sabato 30 gennaio 2016

Il Documentario di Spike Lee su Michael Jackson è un tributo alla sua musica

Come giovane artista, Michael Jackson sapeva che voleva essere leggendario.
"Io sarò magico" scrisse da adolescente, il che delinea i suoi piani per la sua carriera. "Io sarò il migliore come ogni grande attore vuole diventare."

Il cammino di Jackson per avere successo e il suo sorprendente  talento come cantante, ballerino e compositore sono al centro del nuovo documentario di Spike Lee: "Michael Jackson's Journey from Motown to 'Off the Wall", che ha fatto il suo debutto mondiale al Sundance Film Festival.

"Questo film è un atto d'amore verso Michael Joseph Jackson", ha detto Lee, ed è dedicato a figli di Jackson: Prince, Paris e "Biji" (ex Blanket) insieme alla matriarca della famiglia, Katherine Jackson.

A partire dalla prime canzoni dei Jackson5 con la Motown Records - con un carismatico Michael, di nove anni, come voce solista - il film esplora la crescita di Jackson come artista e la natura perfezionista che alimentava la sua etica nel lavoro.

I filmati d'archivio delle esibizioni dei Jacksons in "The Ed Sullivan Show", "American Bandstand" e il loro tour "Destiny" sono intervallati da interviste con i talenti dell'industria musicale di ieri e di oggi. Sammy Davis Jr., Gene Kelly, Berry Gordy, Quincy Jones e Questlove, insieme ai produttori di musica contemporanea Mark Ronson e Darkchild, sono tra le decine di voci nel film.  Anche Marlon e Jackie appaiono sullo schermo, ma non Janet e LaToya.
"Tutti sono stati invitati e abbiamo utilizzato solo coloro che hanno accettato di partecipare", ha detto l'avvocato di lunga data di Jackson, John Branca, ora esecutore del suo patrimonio e uno produttore del film. 
"Alcuni membri della famiglia Jackson non sono grandi fan di John.. o miei, ma va bene. Stiamo cercando di fare il giusto per Michael."

Questo film fa che i telespettatori si perdano nella dolce voce ed energica danza di Jackson  approfondendo il loro apprezzamento dei suoi talenti e gli infiniti sforzi per affinarli.
"Credo profondamente nella perfezione," disse Jackson in un'intervista del 1976.

Cattura l'evoluzione di Jackson da 'star' bambino a poliedrico intrattenitore adulto deciso a superare le barriere di razza e di genere. Anche da adolescente sognava di poter essere in grado di "tradurre la mia musica in diversi paesi:. Giappone, Svezia ... anche in Australia"

"Ha portato la musica nera in un posto dove è diventata musica umana", Pharrell Williams dice nel film: "La mia musica non sarebbe qui se non fosse per la sua musica."

Tuttavia, Lee va oltre la musica: la ballerina Misty Copeland accredita Jackson per aver ispirato il suo amore per la danza. L.A. Laker Kobe Bryant dice che l'approccio di Jackson alla sua arte "ha influenzato tutto per me."

Il compianto Sidney Lumet, che ha diretto Jackson nel film del 1978 "The Wiz", disse: "Michael potrebbe essere il più puro talento che abbia mai visto.”

Il film segue la carriera di Jackson fino al rilascio del suo rivoluzionario album del 1979,
"Off the Wall", che ha aperto la strada a "Thriller", 1982, l'album più venduto nella storia.

Non c'è niente della vita personale di Jackson o di uno qualsiasi dei problemi legali che lo affliggeranno più tardi nella vita. E' semplicemente il ritratto di un uomo e la sua musica.
Traduzione: MJ Gold World Forum

ORIGINAL TEXT
Spike Lee's Michael Jackson Doc a Tribute to His Music

mercoledì 27 gennaio 2016

Michael Jackson dietro alla colonna sonora di Sonic 3?

Uno dei più vecchi misteri di Internet è giunto a una svolta: alcuni compositori della SEGA Corporation hanno confessato un coinvolgimento del King of Pop

Per fortuna non tutte le teorie cospirative riguardano noiosissimi Nuovi Ordini Mondiali o scie chimiche al bario. A volte capita che dalla gigantesca palude di Internet spuntino fuori ipotesi davvero fantasiose, come quella che vede come protagonisti Michael Jackson e Sonic 3.


Ricordate Sonic, il riccio blu creato dalla SEGA Corporation che poteva superare la velocità del suono soltanto correndo? Secondo questa particolare tesi avanzata per la prima volta da un inglese, Ben Mallinson, tra gli autori della colonna sonora del terzo capitolo del gioco per Sega Mega Drive (1994) ci sarebbe anche il Re del Pop. 

Va detto che fino a qualche giorno fa non esisteva alcuna prova certa che potesse confermare le idee di Mallinson. L’inglese, cresciuto a Manchester negli anni Novanta, aveva passato l’intera adolescenza a coltivare due ossessioni: Sonic e Jackson. Quindi è facile che nel labirinto mentale che si crea dopo sessioni intensive delle due cose contemporaneamente, si possa giungere a conclusioni del genere.

Figuratevi poi con l’arrivo di Internet quanto possa propagarsi un dubbio come quello di Mallinson. In effetti, qualche somiglianza fra la soundtrack e la mano di Jackson c’è. Nelle sue lunghe discussioni con gli altri utenti di forum sul mondo Sonic, Mallinson prende come esempio chiave il tema di Carnival Night Zone, quasi una trasposizione in linguaggio 8bit della hit di Jackson del 1992, Jam. Un altro utente, Steven Nipper, si è preso la briga di trovare un nesso più specifico, confrontando le progressioni di accordi fra i titoli di coda del gioco e quelle in Stranger In Moscow, sempre opera della popstar (video qui sopra, caricato dall’Huffington Post UK).

Ma è solo nel 2005 che le “indagini” prendono una piega inaspettata. Un utente anonimo nascosto dietro al nickname “HXC” riesce a strappare qualche confessione a Roger Hector, responsabile incaricato da SEGA Japan di coordinare i lavori sul videogioco sviluppato in super-segreto a San Francisco. Preso alla sprovvista, Hector ammette che, sì, Jackson è stato coinvolto nei lavori della colonna sonora, ma che successivamente le sue tracce sono state scartate da SEGA. Tra i nomi di compositori accreditati sulla soundtrack appaiono infatti solo quelli di Bobby Brooks, Doug Grigsby III, Darryl Ross, Geoff Grace, Cirocco Jones e Brad Buxer — sempre nel 2005, quest’ultimo ha raccontato al magazine francese Black and White di non sapere se poi SEGA si sia sbarazzata o meno del lavoro di Jackson.

Riassumendo: prima MJ non c’entra, poi c’entra ma è stato scartato, infine c’entra ma non si sa se sia stato scartato. È chiaro che qui qualcosa non quadra. E infatti giusto un paio di giorni fa tre di quei compositori hanno vuotato il sacco. Dall’intervista che Buxer, Grigsby e Jones hanno concesso all’Huffington Post emerge non soltanto che il prodotto finito è stato frutto dell’ingegno di Michael Jackson, ma che oltretutto la popstar era a capo del team che compare nei crediti a differenza del suo nome.

L’unico punto non chiaro della faccenda è il motivo di questo anonimato. Alcuni sostengono che sia stata la SEGA a rifiutarsi di associare il proprio nome a Michael Jackson. All’epoca del lancio di Sonic 3, infatti, il cantante si trovava coinvolto nello scandalo più grande della sua carriera, quello delle accuse di molestie sessuali su diversi minori a Los Angeles. «Michael non voleva il proprio nome nei crediti perché rimase deluso dalla scarsa qualità del suono», sostiene invece Buxer, restituendo un po’ di buona luce al cantante. Ci siamo liberati di uno dei più grandi misteri di Internet.

FONTE ORIGINALE

venerdì 15 gennaio 2016

UNA TERRA DA SALVARE, il messaggio di Michael Jackson in EARTH SONG


Tra i brani più belli e iconici della musica green non può certo mancare la bellissima “Earth Song”, pezzo del 1995 portato al successo dallo straordinario Michael Jackson, un artista che nel corso della sua carriera ha più volte scritto in difesa del pianeta e dell’umanità.

Unendo blues, opera e musical gospel, il Re del pop dà vita ad un testo che suona come un grido disperato di un mondo alla deriva. La sua è una denuncia aperta nei confronti dell’uomo e dei suoi errori, di un caos universale che ha compromesso il pianeta, ma soprattutto l’integrità morale dell’intera umanità.

Dai mari inquinati all’aria irrespirabile, Michael Jackson canta di un regno bello e prezioso, la natura, che l’uomo ha ormai polverizzato calpestando ogni cosa. Dagli animali ai suoi stessi simili, l’ambiente è stato sterminato in ogni suo aspetto, anche a causa di guerre spietate e insensate. 

“Earth Song” sottolinea come l’apice di tutto questo sia la crudeltà nei confronti dei bambini, e quindi del nostro futuro. Vittime innocenti dell’avidità e della cattiveria umana, in loro è riposto l’ultimo barlume di speranza per un mondo migliore in cui ogni essere umano possa prendersi cura della propria esistenza e di quella altrui.

A rafforzare il delicato messaggio di “Earth Song” è l’incisivo videoclip della canzone. Una serie di immagini di repertorio mostrano senza filtro realtà dagli effetti devastanti che ogni giorno logorano il nostro pianeta. Dalle guerre alla deforestazione, dall’inquinamento delle fabbriche all’uccisione degli animali a scopi di lucro, passando per il dramma della carestia e della povertà senza distinzioni di razza.

Michael Jackson si aggira in uno spazio deserto e in fiamme, ma col proseguire del pezzo ogni scenario mostrato viene investito da un vento violento e rigeneratore, un soffio di speranza per un avvenire diverso in cui la necessità è quella di riconoscere i propri errori e ripartire da zero.

“Cosa abbiamo fatto al mondo? Guarda cosa abbiamo fatto […] Adesso non so dove siamo, nonostante sappia che abbiamo deviato troppo”. Prendere consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni è il primo passo per raddrizzare un mondo fuori controllo, in cui l’umanità ha perso il rispetto non soltanto per la natura e per le sue creature, ma innanzitutto per se stessa.

Profonda e struggente, dolorosa e ancora molto attuale, “Earth Song” nasce dall’estrema sensibilità di un artista unico nel suo genere. Con la sua musica immortale, Michael Jackson ha cercato di dar voce e speranza ad un mondo in ginocchio, di svegliare le coscienze e realizzare finalmente quel sogno di pace e di armonia da cui ancora oggi siamo troppo lontani.

La canzone della Terra è un canto amaro e disperato, tocca a noi lottare per invertire la rotta.

Di seguito il testo completo e la traduzione di “Earth Song“. 

Earth Song / Canzone della Terra 
What about sunrise / Che dire dell’alba
What about rain / Che dire della pioggia
What about all the things / Che dire di tutte le cose
That you said we were to gain / Che dicevi che avremmo conquistato
What about killing fields / Che dire dei campi di sterminio
Is there a time / C’è un tempo
What about all the things / Che dire di tutte le cose
That you said were yours and mine / Che dicevi fossero tue e mie
Did you ever stop to notice / Ti sei mai fermato a notare
All the blood we’ve shed before / Tutto il sangue che abbiamo versato
Did you ever stop to notice / Ti sei mai fermato a notare
This crying Earth, these weeping shores? / Questa Terra che piange, queste coste in lacrime

What have we done to the world? / Che cosa abbiamo fatto al mondo?
Look what we’ve done / Guarda cosa abbiamo fatto
What about all the peace / Che dire di tutta la pace
That you pledge your only son / Che hai promesso al tuo unico figlio
What about flowering fields /Che dire dei campi di fiori
Is there a time / C’è un tempo
What about all the dreams / Che dire di tutti i sogni
That you said were yours and mine / Che dicevi fossero tuoi e miei
Did you ever stop to notice / Ti sei mai fermato a notare
All the children dead from war / Tutti I bambini morti per la guerra
Did you ever stop to notice / Ti sei mai fermato a notare
This crying Earth, these weeping shores? / Questa Terra che piange, queste coste in lacrime 

I used to dream / Ero solito sognare
I used to glance beyond the stars / Ero solito guardare al di là delle stelle
Now I don’t know where we are / Adesso non so dove siamo
Although I know we’re drifted far / Nonostante sappia che abbiamo deviato troppo 

Hey, what about yersterday / Hey, che dire di ieri
(What about us) / (Che dire di noi)
What about the seas / Che dire dei mari
(What about us) / (Che dire di noi)
The heavens are falling down / I cieli stanno crollando
(What about us) / (Che dire di noi)
I can’t even breathe / Non riesco nemmeno a respirare
(What about us) / (Che dire di noi)
What about the bleeding Earth / Che dire della Terra sanguinante
(What about us) / (Che dire di noi)
Can’t we feel its wounds / Non riusciamo a sentire le sue ferite
(What about us) / (Che dire di noi)
What about nature’s worth / Che dire del valore della natura
It’s our planet womb / È il ventre del nostro pianeta
(What about us) / (Che dire di noi)
What about animals / Che dire degli animali
(What about it) / (Che dire di questo)
We’ve turned kingdoms to dust / Abbiamo polverizzato regni
(What about us) / (Che dire di noi)
What about elephants / Che dire degli elefanti
(What about us) / (Che dire di noi)
Have we lost their trust / Abbiamo perso la loro fiducia
(What about us) / (Che dire di noi)
What about crying whales / Che dire delle balene piangenti
(What about us) / (Che dire di noi)
We’re ravaging the seas / Stiamo devastando i mari
(What about us) / (Che dire di noi)
What aout forest trails / Che dire dei sentieri nelle foreste
Burnt despite our pleas / Bruciati nonostante le nostre suppliche
(What about us) / (Che dire di noi)
What about the holy land / Che dire della terra santa
(What about it) / (Che dire di questo)
Torn apart by creed / Divisa dalle religioni
(What about us) / (Che dire di noi)
What about the common man / Che dire dell’uomo comune
(What about us) / (Che dire di noi)
Can’t we set him free / Non possiamo liberarlo
(What about us) / (Che dire di noi)
What about children dying / Che dire dei bambini che muoiono
(What about us) / (Che dire di noi)
Can’t you hear them cry / Non li senti piangere
(What about us) / (Che dire di noi)
Where did we go wrong / Dove abbiamo sbagliato
Someone tell me why / Qualcuno mi dica perchè
(What about us) / (Che dire di noi)
What about babies / Che dire dei bimbi
(What about it) / (Che dire di questo)
What about the days / Che dire dei giorni
(What about us) / (Che dire di noi)
What about all their joy /Che dire di tutta la loro gioia
(What about us) / (Che dire di noi)
What about the man / Che dire dell’uomo
(What about us) / (Che dire di noi)
What about the crying man / Che dire dell’uomo in lacrime
(What about us) / (Che dire di noi)
What about Abraham / Che dire di Abramo
(What about us) / (Che dire di noi)
What about death again /Che dire della morte ancora
Do we give a damn / Ce ne freghiamo 


martedì 12 gennaio 2016

Tratto dal libro " The Michael Jackson Scrapbook "

Weldon McDougal - 1984
... The Jacksons fecero una bella esibizione per Berry. Li condusse in studio per registrare un album. Berry ha co-prodotto " I Want You Back ", quindi sapevo che erano sulla strada giusta. Se Berry co- produceva un album, lo seguiva ..

E per quanto riguarda la storia di Diana Ross che ha scoperto i Jackson, mi ricordo di un incontro di lavoro in cui abbiamo parlato di quello che potevamo fare per pubblicizzare i Jackson 5.
Berry aveva una riunione del personale e venne fuori l'idea che sarebbero diventati i protetti di Diana Ross. Hanno potuto [con questa premessa ndr] partecipare a programmi nazionali come 'The Hollywood Palace' e 'The Ed Sullivan Show'.
Se andavi da Ed Sullivan, iniziavi a vendere dischi. Non so neppure se Diana Ross li ha mai visti in un talent show, ma so che abbiamo avuto molti incontri per promuovere i Jackson 5 più di quello che eravamo abituati a fare con altri eventi.
Diana Ross li ha aiutati enormemente grazie alla sua fama. Hanno pubblicato " I Want You Back ", in tre mesi, nel 1969 .

Dal mio punto di vista, Michael è sempre stato in prima linea. Al resto dei fratelli piaceva così.
Non volevano essere davanti. Michael è sempre stato il leader sul palco.
Ma quando cantava Jermaine, Michael faceva un passo indietro. Sapeva come scomparire e dare ai fratelli il suo spazio. Non che lui monopolizzasse lo show. Alla gente piaceva la sua personalità e il modo di esibirsi, perché lo faceva senza mostrare il suo ego.
Michael è sempre stato il più energico ed emozionante. Faceva molte cose...le giravolte, il modo in cui cantava le canzoni ... Quando la canzone finiva, era già pronto per cantare la prossima. Retrocedeva di un passo, si inchinava ed era pronto. Nemmeno aspettavano gli applausi, andavano direttamente al brano successivo .

Fonte: Pagina Sociale La-Comunidad-De-Michael-Jackson
Traduzione: MJGW FORUM

M. Jackson: Il documentario di Spike Lee dal 26 Febbraio in Dvd


Il 26 febbraio 2016, durante il Black History Month, l'Estate di Michael Jackson e Sony Legacy Recordings pubblicheranno l'edizione esclusiva in CD/DVD e CD/Blu Ray della rivoluzionaria opera del 1979 Off The Wall . Includerà la versione originale dell'album e il nuovo documentario  Michael Jackson’s Journey from Motown to Off the Wall, diretto da Spike Lee. Il documentario verrà presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 24 gennaio 2016, e la prima mondiale televisiva sarà in onda su SHOWTIME il 5 febbraio alle 21.00 ET/PT, on demand e in rete. Dopo la prima su SHOWTIME, sarà in onda in vari territori in tutto il mondo.

L'ALBUM – L'importanza di Off the Wall è fondamentale. Registrato da Michael Jackson a soli 20 anni, l'album annunciò la sua incredibile svolta come artista solista. Fu un record di vendite senza precedenti per un artista afroamericano, inaugurando una nuova era di crossover tra R&B e pop che portò a airplay radiofonico, classifiche, marketing e trend di vendita mai visti prima nella musica pop moderna. E' il disco che ha "inventato pop moderno come lo conosciamo", ha scritto Rolling Stone. Per altri artisti neri dell'epoca Michael fu di ispirazione.

Per l'America black, Off The Wall fu un passo decisivo sia per quanto riguarda la musica che intrattenimento in assoluto. Il successo dell'album a livello nazionale e internazionale fu motivo di grande orgoglio presso una cultura che alla fine degli anni '70 era ancora in lotta per il tipo di accettazione sociale che l'album di Michael aveva ricevuto. Grazie all'influenza indelebile di Off, artisti del 21° secolo come Beyoncé, Pharrell, Kendrick Lamar e The Weeknd hanno avuto un punto di riferimento nelle rispettive carriere da vere e proprie superstar.

Scritto da Michael Jackson, il primo singolo tratto da  Off The Wall, “Don’t Stop ‘Til You Get Enough”, fu il  primo Grammy di Michael e il primo singolo come solista a raggiungere il primo posto negli USA e a livello internazionale. Coi singoli “Rock With You”, “Off the Wall” e “She’s Out of My Life” Jackson fu iI primo artista solista nella storia ad avere quattro singoli dello stesso album nelle prime dieci posizioni della classifica  Billboard Hot 100. L'album fu un enorme successo commerciale; solo fino al 2014 è stato certificato otto volte disco di platino negli Stati Uniti e ha venduto più di 30 milioni di copie in tutto il mondo, il che lo rende uno degli album più venduti di tutti i tempi.

I brani:  “Don’t Stop ‘Til You Get Enough”; “Rock With You”, “Workin’ Day and Night”; “Get on the Floor”; “Off the Wall”; “Girlfriend”; “She’s Out of My Life”;  “I Can’t Help It”; “ It’s the Falling in Love”; “Burn This Disco Out”.

IL DOCUMENTARIO – Prodotto da Spike Lee, John Branca e John McClain.  Con Michael Jackson’s Journey from Motown to Off the Wall, mette insieme un patrimonio di materiale, tra cui pezzi dell'archivio personale di Michael, interviste con i familiari e talenti contemporanei, e le parole e l'immagine dell'artista per creare questa intensa cronaca  dai primi passi dell'ascesa della stella alla fama mondiale attraverso l'uscita di questo album. Uno sguardo a un capitolo della sua carriera che raramente viene esaminato, Michael Jackson’s Journey from Motown to Off the Wall permette al pubblico di ripercorrere con Michael il percorso, dal suo inizio alla Motown, la svolta con la CBS Records, e il legame col leggendario produttore Quincy Jones. Ne emerge un ritratto illuminato di un ragazzo serio, appassionato e devoto al lavoro destinato a diventare il "Re del Pop".

Lista parziale delle interviste:  Lee Daniels; The Weeknd; Pharrell Williams; Misty Copeland, Kobe Bryant; Mark Ronson;  John Legend;  Questlove;  Katherine Jackson; Joe Jackson, Marlon Jackson, Jackie Jackie  L.A. Reid e altri.

FONTE - TRAILER SHOWTIME

AGGIORNAMENTO
Michael Jackson's Off The Wall Release & New Spike Lee Documentary


giovedì 7 gennaio 2016

Michael Jackson's Estate e il documentario “Off The Wall” di Spike Lee


Di seguito la dichiarazione del Michael Jackson's Estate per quanto riguarda il rilascio quest'anno del documentario 'Off The Wall' :
" Sappiamo da mesi che state aspettando pazientemente notizie ufficiali circa il nuovo documentario su Michael Jackson diretto da Spike Lee.

L'annuncio che state aspettando è in arrivo oggi, ma voi siete i primi a saperlo! Siamo felici di condividere con voi che il 26 febbraio, la Tenuta di Michael Jackson e Sony Legacy Recordings pubblicherà uno speciale CD / DVD e l'edizione / Blu-ray CD di 'Off The Wall'. Il pacchetto comprenderà l'album rivoluzionario di Michael nella sua forma originaria e il nuovo documentario “Michael Jackson’s Journey from Motown to Off the Wall”, diretto da Spike Lee. Inoltre, il documentario farà il suo debutto mondiale al Sundance Film Festival il 24 gennaio 2016, e la sua prima TV mondiale su ' SHOWTIME venerdì 5 febbraio alle 09:00 ET / PT on-air, on demand e su internet. Dopo la sua anteprima su SHOWTIME, verrà trasmesso in altri territori in tutto il mondo la cui messa in onda saranno annunciate dall'emittente locale in ogni mercato.

Per tutti voi che speravano in una trasmissione televisiva del documentario e per quelli di voi  che estasiati aspettavate di far conoscere 'Off The Wall' a una nuova generazione di fan, la Tenuta vi ha dato ascolto.

Vorremmo nuovamente reiterare che l'album incluso nel pacchetto è una riedizione di quello originale - non c'è musica o remix addizionale nel CD o alcun “bonus” con il documentario. Siamo sicuri alcuni saranno delusi dal fatto che non ci sia materiale extra, ma come tutti sanno, questo album è stato fatto all'inizio della carriera di Michael. Non ha scritto o registrato il numero di canzoni per questo album come ha fatto nei successivi lavori e non ci sono riprese usando le sue stesse troupe televisive nella realizzazione dei suoi cortometraggi o altri eventi.
Senza una grande quantità di materiale negli archivi, l'Estate e Sony hanno deciso di adottare un approccio diverso con questa release – fare cose semplici e permettere a tutti di celebrare l'album che ha iniziato tutto con un divertente, appositamente progettato, pacchetto da collezione che contiene sia l'album come originariamente pubblicato insieme a questo documentario speciale e dà ai fan la possibilità di essere creativi con il concetto originale di Michael per la copertina dell'album.”
MJOnline
The Official Online Team of The Michael Jackson Estate™



martedì 5 gennaio 2016

Intervista MJ: TEEN STAR MAGAZINE 1972


D: Michael, i tuoi fan vogliono sapere le tue idee su un primo appuntamento!
MJ: Nel primo appuntamento, mi piace portare la ragazza a casa mia per un barbecue e una nuotata, soprattutto in una calda serata estiva! So che alcune ragazze se arrabbiano se non le porti in qualche posto elegante e spendi per loro un sacco di soldi, ma io non sono interessato a questo genere di ragazze. Voglio qualcuno con cui posso stare tranquillamente seduto a parlare o a condividere un momento divertente. Non sto dicendo che non usciremmo mai. Amo andare al cinema, ai concerti e ai ristoranti, ma penso che sia importante conoscersi un po' al primo appuntamento, e non è possibile se si va a guardare qualcos'altro tutta la notte.

D: Sei un gentleman?
MJ: Non ci ho mai fatto caso. Aprire le porte per le ragazze è una cosa che faccio automaticamente senza pensare, come grattarmi la testa quando mi prude! Quando ti hanno insegnato per tutta la vita a comportarti in modo gentile con le ragazze, non si può dimenticare! E' una seconda natura per te, come respirare o battere i piedi al suono della musica!

D: Che ne pensi del bacio al primo appuntamento?
MJ: Va bene! Penso che se chiedi a una ragazza di uscire, sei pazzo se non vuoi baciarla. E, se lei ha accettato e gli piaci probabilmente vuole essere baciata anche lei. Quindi, non riesco a pensare a una ragione per cui non si dovrebbe fare! Però penso che mi piacerebbe aspettare fino alla fine della serata di prima di baciarla. Credo che la maggior parte delle ragazze ha paura se fai le cose troppo in fretta e le baci subito. Ma se potessi dire alla ragazza che non vedo l'ora di baciarla non vorrei pasticciare a perdere tempo. Mi piacerebbe prenderla tra le mie braccia, piegare il suo volto all'indietro, chinarmi lentamente verso di lei e, guardandola negli occhi, parlarle dolcemente.
Poi, mi piacerebbe premere le mie labbra contro la sue, prima dolcemente, poi sempre più forte fino a perderci in un bacio dell'anima pieno di vero amore.

D: Le tue sensazioni riguardo l'onestà tra un ragazzo e una ragazza?
MJ: Credo sia importante essere onesti quando fai le cose sul serio con una ragazza, e non vuoi che frequenti altri ragazzi. Bisogna essere leali e fedeli l'uno all'altro, o il vostro amore non durerà!
Ma, quando stai uscendo con un sacco di ragazze, e le ragazze frequentano altri ragazzi, l'onestà non è così importante.
Non fraintendetemi, però! Non credo che mentire a qualcuno è sempre la cosa migliore o intelligente da fare! Ma, fino a quando non è stata fatta alcuna promessa a vicenda, si ha il diritto di tenere alcune cose per se stessi! Per esempio, se entrambi frequentiamo altre persone, e poi lei ti chiede dov'eri quando ti ha telefonato a casa e non ha ottenuto risposta, non credo siano affari suoi sapere se eri fuori con una ragazza diversa! Così come credo di non avere io il diritto di ficcare il naso nella sua vita!

D: Cosa faresti se ti sei innamorato di una ragazza che frequenta regolarmente qualcun altro?
MJ: Beh, se avessi saputo fin dall'inizio che frequentava un altro ragazzo, probabilmente non sarei uscito con lei, non importa quanto lo desiderassi. Ma, se non sapevo niente e lo scoprissi solo dopo essermi innamorato di lei, penso che diventerei pazzo! ….

D: Michael, che cosa ammiri negli altri?
MJ: Ammiro le persone che si sono veramente dedicate alla loro musica e a intrattenere le persone! Ecco perché ammiro Sammy Davis Jr, e spero di diventare come lui quando sarò grande! E' un super professionista, che emette un incantesimo sul suo pubblico come una specie di mago. Canta e balla con il cuore per dare al suo pubblico un brivido che non dimenticheranno mai. Ci vogliono molti anni per arrivare a fare questo, ed è questo il mio obiettivo.

D: Qual è l'unica cosa che non ti piace in una persona?
MJ: Credo che sia la presunzione, la gente snob mi disturba! Alcune persone sono molto egoiste, e pensano di essere megliori di chiunque altro! Stanno sempre a parlare di se stessi, e non ascoltano quando stai cercando di dire loro qualcosa su di te. Continuano a guardarsi intorno per vedere se qualcuno sta osservando loro, invece di guardare direttamente te, ad ascoltare quello che stai dicendo. E' come parlare a un muro di pietra. Quando incontro un pulcino (ragazza) così, la lascio perdere subito.

D: Ecco una domanda difficile - se potessi, cosa cambieresti della tua personalità?
MJ: Beh, mia mamma dice che sono un temporeggiatore, il che significa che rimando sempre le cose che non voglio fare. So che è meglio fare le cose subito, non appena possibile, come pulire la tua camera, o fare le faccende, ma a volte ho difficoltà a mantenermi al passo e tenere tutto in ordine...

ORIGINAL TEXT
TEEN STAR MAGAZINE INTERVIEW 1972

(11° Parte) MJ: Aneddoti-Fatti Divertenti-Curiosità...

"CIN CIN MICHAEL"
Quando il Bad Tour fece tappa in Giappone nel settembre del 1987, Michael fu invitato a cena a casa del famoso compositore Isao Tomita dove gli venne offerta una tazza di Sake.

L'interprete aveva detto a Michael, prima del pasto, che la tradizione giapponese afferma che si dovrebbe continuare a mangiare e bere fino a quando non rimane più nulla nel piatto o nel bicchiere. A Michael fu anche detto che il sake era fatto al 100% di riso ed era molto puro,così ne volle provare qualche goccia.
La coppa era piccola così ben presto la svuotò e il compositore gliene versò un altro po'. Michael, non volendo ignorare la tradizione e per non offendere il padrone di casa, bevve anche questo secondo bicchiere....e il compositore glielo riempì di nuovo ...questo continuò ancora e ancora e ancora fino a quando Michael si rese conto che non poteva più bere .
Così escogitò un piano: prendeva la tazzina e, da sotto il tavolo, la passava al suo interprete che la beveva e poi gliela ripassava per rimetterla nella posizione originale. Quella sera l'interprete ha dovuto bere ancora , ancora e ancora per il suo capo!!
FONTE: UK LOVES MJ
traduzione: Emanuela Arezzi

Uri Geller
L'agglomerazione all'interno del grande negozio di dischi in Oxford Street era spaventoso. Volevo tornare indietro, ma le guardie del corpo che erano dietro di me avevano creato un cordone di sicurezza. Siamo dovuti andare avanti attraverso la folla che gridava e cantava "Michael Michael Michael". Le persone ridevano e piangevano allo stesso tempo.
Un giovane dava spintoni in mezzo alla folla, aveva un telefono cellulare incollato all'orecchio. Gridava: "Mamma, tu non ci crederai, Michael Jackson si trova proprio di fronte a me, come vorrei che lo vedessi anche tu”.
Michael gli si avvicinò gentilmente, gli prese il telefono e sussurrò: "Ciao, chi è? Sì, davvero, sono proprio io". Smisero di cantare, mentre tutto il negozio si sforzava per sentire la conversione che stava avendo Michael.
L'ho sentito dire " Io ti amo di più", poi ha ridato il telefono al ragazzo ed è ricominciato il frastuono...
pubblicato in "This is London"

Wayne Gallery - guardia del corpo
Ho lavorato per Michael nel 2002-2003 e una delle ragioni per cui sono stato assunto era perché ero bravo con i bambini, essendo padre anch'io.
Michael amava i suoi figli più di ogni altra cosa e voleva che avessero una vita normale entro i limiti possibili viste le circostanze uniche che la famiglia affrontava.
Un'occasione che non dimenticherò mai è stato il giorno di Halloween del 2003, quando mi chiese se potevamo andare a fare " dolcetto o scherzetto " insieme ai bambini . Eravamo a Las Vegas in quel momento e decise di andare a bussare alle porte per chiedere caramelle nella parte nord, una delle zone più pericolose della città.
Tutti sanno che non si dovrebbe essere in quella zona dopo il tramonto senza sicurezza, e anche durante il giorno è ancora pericoloso, a volte.
Ma Michael aveva deciso così e ci andammo. I suoi figli erano vestiti da Spiderman e da Principessa, e Michael scelse di vestirsi come Michael Jackson, indossando camicia e pantaloni neri.
Non avrei mai detto che avrebbe potuto farla franca, ma lo ha fatto. Le persone che gli davano i dolcetti ammiravano il suo straordinario “costume di Michael Jackson " . Lui e i suoi figli hanno riso tanto e si sono divertiti tantissimo.
Fonte: Una Vida por AMOR. (Extractos del libro A Life For LOVE.
@Brigitte Bloemen. Marina Dobler. Miriam Lohr) – Foros Michael Jackson's HideOut

AGGIORNAMENTO - MJGW FORUM

UPDATE - Michael scrive.. - Michael writes