2011
Prima di tutto questa era una questione molto complessa, confusa, spaventosa. Quello che ha fatto Sneddon, il procuratore distrettuale che ce l'aveva con Michael come tutti sanno, quello che ha fatto sono state queste accuse di complotto per molte ragioni diverse. Una di queste era terrorizzare i testimoni che potevano aiutare Michael Jackson.
E quello che ha fatto è stato molto strano, il gran giurì aveva incriminato Michael per diversi capi di imputazione, il primo primo era il complotto. Ma l'unico accusato del presunto complotto era Michael. Lui ha definito tutti gli altri co-cospiratori non incriminati, il che vuol dire rivelare subito che l'incriminazione di complotto aveva uno scopo nefasto.
Così Michael è stato accusato di complotto. Ricordate che un complotto è un accordo tra vari individui per commettere un crimine. L'accordo può essere in forma scritta o può non essere in forma scritta. Può anche essere un'intesa. Ma comunque il complotto coinvolge più di una persona e richiede una forma di accordo per commettere un crimine. Ma l'unico addebito è stato fatto a Michael Jackson. Così questo dovrebbe dirvi che qui c'è qualcosa che non va.
Tutti gli altri erano definiti co-cospiratori non incriminati. Frank Cascio, Vinnie Amen, Dieter, Konitzer, Marc Shaffel. Quello che penso è che voleva spaventare a morte questi potenziali testimoni per Michael Jackson, perché erano lì quando c'erano gli Arvizo. E lasciando questa spada di Damocle che avrebbe potuto incriminarli sopra le loro teste, ha costretto tutti a prendersi degli avvocati e li ha terrorizzati. Ammettiamolo.
Come ho detto in altre discussioni c'erano altri motivi tecnici per cui ha fatto queste accuse. Ciò avrebbe consentito agli Arvizo di testimoniare su Cascio, Shaffer, Amen, Dieter e Konitzer e al tempo stesso spaventare questi ultimi in modo che Michael non avrebbe potuto chiamarli a contraddire o confutare quello che avrebbero detto gli Arvizo. Era molto molto sinistro, a mio parere.
Così Frank Cascio e gli altri hanno preso degli avvocati, come era da aspettarsi. C'era la possibilità che fossero accusati del crimine di complotto e che rischiassero anni di carcere. Stavamo preparando la nostra difesa e cercando di capire chi fossero tutti e a cosa potessero contribuire per la nostra difesa e quello che avevano da dire e che cosa avevano detto ad altre persone, se avessero parlato con Sneddon e compagnia. Sapete, questo è ciò che è la difesa penale. Si trattava di un caso enorme, tutto era amplificato un milione di volte.
Così Frank Cascio ha preso un avvocato e io non volevo che Michael parlasse con lui o lui parlasse con Michael perché questo avrebbe aperto la porta a vari tipi di esame da parte del procuratore nel processo. Anche se credo che stessero parlando in ogni caso perché erano amici da molti anni.
E l'avvocato di Cascio, Joe Tacopina di New York, ha iniziato a chiamarmi e chiedermi cosa stava succedendo e quello che pensavo. Gli dicevo quello che potevo e gli chiedevo che cosa avrebbe fatto Frank. La mia impressione è stata che Frank stava ascoltando il suo avvocato. Il suo avvocato stava agendo molto attentamente, molto professionalmente, molto finemente attraverso le prove, cercando di scoprire come proteggere il suo cliente. Questo era il suo lavoro. Così il suo avvocato non ha detto subito "lui farà quello che vuole lei", faceva attenzione a riguardo e penso che Frank stava ascoltando il suo avvocato. Non so cosa abbia detto a Michael o quello che Michael abbia detto a lui. So che i membri della sua famiglia parlavano con Michael, non ero a conoscenza di quelle conversazioni. Sapete che sono tutti molto amici.
Ad un certo punto si è formata una percezione che Frank non fosse cooperativo. Io non sono così sicuro perché si sia formata. Poteva essere sempicemente che il suo avvocato era cauto e attento. Ma posso dire questo, alla fine lui era disposto a testimoniare. Il suo avvocato mi ha detto che era disposto a testimoniare, ha avuto un sacco di conversazioni con lui. Quello che penso sia successo è che aveva paura, stava ascoltando il suo avvocato, il suo avvocato era stato cauto, questo potrebbe essere stato interpretato che lui non fosse cooperativo, ma dirò questo, alla fine lui era disposto a venire e testimoniare. Questo è ciò che penso sia realmente accaduto con Frank Cascio.
Ora, sai, non posso biasimarlo per essere stato terrorizzato. Lui dice nel suo libro una cosa che devo sottolineare, che Sneddon gli ha offerto l'immunità dal procedimento giudiziario. Questo voleva dire che se lui si fosse fatto avanti e avesse collaborato con Sneddon e l'ufficio del procuratore distrettuale, non poteva essere processato. Doveva anche essere disposto a testimoniare contro Michael e lui ha rifiutato. Anche se questo sarebbe stato un modo molto sicuro per non essere accusato. Si deve dargli credito per questo. Dobbiamo dargli credito per questo, dobbiamo capire come sono stati terrorizzati che potevano essere accusati del crimine di complotto e andare in prigione. Si deve apprezzare che stava ascoltando il suo avvocato che si stava muovendo con cautela e con attenzione per capire come proteggere al meglio il suo cliente. Quindi non credo che nessuno dovrebbe biasimare Frank. Davvero.
Ora, gli altri non erano così terrorizzati quanto lui. Per esempio Chris Tucker e Maculay Culkin non erano co-cospiratori non incriminati. Non sono mai stati accusati. Così sono venuti fuori e hanno detto ai loro avvocati e agenti e manager e consulenti "testimonieremo per Michael se avrà bisogno di noi. Non c'è dubbio su questo". E l'hanno fatto. Mi sono seduto con Maculay Culkin e il suo avvocato (non penalista) e quest'ultimo era spaventato a morte, mentre Maculay era tranquillo nel dire "quando Michael ha bisogno di me io ci sono". Ho incontrato Chris Tucker e il suo avvocato a casa del suo avvocato e il suo atteggiamento era esattamente lo stesso: "Quando Michael mi vuole non mi interessa quello che sto facendo, io ci sono". Ma non erano di fronte alla possibilità di un'accusa di complotto. Quindi non sono duro con Frank, ho capito tutta la situazione, alla fine lui era disposto a testimoniare.
E come ha detto giustamente nel suo libro, e l'ho letto e mi è piaciuto il libro, ho deciso che non avevo bisogno di chiamarlo. Volevo lascaire questo caso alla giuria, in realtà ho accorciato la nostra lista dei testimoni, inizialmente il processo sarebbe dovuto durare qualche mese in più. Ma volevo lasciarlo alla giuria, ho pensato che avevamo davvero scosso il loro mondo, per così dire, e ho pensato che questo caso era pronto per un'assoluzione. Questo è quello che è successo, per fortuna.
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