Le conseguenze di quella perdita furono immani ed incalcolabili: la rete internet accusò un colpo mai visto prima, dovuto all’immane mole di messaggi, post e commenti dedicati alla star che vennero condivisi il giorno della sua morte. Twitter e Wikipedia segnarono un crash entrambi alle 3:15, mentre Google si “autobloccò” interpretando le massive ricerche sulla biografia di Michael Jackson come un attacco DDoS. Il mondo intero incredulo piangeva l’assurda scomparsa di un mito, che non sarebbe mai più stato rimpiazzato da nessun altro.
Per questo motivo il 7 luglio venne organizzata una commemorazione pubblica per i fan di Michael Jackson allo Staples Center di Los Angeles, dove la pop star aveva provato per i concerti londinesi fino alla sera prima della sua morte. A quella prima cerimonia presenziarono circa 18.000 ammiratori estratti a sorte alla lotteria, mentre il servizio fu trasmesso in diretta in tutto il mondo, attirando un pubblico di 4,2 miliardi di persone. Il 3 settembre successivo venne organizzata una cerimonia funebre in forma privata al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, cimitero delle celebrità, dove il corpo di Jackson si trova tuttora.
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