domenica 12 agosto 2018

LaVelle Smith Jr. :”Bad World Tour", che ricordi!

LaVelle Smith Jr. :”Bad World Tour, che ricordi! Incontrare Jackson sul set di Smooth Criminal è stato stimolante” Tre tour mondiali – Bad World Tour, Dangerous World Tour e HIStory Tour – al fianco del leggendario Michael Jackson, 5 MTV Video Awards, 2 Bob Fosse Awards. E tanto, tantissimo altro ancora, al fianco di Diana Ross, Rolling Stones, Beyoncè, giusto per citarne alcuni. L’ospite di oggi di Menti Sommerse è LaVelle Smith Jr., e basta leggere i dati riportati prima per capire subito che si tratta di uno dei più importanti ballerini del panorama statunitense e mondiale. 

Nel 1987, hai ballato per la prima volta con Michael Jackson, per la realizzazione del video di “Smooth Criminal”. Com’è stato il primo incontro e la prima esperienza con Michael di LaVelle Smith Jr? 
Incontrare Michael Jackson per la prima volta sul set di Smooth Criminal è stato davvero stimolante. Non mi ero mai trovato in presenza di qualcuno che fosse così talentuoso, così talentuoso che avresti potuto sentire la sua presenza dall’altro lato della stanza. Quando ballava l’intera stanza era elettrica. Era una sensazione incredibile e penso che sia proprio in quel momento che ho capito davvero quanto talento aveva Michael.

Sono passati 30 anni dal primo tour mondiale di Michael Jackson. Che ricordi hai del Bad World Tour?
Ho tanti splendidi ricordi riguardo il “Bad World Tour”. Michael disse che ci avrebbe mostrato il mondo, e lo facemmo. Siamo stati in molti splendidi paesi, mangiato il loro cibo, incontrato la gente del luogo. È stato veramente un momento di ispirazione impressionante nella mia vita. Devo proprio dire che ballare su heartbreak hotel e alcune delle vecchie canzoni tutte le sere, avere avuto la possibilità di ballare su queste canzoni con lui resta uno dei più bei ricordi della mia vita. 


Molte persone hanno definito Michael Jackson un “perfezionista”. Com’era il suo approccio alla danza? C’è un aspetto di lui che ti ha colpito particolarmente?
Michael era un gran lavoratore, alcune persone possono utilizzare la parola “perfezionista”. Michael era intelligente, sapeva che la perfezione non esisteva, avrebbe lavorato alla danza più e più volte finché gli riusciva senza pensarci. 
Diceva che avrebbe sempre voluto che la danza diventasse una parte di lui, così che quando fosse stato sul palco non avrebbe dovuto nemmeno pensarci, ma solo lasciare che il suo corpo prendesse il sopravvento… ed ora capisco perché gli piaceva così tanto provare.

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