Quando si scrive su Michael Jackson, per amore del denaro, la stampa scandalistica ignora deliberatamente le proprie responsabilità etiche, soprattutto viene ignorata la verità.
Io dico sempre ai miei fans "Facciamo un falò di tabloids. Un bel mucchio di tabloids e bruciamoli proprio." ~ Michael Jackson
Le parole di cui sopra sono state spesso citate da Michael quando parla della sua frustrazione riguardo al modo in cui è stato dipinto dalla stampa scandalistica. Ancora oggi, tendono a concentrarsi su pubblicazioni negative e sensazionalistiche, spesso anche con storie completamente inventate su di lui. Interpellati a questo proposito, essi sostengono che forniscono al pubblico ciò che esso ama leggere. Quello che preferiscono ignorare, però, è il fatto che, prima di tutto, essi stessi hanno determinate responsabilità etiche, sia verso la persona di cui stanno parlando e sia verso il pubblico che servono. Ad esempio, si presuppone che riferiscano la verità e trattino le persone e i soggetti con rispetto.
Anche se Michael ha affermato di avere una corazza da rinoceronte, deve aver sofferto tremendamente per la totale mancanza di integrità mostrata nelle storie riportate su di lui dalla stampa scandalistica nel corso degli anni. La stampa scandalistica comprende i paparazzi che seguivano Michael letteralmente ovunque andasse e non gli ha mai concesso la privacy alla quale lui tanto anelava.
Michael Jackson si avvia verso Melrose and Robertson a fare un po’ di shopping. Chiese poi alle sue guardie del corpo di far smettere i paparazzi di seguirlo. (23 ottobre 2008 - FlynetPictures.com
I paparazzi sono esistiti fin da quando la gente ha iniziato a rendersi conto che avrebbero potuto fare enormi quantità di denaro scattando semplici fotografie alle celebrità e venderle alla stampa scandalistica. Essi preferiscono essere chiamati "fotografi di celebrità" ed essere definiti come "fotografi freelance che rincorrono semplici fotografie di celebrità". Il termine attuale 'paparazzi', però, deriva dal nome di un personaggio del film La Dolce Vita (1960). In questo film, il signor Paparazzo era un fotografo che era costantemente alla ricerca della successiva immagine giusta, che ad un certo punto si ritrovava a fotografare inesorabilmente una donna devastata da una tragedia personale. La tattica da lui usata era molto più simile a quella usata dalla maggior parte dei fotografi di celebrità freelance che conosciamo nella vita reale e così, da quel momento, quest'ultimo ha iniziato ad essere conosciuto come 'paparazzi'. Se ci riferiamo ad uno solo di loro, viene chiamato paparazzo. Eppure, sarà difficile vedere un paparazzo tutto da solo, in quanto essi tendono ad importunare non solo i personaggi famosi, ma si danno fastidio anche tra di loro. Si inseguono dappertutto, sperando di arrivare ad avere la possibilità di fare una fotografia 'molto promettente'.
Gli editori dei giornali scandalistici sono disposti a pagare un prezzo elevato per una foto esclusiva di una celebrità, soprattutto se quella foto fornisce 'verità' per le informazioni che hanno di quella celebrità.
Purtroppo, la stampa scandalistica ed i paparazzi si sono rivelati essere non molto interessati a riferire la verità.
Le celebrità, in generale, hanno a che fare con false dicerie, spesso anche con storie completamente inventate che vengono diffuse su di loro e che distorcono la loro immagine. Spesso, sono trattati senza rispetto. Nel complesso, il comportamento della stampa scandalistica e dei paparazzi manca di integrità. La ragione principale per il loro inaccettabile comportamento completamente immorale è il loro sconfinato desiderio di guadagnare un sacco di soldi. Per usare le parole di Michael:
L'amore del denaro è la radice di tutti i mali.
Michael Jackson
nota di Michael “Bruciate tutti i giornali scandalistici”
Michael, essendo l'artista più noto al mondo, si è dimostrato essere, come tutti sappiamo, il più grande obiettivo della stampa scandalistica e dei paparazzi, la loro più grande vittima. Il numero di dicerie e bugie che circolano su di lui è sempre stata numerosa. A tutt’oggi, con Michael non più in grado di difendersi, i tabloids riescono ancora a fabbricare storie false su di lui e se non riescono a trovare qualcosa su di lui che li aiuterà a fare soldi, allora saranno anche così spietati da usare i suoi figli come loro prossimo obiettivo.
Questo è recentemente venuto fuori quando al Daily Star si sono inventati di sana pianta la falsa notizia della serie di cartoni animati di Blanket "Kill Them All", che, come si è scoperto molto presto dopo una semplice ma necessaria ricerca eseguita da Ivy della MJJ Community, ha dimostrato di essere una grande bugia!
Purtroppo, senza che venisse fatta alcuna ricerca sulla loro condotta, la storia completamente inventata venne subito copiata e incollata (plagiato!) da numerosi giornali scandalistici, come il Daily Mirror, Radar Online, YahooUK, tra gli altri. Dopo che la verità venne fuori il Daily Star ha rimosso la storia incriminata, ma non si è assunto la responsabilità per il proprio comportamento assolutamente inaccettabile e completamente immorale. Altri tabloids hanno fatto molto poco se non assolutamente niente per correggere i loro atti ignominiosi.
Le responsabilità etiche che i giornalisti sono chiamati a prendere in considerazione provengono dai cosiddetti "codici deontologici". Molti paesi hanno questi codici deontologici per i giornalisti, mostrando un sacco di somiglianze tra di loro. I codici sono costituiti fondamentalmente per giornalisti di tutti i media e di tutte le specialità, compresi per giornalisti dei giornali scandalistici e per i paparazzi! Pensati per fornire una guida per il comportamento etico, sono volontariamente accolti da migliaia di giornalisti ben disposti. Poiché non sono giuridicamente vincolanti, tuttavia, è responsabilità di ogni singolo giornalista di tabloid e paparazzo come lui o lei preferisca comportarsi quando si tratta di manifestare un comportamento etico o di integrità!
Purtroppo, per quasi tutta la sua carriera, Michael è stato vittima di un comportamento disgustoso e immorale da parte dei tabloids e dei paparazzi, che godevano proprio nel metterlo in imbarazzo, nel farlo a pezzi. Fin dal primo momento in cui ha iniziato a battere i records, i tabloids hanno iniziato a diffamare il nome di Michael ed a distorcere la sua immagine.
Niente era off limits, erano disposti a scrivere qualsiasi cosa pur di raggiungere le percentuali più alte e, soprattutto, pur di guadagnare un sacco di soldi. Hanno iniziato a creare dicerie e storie che spesso erano completamente inventate.
Soprattutto, nel momento in cui Michael era più consapevole, avrebbero ignorato fatti importanti per creare le loro storie sensazionali. Nel suo libro del 1988 'Moonwalk', aveva già scritto:
"Credo che la mia immagine venga distorta dalla mente del pubblico. Non arrivano ad avere un quadro chiaro e completo di ciò che io sono. Le menzogne vengono stampate come fatti, in alcuni casi, e spesso solo la metà di una storia verrà raccontata.
La parte che non viene stampata è spesso la parte che avrebbe fatto della parte stampata la meno sensazionale per far luce sui fatti."
Forse la regola più importante menzionata nei codici etici è che un giornalista dovrebbe riferire la verità. Lui o lei dovrebbe presentare tutti i lati di una storia rappresentata, basati su una ricerca correttamente eseguita. Inoltre, il giornalista dovrebbe fare in modo che il titolo, i comunicati stampa ed i materiali, come foto, video e citazioni non possano essere travisati. Allo stesso modo, interessanti sono le regole riguardo al plagio ed all’essere obiettivi.
Probabilmente, tutti noi saremo d'accordo sul fatto che non c'è nulla di irragionevole o di strano nelle regole etiche appena citate. Posto il fatto che ogni persona con mente e comportamento sinceri le capisca, non dovrebbe essere difficile prenderle in considerazione per un giornalista consapevole della sua responsabilità e volenteroso di trattare le persone di cui si sta occupando con rispetto e integrità. Tuttavia, come ci ha dimostrato e come continua a dimostrarci la storia oggi, quando si tratta di Michael Jackson, tutte queste regole sembrano facilmente svanire. E' emerso che la stampa scandalistica è disposta ad abbassarsi ad un livello infimo pur di vendere le sue storie ignorando la verità, le sue storie senza etica, la sua totale immondizia.
L’assurda storia inventata su Michael che dormiva in una camera iperbarica è molto nota. Si diceva che lo avrebbe aiutato a mantenersi giovane nello spirito e nell’aspetto. Come ha spiegato Michael, la verità era che, dopo essere rimasto fortemente ustionato durante le riprese dello spot Pepsi, aveva usato i soldi pattuiti nella causa contro la Pepsi per costruire il Michael Jackson Burn Center e la camera iperbarica era un mezzo tecnologico utilizzato per le vittime di ustioni. Mentre Michael osservava quel pezzo di tecnologia, toccandolo e decideva di entrarci, qualcuno ha scattato una foto. Più tardi, quando la foto fu in fase di elaborazione, qualcuno lo riconobbe e fece una copia della foto che ben presto venne diffusa dalla stampa giornalistica di tutto il mondo, insieme alla menzogna collegata ad essa. Inutile dire che la storia plagiata mancava completamente di ricerca e verità!
Un altro, non così noto esempio di una storia inventata su Michael, priva di ricerca e di verità, mettendo in evidenza quanto disperatamente la stampa scandalistica fosse disposta a pubblicare qualsiasi cosa su di lui per amore del denaro, può essere trovato nel libro di William Van Valin "Conversazioni private a Neverland con Michael Jackson”. Van Valin scrive di quando Michael un giorno condivise con lui ciò che era successo dopo che andò una volta in farmacia e comprò del dentifricio, uno spazzolino da denti, dello shampoo, alcuni rasoi e un deodorante.
Si è scoperto che qualcuno aveva fatto una lista delle cose che aveva comprato e aveva tratto delle conclusioni psichiatriche ridicole sullo stato di salute mentale di Michael. Solo pochi giorni dopo, una rivista scandalistica li aveva utilizzati per valutare la sua personalità!
In questa foto tratta dal video di “They Don’t Care About Us” è molto evidente la vitiligine di Michael.
Nel corso degli anni le bugie e le dicerie, le storie inventate, soprattutto l'ignorare fatti importanti su Michael e la sua vita, è diventarono più seri e più maligni. Naturalmente, tutti sanno le orribili bugie su di lui accusato che volesse sbiancarsi la pelle, perché non voleva essere nero, mentre in realtà, Michael era affetto da una malattia della pelle, la vitiligine.
Eppure, dal gennaio 2009, una pubblicazione satirica inglese, The Daily Squib, ha pensato di essere divertente pubblicando lo 'scherzo' secondo cui si diceva che Michael stesse cercando di riconquistare la sua oscurità a causa della popolarità di celebrità nere come ad esempio: attori (Will Smith), politici (il presidente Barack Obama) e sportivi (il vincitore del Gran Premio, Lewis Hamilton).
Michael presumibilmente non poteva fare a meno di sentirsi in colpa per avere preso la decisione sbagliata, subendo tanti anni il trattamento sbiancante intensivo. E' stato detto che avesse paura di restare indietro ora. Inoltre, è stato dichiarato che Michael, essendo in bancarotta, adesso avrebbe dovuto rimanere 'bianco' perché a corto di denaro per invertire il processo di de-colorazione subìto negli anni '80.
La verità sulla vitiligine di Michael è stata inesorabilmente ignorata, lo 'scherzo' era basato su una menzogna crudele e inaccettabile, che mancava totalmente di responsabilità etica e che in primo luogo non avrebbe dovuto essere diffusa! Piuttosto che divertente o satirico, tendo a definire questo un doloroso esempio di umorismo disgustoso e totalmente fuori luogo.
L’accanimento contro Michael da parte della stampa scandalistica è arrivato al punto di dargli del mostro, dell’omosessuale, pure del pedofilo! Nel 1993, nel loro trasporto verso il denaro, i tabloids, naturalmente, fecero a gara per pubblicare il primo articolo sullo scandalo Jordy Chandler.
I tabloids insinuarono spietatamente che la carriera di Michael era finita. E' stato uno dei tentativi più fuorviante, vergognoso ed immorale per guadagnare soldi rovinando la reputazione di Michael, saltando allo stesso tempo sul carro della negatività che tutta la vicenda aveva creato.
Come al solito, le notizie plagiate mancavano di ricerca adeguata e di verità.
Nelle loro storie sensazionali circa lo scandalo Chandler, i media scandalistici deliberatamente non hanno prestato attenzione al fatto più eclatante che Evan Chandler, il padre della presunta vittima, invece di segnalare la presunta molestia di Michael a suo figlio prima di tutti alla polizia (chiunque con un cervello sano e che amasse suo figlio lo avrebbe fatto!), è andato da un avvocato e architettato un’enorme richiesta di denaro! Questa segnalazione avrebbe esonerato Michael agli occhi del pubblico, ma questo semplicemente non era l'interesse dei media, dal momento che parlare male di lui faceva diventare la loro storia molto più interessante, e li ha portati a guadagnare i soldi a cui miravano. Hanno deliberatamente scelto di ignorare questo fatto importante!
A seguito di queste ridicole e false accuse di pedofilia su Michael, egli, più che mai, è stato preso di mira dai paparazzi e dai giornali scandalistici per farlo a pezzi. Una moltitudine di giornalisti immorali ha fervidamente cercato di trascinare giù Michael. Una vera e propria macchina multimediale che ha fatto milioni di dollari perpetuando l'idea che fosse un mostro. Erano costantemente addosso a lui per disumanizzarlo. Anche Diane Dimond ha costruito la sua carriera facendo a pezzi Michael ed ancora continua inesorabilmente a farlo oggi!
Nel 2003, è stato il documentario crudele e contraffatto, "Living with Michael Jackson", del giornalista britannico Martin Bashir, che ha causato a Michael danni irreversibili.
Ormai la stampa scandalistica senza alcuna etica aveva ritratto Michael come un mostro per oltre un decennio, e poiché il documentario di Bashir aveva dato per scontato i sospetti che circolavano, l'oggettività di esso non fu messa in dubbio. Avrebbe dovuto esserlo, tuttavia, dal momento che quello che ha fatto Bashir, era far sembrare Michael strano prendendo brevi scorci della sua vita fuori dal contesto. A causa di ciò, le persone che non conoscevano Michael erano disturbate da quello che gli sentivano dire nel documentario.
Molte delle parole di Michael furono da loro ignorate, modificando il documentario, travisando quindi completamente la verità. Per di più, Bashir, che commentava durante il documentario, diceva letteralmente alla gente che AVREBBERO DOVUTO essere disturbati da ciò che vedevano e sentivano. Bashir, se qualcuno, che avrebbe dovuto assumere un comportamento da giornalista obiettivo, dall’etica responsabile, più volte ha affermato di sentirsi a disagio con le dichiarazioni di Michael.
Bashir aveva chiaramente avuto sin dall'inizio l'intenzione di umiliare Michael in ogni modo possibile per arrivare ad avere indici d’ascolto più alti possibili. Questo fu chiaro nel momento in cui si è scoperto che il materiale era stato modificato nella maniera più sensazionalistica che si potesse immaginare. Il suo accanimento e la soggettività del suo documentario mancano totalmente di integrità ed egli fu altamente responsabile delle ancora una volta false accuse a Michael di molestie su minori, nel novembre di quello stesso anno.
Non appena uscì la notizia circa le accuse contro Michael, i canali di informazione abbandonarono immediatamente i loro programmi ed iniziarono con la copertura della storia 24 ore su 24. Quando si è scoperto che si trattava di Gavin Arvizo, il ragazzo di cui Michael teneva le mani nell’accanito documentario di Bashir, i media divennero letteralmente ossessionati dallo scandalo.
A quel tempo, pur non avendo ancora niente di certo circa le accuse esatte e con i pubblici ministeri che non rispondevano alle domande, iniziarono a fare edizioni speciali che duravano ore ed ore. La possibilità che le accuse potessero essere false non furono nemmeno prese in considerazione, venne volutamente ignorata.
Michael è stato condannato dai media ancor prima che venisse addirittura arrestato. Le notizie circa lo scandalo vennero plagiate come non mai, senza alcuna ricerca mai svolta. Più che mai, per motivi di denaro, tutti volevano essere i primi a pubblicare la storia.
Non c'era mai stato un processo coperto a tal punto come questo contro Michael, nel 2005. Durante i mesi del processo, circa duemiladuecento giornalisti multimediali erano in fila all'esterno del palazzo di giustizia, chiunque con la voglia di riportare qualcosa di nuovo su Michael Jackson.
Essi si comportavano in modo così immorale utilizzando con le videocamere specifiche angolazioni e luci per accentuare il naso, le guance, il colore della pelle, solo per farlo sembrare il mostro che stavano raffigurando e, soprattutto, per vendere le loro storie contorte e senza verità.
Con l’inizio del processo, divenne presto chiaro ai presenti in aula, che non c’era alcuna vera prova che potesse essere presentata. Eppure, il pubblico non sentì nulla di tutto ciò. Dal momento che questo processo non venne trasmesso in tv, al pubblico sono state date solo le informazioni che i media erano disposti a dar loro.
I produttori dei notiziari incoraggiavano i loro giornalisti a concentrarsi sull’accusa, quindi ovviamente raccontavano solo una parte della storia, e Michael venne disumanizzato in ogni modo possibile.
I giornalisti hanno preso al balzo ogni occasione per riportare il peggio su di lui, solo per ottenere indici d’ascolto alti e fare un sacco di soldi. Erano totalmente fuori controllo. Ogni volta che un testimone parlava di qualcosa di piccante o drammatico su Michael, correvano fuori a riferire al mondo che le cose si mettevano male per lui.
Tuttavia, correndo fuori, si perdevano l’accurato contro-interrogatorio, che, senza eccezione, screditava le precedenti affermazioni sensazionali! Anche in questo caso, hanno ignorato la verità!
La mattina presto dell'interrogatorio dell’accusatore Gavin Arvizo, Michael fu così sfortunato da scivolare nella sua doccia procurandosi una contusione al polmone, rendendo necessario portarlo di corsa in ospedale ancora in pantaloni del pigiama.
Poiché il giudice si rifiutò di concedere a Michael un po’ più di tempo affinché potesse vestirsi ordinatamente prima di comparire in tribunale, ma piuttosto lo minacciò di metterlo in galera e di revocargli la sua cauzione, Michael fu costretto a comparire con ancora addosso i suoi pantaloni del pigiama.
I media ci sguazzarono tantissimo e chiamarono questo giorno 'Il Giorno del Pigiama’. Le fotografie di Michael fecero il giro di tutto il mondo, e, naturalmente, la sfortuna di Michael e il motivo per cui indossasse i pantaloni del pigiama fu completamente ignorato. Al contrario, Michael fu accusato di comportarsi in modo eccentrico.
I media stavano manipolando quel momento finché, Thomas Mesereau, l'avvocato di Michael al momento del processo, ne parla in questa intervista:
Il giorno dopo l'apparizione di Michael in pantaloni di pigiama, le notizie riguardanti l’interrogatorio di Gavin Arvizo fecero il giro del mondo. I media, ovviamente, non mancarono di riferire in merito alle orribile accuse fatte dal ragazzo.
Purtroppo, ma non sorprende, il controinterrogatorio del ragazzo, durante il quale Thomas Mesereau ha dimostrato che le accuse di Gavin erano una grande bugia e che Gavin e suo fratello avevano fatto accuse in contraddizione tra loro, è stato completamente ignorato.
I media stavano riportando qualsiasi cosa (soprattutto per quanto riguardava il suo aspetto) che potesse screditare Michael, proprio per evitare di discutere il controinterrogatorio del ragazzo.
Hanno chiaramente capito che il controinterrogatorio era gravemente compromesso per l'accusa, ma rifiutarono di riferire quel punto al pubblico!
Quando l'accusa riposava, sembrava che i media semplicemente si allontanassero dal processo. Alla tesi della difesa è stata data molta meno attenzione sia sui giornali che in tv. Con la verità che cominciava ad emergere, hanno scelto di continuare a ritrarre Michael come quasi demoniaco, accusandolo del delitto peggiore che un uomo potesse commettere. Hanno ignorato i fatti addotti che esoneravano Michael.
I ragazzi si fecero avanti per dire che niente di sessuale fosse mai accaduto nei momenti trascorsi con Michael e Thomas Mesereau ha sottolineato più di una volta che Michael era un vero umanitario, che aveva aiutato centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo, che aveva visitato ospedali pediatrici ed orfanatrofi prima di esibirsi in qualsivoglia concerto.
L’assoluzione di Michael su tutti i capi d’accusa significava un disastro finanziario per i giornali scandalistici.
La sua reclusione, tuttavia, avrebbe comportato un fiorente settore industriale per loro, facendo guadagnare loro milioni di dollari. Ci sarebbero state numerose storie di vita di Michael in prigione. Già prima che la giuria avesse iniziato le sue deliberazioni, i giornalisti si stavano accordando per seguire il programma giornaliero di Michael dietro le sbarre. E' stato anche considerato di far volare un elicottero sopra il cortile della prigione per filmarne l’allenamento.
Michael Jackson esce dal tribunale dopo aver ascoltato la giuria dichiarare la sua non colpevolezza su tutti i capi d’accusa (Giugno 2005)
Con Michael uscito dal tribunale da uomo libero, per i giornali scandalistici la storia era finita. Nessuno si sentiva responsabile di quello che gli era stato fatto e nessuno è stato ritenuto responsabile per questo.
Senza proferire scuse e senza fare alcuno sforzo per spiegare al pubblico ciò che era realmente accaduto, i giornalisti lasciarono semplicemente la scena. Diversi giornalisti hanno pure sentito il bisogno di alimentare il pubblico con il ridicolo pensiero che Michael avesse 'comprato' la sua libertà e che fosse stato trovato 'non colpevole a causa della celebrità'.
La verità, Michael dimostrato ampiamente completamente innocente su tutte le accuse mosse contro di lui, è stata completamente ignorata. Con il sistema giuridico che lo dichiarava innocente, avrebbe dovuto sentirsi a posto, ma grazie alla ingiusta copertura unilaterale del processo protratta dai media, grazie al loro continuo comportamento non etico, non avrebbe mai potuto sentirsi veramente rivendicato.
Quando Michael, quattro anni dopo la sua assoluzione, scomparse improvvisamente, i media tornarono subito a bomba e l’immoralità prevalse, ancora una volta. Prima di tutto quando, dopo ore di speculazione dei giornalisti in televisione, Michael fu dichiarato morto, fu clamorosamente fatto un annuncio da edizione speciale.
Per quanto mi riguarda, ricordo che sono rimasta scioccata la mattina successiva nel vedere in tv video del corpo senza vita di Michael, coperto in quello che sembrava essere un telo bianco o un sacco bianco per contenere corpi, venire spostato da un elicottero ad un'ambulanza per trasferirlo all'ufficio del coroner.
A quel tempo, guardavo la scena non solo con un sentimento di profonda tristezza, ma anche con sentimenti di disgusto e di grande rabbia. Ho notato la grande mancanza di rispetto che è stata mostrata nei confronti di questo uomo meraviglioso che io, senza essere stato una fan devota della sua musica, fino ad allora, e senza essere a conoscenza delle sue numerose opere umanitarie in quel momento, avevo quantomeno sempre sinceramente amato e apprezzato. Non riuscivo proprio a capire perché tutto il mondo avesse apparentemente bisogno di vedere filmati come questo. Secondo me, semplicemente è andato tutto troppo oltre. La ritengo un'invasione spudorato della privacy, totalmente priva di rispetto e di integrità verso Michael, i suoi figli, la sua famiglia, i suoi amici ed i suoi milioni di fan in tutto il mondo. Il filmato è stato anche disgustosamente presentato come edizione speciale.
Presto, anche l'ultima foto molto discussa di Michael, presa dall’ambulanza che lo avrebbe trasferito in ospedale, è apparsa in tutto il mondo. Con le guardie del corpo di Michael che dall'espressione preoccupata sul volto, quasi ad elemosinare il paparazzo di smettere di fare foto perché a quanto pare c'era qualcosa che stava andando veramente storto, quest'ultimo continuava a premere il suo obiettivo della macchina fotografica contro il finestrino dell’ambulanza e fece quella che sarebbe diventata “una foto sforna-soldi”. Quando divenne chiaro che questa era addirittura l'ultima foto scattata di Michael vivo, o la prima presa di lui morto, la foto è stata subito venduta al miglior offerente – la rivista scandalistica OK!
E’ un altro elemento dei codici di deontologia per i giornalisti la compassione che dovrebbe essere mostrata per coloro che possono essere negativamente influenzati dalla copertura di notizie. Inutile aggiungere che qualsiasi persona con pensiero e comportamento sincero capirà che il comportamento di cui sopra manca completamente di responsabilità etica!
Nei giorni successivi la morte di Michael, i media scandalistici proprio non vedevano l'ora di pubblicare i primi accaniti rapporti circa la presunta dipendenza da farmaci di Michael.
Nessun giornalista ha pensato di scrivere un articolo eticamente corretto che avrebbe preso in considerazione tutte le questioni mediche che Michael ha dovuto affrontare in tutta la sua vita. In primo luogo, l'incidente nel 1984, quando Michael si bruciò gravemente il cuoio capelluto durante le riprese dello spot Pepsi, per il quale aveva sofferto dolori insopportabili durante il resto della sua vita, è stato ignorato.
Poi, il fatto che Michael soffrisse oltre che di vitiligine, di una malattia auto-immune, il Lupus, che lo ha costretto a sottoporsi a trattamenti medici dolorosi, è stato ignorato. Inoltre, l'insonnia di Michael, da cui è stato affetto durante quasi tutta la sua carriera, è stata ignorata.
Poi, il grave incidente del ponte, che si è verificato durante una performance televisiva nel 1999, che ha causato a Michael dolori gravi alla schiena durante gli ultimi dieci anni della sua vita, è stato ignorato.
Ultimo, ma non meno importante, il dolore mentale, lo stress che Michael ha dovuto affrontare durante l’iniquo processo del 2005 che gli è stato fatto, e l'effetto mentale che ha avuto su di lui il fatto di non sentirsi veramente rivendicato, è stato, ovviamente (!) ignorato.
In generale, il fatto che Michael aveva un gran bisogno di farmaci per dormire e per alleviare i forti dolori fisici e mentali, soprattutto mentre si preparava per i sui tour di concerti, è stato ignorato.
Come accennato in precedenza, i già esistenti codici internazionali di etica sono volontariamente abbracciati da migliaia di persone e sono ampiamente utilizzati come guida per il comportamento etico, tuttavia, non sono giuridicamente vincolanti. La questione di renderle tali è stata dibattuta di tanto in tanto per decenni, ma si è ritenuto che ciò limiterebbe i loro diritti alla libertà di espressione e alla libertà di stampa. Ciò spiega come Michael non avrebbe potuto intraprendere un'azione legale contro tutte le ingiustizie da lui subite nel corso degli anni ad opera di numerosi giornalisti immorali. Ha sempre messo in chiaro, però, sia nelle sue parole che nella sua musica, come si sentisse trattato dalla stampa scandalistica in canzoni come Privacy, Tabloid Junkie e Leave Me Alone:
Anche dopo la sua scomparsa, pur di conseguire alte percentuali e guadagnare un sacco di soldi, la vile stampa scandalistica ha continuato a fare a pezzi Michael, pubblicando storie che lo avrebbero discreditato. Come accennato in precedenza, l'unica scusa che sanno adottare per difendere il loro comportamento assolutamente non etico, è quella di affermare che scrivono le storie che il pubblico vuole leggere.
Con il coreografo australiano Wade Robson che punta ad una fetta del patrimonio di Michael ed un processo fissato per il 2 giugno, è meglio essere preparati per nuovi tentativi dei media scandalistici di guadagnare un sacco di soldi discreditando Michael, di nuovo. Robson, al processo per molestie sui minori del 2005 ha veementemente negato sotto giuramento che Michael avesse abusato sessualmente di lui, e lui è stato uno dei motivi cardine per l'assoluzione di Michael.
Thomas Mesereau dice che Robson è stato il suo testimone di prestigio al processo, non solo per dichiarare che nulla fosse mai accaduto, piuttosto rendendo ripetutamente una potente testimonianza che Michael era suo amico, che Michael non lo aveva mai toccato inavvertitamente o in modo improprio.
Ha anche rilasciato interviste dopo il processo, dove ha anche detto che le accuse erano ridicole e non era mai successo niente.
Eppure, ora accusa Michael di aver abusato di lui per sette anni quando era un bambino, e sostiene che Michael era un predatore sessuale che gli aveva fatto il lavaggio del cervello.
La cosa migliore che noi, come amorevoli fans di Michael, possiamo fare per precisare che non siamo interessati alla spazzatura dei media scandalistici, sia che si tratti delle attuali, assurde accuse di Wade Robson o di qualsiasi altra futura menzogna, è semplicemente quella di non comprarla!
Nel caso di articoli online possiamo starne alla larga, non cliccando sui links e anche non condividendoli! In questo modo, non solo eviteremo ai giornali scandalistici di fare i soldi che tanto bramano, ma soprattutto noi, i suoi amorevoli fans, faremo a loro la stessa cosa che hanno fatto a Michael per troppi anni con la verità - IGNORIAMOLI!
Yvonne Verhagen
Scrittrice/Ricercatrice per LMJ
Traduzione Federica Cambini
ORIGINAL TEXT
Media ignore the truth about Michael Jackson for the sake of money by Yvonne Verhagen LegendaryMJ
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