Febbraio 2010
by Barbara Kaufmann
C'è valore nel mistero. Il mistero è una calamita, si insinua in voi. Il mistero crea una tensione interna. Dall'inizio dei tempi gli esseri umani hanno cercato di spiegare i misteri: leggende, folklore, miti, storie, favole, allegorie, metafore, teologie, antropologia, magia, rituali, archetipi e altro ancora; sono modi di cercare di spiegare il mistero. Perché abbiamo bisogno di una spiegazione? È perché il mistero ci mette a disagio. E' difficile mettersi comodi con i "perché?" E' anche difficile fare spazio per abbracciare e sostenere simultaneamente gli opposti e le contraddizioni.
Le spiegazioni hanno donato conforto nel loro tempo, ma spesso sembrano irragionevoli o scandalosi se visti dal futuro. Dèi contrariati hanno punito gli esseri umani per averli offesi? Le montagne sono giganti che dormono? Le stelle sono creature mitologiche? La luna è fatta di formaggio?
Sapere di non sapere ci fa sentire a disagio, però, è uno spazio di apprendimento completamente aperto. Se siamo così sicuri delle nostre spiegazioni non lasciamo spazio per le ammende. Il Divino è misterioso. La vita è mistero. Il cosmo e la creazione sono enigmatici.
Tuttavia, diciamo che siamo sicuri delle nostre convinzioni, le nostre conoscenze. Ad esempio, se siamo così sicuri del nostro Dio, colui che difendiamo incluso con l'omicidio, il terrorismo e la guerra, allora non possiamo indagare o assimilare ciò che l'altra persona possa aver imparato riguardo i Misteri Divini.
La cieca devozione e la lealtà incondizionata è di fatto utilizzata perché è facile, senza sforzo, è il modo pigro verso la conoscenza. Questo tipo di conoscenza è meno sul cosa e di più sul chi.
Vi invita a darmi una risposta che può farmi sentire a proprio agio, vi fornisce il permesso di spiegare la mia tristezza e mi offre la speranza di trovare la mia via d'uscita, quindi adotterò questa convinzione e ti seguirò. Ricordi Jonestown? Ricordi il Kool-Aid? Vuoi un drink? Stiamo parlando di pericolo, baby. Scuoti il mio compiacimento e guarda i fuochi d'artificio.
Il mistero non è ancora la deviazione, è stato spesso trattato come tale nel tempo. Chi non condivide la visione del mondo culturale dominante viene giudicato con sospetto. Sfidare il paradigma esistente è rischiare la mutilazione del tuo potere - forse l'indebolimento reale, il rifiuto, l'esilio, il ridicolo, l'attacco, la demoralizzazione, l'indifferenza, e persino la morte.
Trasferisci le etichette di "strano", "estraneo", "poco ortodosso" a una persona e crei uno "straniero", una "minoranza" o un "anomalo” ,che se è intoccabile sfidando la spiegazione, diventa “diverso"o "strano" e imposta una tensione insopportabile che porta necessariamente alla incoerenza.
L'incoerenza non è ben tollerata perché così stanno le cose, e che dopo tutto, si spiega! Tutto dev'essere comprensibile! Deve, in qualche modo incastrarsi nel mondo che già si conosce. Se non si adatta in qualche modo, disturba la validità dell'intero tessuto della conoscenza di una società. Prova a fare questo e si rischia l'ira e l'annientamento di una società che vuole farti smettere!
Presentare o rappresentare qualche tipo di realtà o anomalia dà fastidio all'opinione radicata nel normale! Disturbare il gigante addormentato è a vostro rischio e pericolo! Disturbalo e vedi crollare 'Neverland'. Gli antropologi lo hanno definito "angoscia metafisica" e "terrore anomico".
[da Anomia: Condizione caratterizzata dalla mancanza di precise norme sociali – Dizionario Italiano]
Coloro che osano sfidare o hanno intenzione di sconvolgere lo status quo sono provocatori ed evocativi e giudicati attraverso la lente di ansia metafisica o di terrore. Il gigante addormentato che si agita per difendersi dallesplorazione esistenziale.
Queste persone mettono in dubbio la realtà in cui vive una società. Le etichette e le sentenze cominciano a spiegare e alleviare questa preoccupazione: "primitivo", "perturbato", "diverso", "oltraggioso", "deviante", e se non riesco a trovarne uno, invento qualcosa, lo 'compongo'.
In altre parole: "Stai lontano da me." E' più facile credere che tu sia “anomalo” piuttosto che io sia difettoso o incompleto, o che il punto di vista che dice che 'mi trovo molto bene con questo' può essere meno dell'ideale o un dio aiuta-me ..sbagliato!
Solo i più coraggiosi tra di noi percorrono questa strada. Senza di loro, la poliomielite, la peste nera esisterebbero ancora; le piramidi sarebbero ancora sepolte e Tutankhamon ancora sconosciuto; germi e latte non pastorizzato farebbero ammalare ancora le persone; il DNA sarebbe sconosciuto e i farmaci non verrebbero scoperti; Disneyland non esisterebbe; la disuguaglianza razziale passerebbe inosservata; il muro di Berlino sarebbe ancora in piedi; la Russia sarebbe rimasta l'Unione Sovietica Comunista; the "Force" di Star Wars sarebbe rimasta segreta; non ci sarebbe nessuna orma sulla luna; e sì, addirittura la Terra non esisterebbe.
E la cosa più spaventosa di tutte.. Internet non esisterebbe, e questo significa che: il mondo non sarebbe profondamente connesso; il genocidio potrebbe ancora rimanere nascosto; la comunicazione limitata; voci importanti non verrebbero ascoltate; gran parte del mondo sarebbe inaccessibile; il potenziale di una massa che esprime giudizi non sarebbe imminente. Uccidere il mistero è un errore: è la riesumazione dell'impensabile.
Domande e risposte:
D. Michael Jackson ha usato il mistero in modo efficace?
R. Oh sì.
D. Ha ottenuto attenzione?
R. Precisamente.
D. Lo ha fatto di proposito?
R. Assolutamente.
D. Michael ha sfidato il paradigma?
R. Magnificamente
D. Michael sapeva cosa stava facendo?
R. Esattamente.
D. E come è andata?
R. Ha funzionato.
D. Quindi il mondo ha ascoltato il suo messaggio?
R. In milioni lo hanno ascoltato.
D: E il resto?
R. Hanno ucciso il messaggero.
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