sabato 1 luglio 2017

Lottie Rose, parrucchiera di M. Jackson dal 1981 fino agli anni '90

Lottie Rose, parrucchiera di Michael Jackson dal 1981 fino agli anni '90, intervistata dalla rivista "Ebony"



E' stato nel mese di Agosto nel 1981 quando l'ho incontrato per la prima volta. 
Avrebbe compiuto 23 anni il giorno dopo. Doveva fare una performance a Pasadena, California, e voleva apparire al meglio. 
A quel tempo avevo aperto il mio primo salone di bellezza a Torrence, California. Quando venne da me decisi di mettere su un separé, in modo che nel salone nessuno potesse vederlo. 
Era molto tranquillo. 

Quando gli facevo alcune domande,lui rispondeva solo "Si" e "No". 
Il separé era messo in modo che Michael potesse avere la sua privacy, anche se lui cercava costantemente di sbirciare fuori per vedere chi lo stava guardando. 
Sono stata convocata dal suo medico con il compito di aiutarlo nella valutazione del danno che gli era stato fatto ai capelli durante l'incidente. 
Per un po' ho viaggiato con lui, l'ho accompagnato in giro per alcuni dei suoi impegni. Abbiamo lavorato per realizzare un piccolo parrucchino per coprire quella zona fino a quando non fosse guarito abbastanza e finché non fossero ricresciuti i capelli nuovi. 

Michael era un amante del divertimento, mi ha sempre trattato più come un'amica. 
Quando ho viaggiato con lui,si assicurava che incontrassi tutta la gente che era intorno a lui, che visitassi tutti i posti in cui andavamo, ogni cena, ogni performance, lui si assicurava che fossi lì con lui. 
Voleva che fossi sempre pronta a seguirlo,non voleva che lasciassi la mia casa per poi rimanere in Hotel ad aspettarlo. 

Dopo la bruciatura del cuoio capelluto,sono andata con lui a New York e li ho incontrato Brooke Shields, Liza Minelli, Yul Brynner e sua moglie ed ero così onorata di incontrare Jacqueline Onassis. 

Dopo un anno lui mi chiamava "Miss LottieClaudie". Questo era il suo soprannome per me. 
In quel periodo anche lui mi chiese di iniziare a fare i capelli anche ad Encino a casa dei suoi genitori. Gli piaceva giocare a pity-pat in giro, pensava che fosse divertente, mentre gli facevo i capelli, strofinava la gamba, oppure Bubbles correva avvolto in un pannolino intorno a me. Michael pensava che fosse così divertente! Mi diceva:" Lui ti vuole bene, Lottie ". 
Di tanto in tanto Michael afferrava la mia mano e mi diceva: " Dai balliamo un po' ". 

Voleva sempre ballare, canticchiava qualcosa e ballava... 
Era molto gentile e piacevole. 

Come ti comporti con i media? gli chiesi:" Loro non vogliono sentire nulla di buono,dicono sempre e solo cose brutte,ma qualsiasi cosa dicono si va avanti ". 

La maggior parte delle persone che l'hanno conosciuto personalmente hanno detto la stessa cosa: "Era una persona che si donava, era un amico. Mi ha trattato come tale e per questo lo rispetto". 

FONTE ORIGINALE - CREDITS

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