente il parcheggio del supermercato è vuoto e posso parcheggiare senza problemi!
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Dal libro di LaToya
"Michael usava chiamarmi "faccia di luna" (moon face) mentre prendeva in giro anche Jermaine che aveva il viso pieno di acne. "Rocky road!" gli diceva (strada con sassi o strada bucherellata) e anche quando nostra madre gli diceva di smettere lui continuava dicendo "va bene mi dispiace... Rocky Road!" e si buttava per terra ridendo a crepapelle.
Tutte le mattine io e mio fratello le trascorrevamo in giro per Los Angeles bussando porta a porta per diffondere il nostro credo. Quando Michael divenne famoso in tutto il mondo per "Thriller" divenne ancora più difficile per lui non farsi riconoscere, così essendo comunque costretto, decise di travestirsi da "grassone" per non farsi riconoscere. Solo i bambini però non cadevano nel tranello e un giorno come gli altri Michael ed io bussammo ad una porta. "Buon giorno, vorremmo parlare con lei della situazione del mondo di oggi e di come potersi salvare credendo nella nostra fede" disse Michael,alla porta arrivò dietro l'uomo che aprì un bambino ed esclamò "Michael Jackson! tu sei Michael Jackson!". Il padre ci guardò con un'aria di quelle per dire "sapete come sono i bambini" e disse "che cosa vuoi che ci faccia qui Michael Jackson?". I bambini sono gli unici che hanno sempre scoperto che sotto la maschera c'era Michael.
La nostra religione ci imponeva di compiere la nostra missione sempre a tutti i costi, così anche quando su un cancello leggevamo "attenti al cane" dovevamo farci coraggio e tentare di entrare ed avere l'attenzione del proprietario. Un giorno però non andò bene e Michael si ritrovò inseguito da un grosso cane furibondo che gli strappò a morsi il travestimento."
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Michael ha indossato il colore rosso molto spesso perché sentiva che gli dava energia.
Aveva un armadio pieno di camicie rosse / pantaloni neri che indossava regolarmente. Una delle ragioni era che circolando tante foto su di lui, questi scatti avrebbero avuto meno valore di quanto sperato perché era difficile che qualcuno acquistasse una rivista solo per vedere la differenza tra le foto scattate in momenti diversi. ( indossando spesso gli stessi colori, i lettori potevano pensare che fossero sempre le stesse foto... .ma riciclate!)
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Uri Geller ha creato una teoria per spiegare quello che succedeva quando la gente si avvicinava Michael - la 'Teoria dei 15 secondi:
- Nei primi 5 secondi, quando la gente guarda Michael, si paralizza.
- Entro i 5 secondi dopo, sentono un'attrazione irrefrenabile di conoscerlo come se fosse una calamita.
- Negli ultimi 5 secondi iniziano a urlare e non si fermano più! Così sappiamo di avere 15 secondi - per scappare!
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Quando aveva 30 anni, Michael voleva andare a una partita di calcio. Non perché fosse appassionato di quello sport, ma per tenere il passo con gli amici dell'adolescenza. Loro pensarono che quella non era una buona idea, perché avrebbe causato un putiferio in un posto con così tante persone.
Poi ha avuto un'idea:
- "Potrei travestirmi!"
Gli amici ridevano, e scherzando con lui (dissero):
"Sì, è possibile! Puoi indossare un cappello e occhiali da sole,
o una maschera chirurgica! "
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Michael aveva l'abitudine di uscire di casa senza un documento d'identità.
Quando un amico gli ha chiesto del perché di questa abitudine, Michael ha affermato:
"-C'è qualcuno che possa chiedermi i documenti per sapere chi sono?"
L'amico non ha saputo cosa rispondere!.
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