Lama, tigri, cervi, giraffe che Michael ha ospitato, nutrito e preso cura erano nella maggior parte dei casi di salvataggio. Abbandonati e alcuni destinati ad essere macellati perchè ritenuti inutili, ha salvato questi animali. Erano spesso i più vecchi, animali del mondo dello spettacolo messi da parte. Alcuni provenivano da chiusure di zoo o da ex addestratori di animali da circo. Michael era molto esperto nelle origini, la cura e le necessità di questi esotici creature e ha fatto ogni cosa per mantenerli nutriti, al sicuro, in buone condizioni fisiche e metterli a loro agio.
" La grandezza di una nazione può essere giudicata dal modo in cui tratta i suoi animali.
Mahatma Gandhi".
In questo caso direi che la grandezza di un uomo può essere giudicata dal modo in cui tratta i suoi animali.
Qui di seguito c'è una storia molto toccante che riguarda Michael e un uccellino.
" Michael Jackson e L'Albero".
Un giorno di Primavera, prima dei tempi di Thriller, Majestik e la nascente super star, ma non ancora Re del Pop, Michael, erano nel complesso di Hayvenhurst, la casa di Jackson, per passare un pò di tempo insieme. Si dirigevano lungo il viale allo studio sul retro della proprietà. Scherzavano ricambiandosi le battute in una conversazione mentre passeggiavano. Majestik stava parlando a Michael quando si accorse che Michael non era più accanto a lui, ma era chinato guardando per terra e piangendo. Lui disse: " Michael, cosa stai facendo?" Michael rispose con le lacrime che gli rigavano il viso: " Guarda, è un uccellino ed è morto".
Majestik non essendo per natura di cuore tenero come MJ e dove il suo pensiero si stava dirigendo, disse: " Michael, è solo un uccellino. Non c'è niente che puoi fare per lui adesso. Amico, è morto. Avanti. Dobbiamo andare. Andiamo". Michael si alzò e lo guardò, e con la sua dolce voce e dal suo cuore enorme implorò: " Majestik, era una creatura vivente con un cuore e un'anima proprio come noi. Dobbiamo fare qualcosa!"
Majestik enfaticamente insistette: " Cosa vuoi fare, Michael? E' già morto. Non c'è niente che puoi fare ora". Mentre cercava di convincere Michael di continuare a camminare si accorse che ora Michael era per terra chinato sulle ginocchia che scavava una buca a mani nude per seppellire l'uccellino dicendo: " Dobbiamo seppellirlo. Dobbiamo seppellire questo uccellino. Non possiamo lasciarlo qui, e DOBBIAMO dire una preghiera per questo uccellino".
Poi, finito di scavare la buca, vi pose l'uccellino e lo coprì con la terra, e non appena finì di seppellire l'uccellino accarezzò dolcemente la terra con la mano, poi si alzò e insistette che Majestik restasse lì con lui davanti alla nuova tomba dell'uccellino perito mentre insieme recitassero una preghiera. Michael guidò entrambi nella preghiera e chiese a Dio di benedire il piccolo uccellino e portarlo in Paradiso.
Finita la loro preghiera, Majestik provò ancora una volta ad incoraggiare Michael dicendo:
" Ok,andiamo adesso. Avanti. Abbiamo del lavoro da fare. Andiamo! Lo abbiamo fatto. Andiamo adesso!" Ma Michael era inchiodato e ignorava le sue suppliche, invece guardava rendendosi conto che l'uccellino aveva trovato la morte cadendo da un albero vicino. All'improvviso, lui salì sull'albero. Si arrampicò sull'albero fino al punto del nido dell'uccellino dove poi sistemò con cura il nido in modo che nessun altro uccellino cadesse giù e morisse. La sua missione per Dio quel giorno di Primavera fu compiuta, lui allora scese. Si ripulì e proseguì verso lo studio con Majestik per lavorare.
ORIGINAL TEXT - CREDITS
MICHAEL JACKSON... SOLIDARIETÀ, GENEROSITÀ, AMOREVOLEZZA
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