mercoledì 9 dicembre 2015

La Verità sul processo Jackson: QUELLO CHE I MEDIA NON HANNO MAI DETTO


Il mistero della morte di Michael Jackson: a caccia della verità

luglio 11, 2012
La morte di Michael Jackson e il processo: ecco cosa ne pensa una nostra lettrice che ha deciso di andare a caccia della verità.

LA VERITA’ SUL PROCESSO JACKSON: QUELLO CHE I MEDIA NON HANNO MAI DETTO
Oggi daremo la parola a una nostra lettrice che ha deciso di scrivere un articolo sulla morte di Michael Jackson e sul processo che c’è stato in seguito. Come sempre diamo spazio a chiunque voglia dire la sua nel nostro blog, senza nessun tipo di censura. Vi lasciamo alla lettura di questo interessantissimo articolo scritto dalla nostra amica Laura.



Michael Jackson fu accusato prima dai Chandler, nel 1993, e poi dagli Arvizo, nel 2005, di molestie e per questo fu processato. 
Ma in pochi sanno la verità riguardo a tali accuse e a ciò che successe veramente durante il processo Jackson nel 2005, poichè i media in quell’occasione manipolarono e strumentalizzarono le notizie a tal punto che neanche la piena assoluzione del cantante, in quanto i fatti non sussistevano, convinse tutti riguardo la sua innocenza.

Ancora oggi si hanno dei dubbi sull'innocenza della star, mentre nessun dubbio si muove verso gli accusatori. Con questo articolo, perciò, si vuole fare luce sulla vera personalità di questi ultimi, riferendo in maniera sintetica ma esauriente le trascrizioni del suddetto procedimento penale, tratte dall'unico libro che le riporta, “Michael Jackson – Il complotto” della reporter investigativa A.Jones.

A seguito delle accuse degli Arvizo, ebbe luogo il procedimento penale con i seguenti capi d’accusa: associazione a delinquere finalizzata a sequestro di minore; atto osceno su minore; istigazione di minore a commettere atti osceni sull’imputato; somministrazione di alcolici per commettere atti osceni su minore.

Durante il processo si parlò anche del caso Chandler del 1993, ma con testimonianze e documenti la difesa dimostrò il tentativo d’estorsione ai danni dell’artista, in quell'occasione.
Anche in quell'occasione i media non si smentirono e presentarono all’opinione pubblica informazioni distorte, tralasciando elementi che palesavano la natura estorsiva di quel primo procedimento, non PENALE ma CIVILE, formalizzato dal padre di Jordan, Evan Chandler, un dentista di Beverly Hills radiato dall'albo, esclusivamente per chiedere a Michael Jackson un risarcimento danni in denaro.
Fu riportato che Michael Jackson era stato disposto a pagare una cifra esorbitante per far ritirare la accuse, invece al processo fu dimostrato che Michael Jackson si era opposto alla transizione, portata a termine dalla sua compagnia di assicurazione su richiesta dei suoi manager, preoccupati per le enormi perdite finanziarie che un processo in quel momento avrebbe potuto determinare,con un tour in atto.
L'’artista volle che fosse trascritta la sua totale estraneità ai fatti come possiamo vedere nel documento che l’'avvocato Mesereau depositò in tribunale.
La cifra versata alla famiglia Chandler era comunque inferiore alle eventuali perdite. 

Di rilevante importanza risulta anche la registrazione telefonica fra Evan Chandler ed il patrigno di Jordan, David Schwartz. Il primo dice che non gli interessano le ripercussioni su suo figlio sono irrilevanti ma soltanto che Michael Jackson gli finanzi il progetto cinematografico al quale stava lavorando altrimenti lo avrebbe distrutto professionalmente.

Interessante è l'’intervista a Mary A. Fischer, una giornalista che nel 2003 svolse alcune indagini per la rivista GQ sulle accuse di molestie a carico di Michael Jackson nel 1993, scoprendo con documenti la sua innocenza. Venne intervistata anche da Greta Van Susteren, di Fox news, in merito alle accuse degli Arvizo evidenziando dei collegamenti fra i due casi: si trattava ancora una volta di estorsione..

Tra l'’altro c’è da sottolineare il comportamento alquanto violento di Evan Chandler che ha tentato di uccidere Jordan, qualche anno fa, con un bilanciere da palestra e una mazza.


Testimoni dell’accusa

L’avvocato di cui si parla nel video è Larry Feldman, di cui parleremo in seguito. Riguardo ai Chandler, al posto di Jordan, il ragazzino che sarebbe stato molestato, intervenne come testimone la madre, June, dato che lui si rese irreperibile. La donna dichiarò di non parlare con suo figlio da più di undici anni e diede conferma del fatto che la sua famiglia si era rivolta a Feldman per la causa civile contro la pop star.
Non era stata lei ad intentare la causa che venne mossa contro MJ proprio quando il marito aveva milioni di dollari di debiti.
La donna durante il processo voleva apparire sicura di sé ,ma quando le domande della difesa si fecero più particolareggiate, perse il suo stato di sicurezza, apparendo agli occhi della giuria come una profittatrice.
Sembrava che avesse una memoria “selettiva”: si ricordava dei regali e dei viaggi pagati dal cantante, ma non del fatto che MJ fece causa ai Chandler per estorsione.
Mesereau affermò che i Chandler conobbero varie star e figure potenti di tutto il mondo grazie a MJ.” La Chandler diede l’impressione che la sua famiglia, avendo assaggiato la bella vita, non aveva voglia di rinunciarvi” (A.Jones.).
Mesereau: ” Lei non disse al procuratore distrettuale di Los Angeles che il suo ex – marito Evan, il padre di Jordie, le aveva detto che il rapporto con Michael per Jordie era una fantastica occasione di non doversi preoccupare per il resto della sua vita?” – Sì- ammise la donna.

L’avvocato Feldman è il punto in comune tra i due casi, quello del 1993 e quello del 2005. In aula disse che non si ricordava esattamente la data dell’accordo economico del 1993. In riferimento al caso Arvizo, disse che era stato contattato da un altro avvocato, un certo Dickerman, che gli voleva far conoscere un’altra famiglia: gli Arvizo, appunto. Questa voleva muovere causa contro il giornalista Martin Bashir e la compagnia inglese per cui lavorava perchè avevano filmato Gavin, (che poi divenne l’accusatore di MJ) senza autorizzazione.

Feldman testimoniò che, ascoltati gli Arvizo, prese la decisione di farli parlare con uno psicologo , il Dott. Katz, per avere un parere. Dopo varie conversazioni con il dottore, decise di chiamare il Dipartimento di Assistenza Sociale della contea, avvertendoli che avrebbero potuto trovarsi tra la mani un caso di spicco. In pratica gli Arvizo si rivolsero a Feldman per far causa a Bashir e poi denunciarono MJ, dopo aver parlato con l’avvocato e lo psicologo.
Il dipartimento gli comunicò di rivolgersi direttamente alla polizia, e così Feldman chiamò il procuratore distrettuale Sneddon, quello che aveva già indagato Jackson nel 1993; ammise di aver fatto “qualche lavoro” per gli Arvizo. 
Nel 2004 quando MJ fu arrestato, gli Arvizo vollero intentare causa anche contro il Dipartimento perchè fece il loro nome con la stampa. Mesereau nel controinterrogatorio chiese a Feldman di confermare che in sede di processo civile, nel caso Chandler, ci fu una controdenucia di MJ per estorsione, ma lui non si ricordava.
Mesereau l’accusò di aver fatto accordi con Dickerman con l’intento di ottenere entrambe, dal caso Arvizo, un ritorno economico di rilievo. Feldman non lo ammise, ma dichiarò che Dickerman voleva del denaro. 
Mesereau quindi presentò fax e lettere che i due uffici legali si erano scambiati con quell’intento. Allora Feldman fu costretto ad ammettere di essersi messo d’accordo per pagare Bill Dickerman se avesse accettato il caso mentre, secondo gli accordi, lui sarebbe stato l’avvocato principale.
Mesereau riuscì a dimostrare che la famiglia Arvizo, insieme a Dickerman e Feldman, avrebbe guadagnato moltissimi soldi dal processo Jackson qualora quest’ultimo fosse stato riconosciuto colpevole per molestie sessuali. In caso di una condanna per reato grave di molestie, gli Arvizo avrebbero potuto usare qualsiasi elemento del processo penale in una causa civile parallela per ottenere milioni di dollari di danni.

Inoltre dai documenti presentati in aula emerse che nel 1993 il nuovo marito di June Chandler, la madre di Jordie, aveva deciso di intentare una causa civile personale contro MJ per cercare di ottenere un risarcimento danni.

Nel processo scaturì che Felmand rappresentava anche i genitori di Janet Arvizo (madre di Gavin) per impedire alla difesa di controllare se Janet avesse depositato soldi sul conto dei suoi genitori. Mesereau a tal proposito presentò dei documenti e Feldman fu costretto ad ammettere che aveva cercato di intralciare l’avvocato difensore per controllare Janet.
Aveva parlato al telefono varie volte col procuratore Sneddon e gli fu chiesto se avesse parlato anche con il famoso presentatore Larry King in presenza di Janet Arvizo, ma negò.
Larry King, durante la sua testimonianza, invece, sostenne il contrario. Il presentatore disse che inizialmente Fedlman parlava della signora Arvizo come “una pazza in cerca di soldi” e disse che l’avvocato voleva essere ospite del suo show durante il processo Jackson. 
Concordarono una data, ma non si sentirono più. In seguito l’avvocato disse che quel giorno ebbe un contrattempo e poco dopo il presentatore scoprì che Feldman aveva deciso di rappresentare Janet Arvizo.
Nonostante Feldman dichiarò il falso sotto giuramento, relativamente al fatto di non aver parlato con Janet , il giudice non ritenne incriminante la sua testimonianza: ciò avrebbe potuto distruggere la teoria del procuratore distrettuale circa il non coinvolgimento del sospettabile avvocato.
Alla giuria non fu permesso di ascoltare interamente la testimonianza di King: “Ai media il fatto che Larry King avesse delle informazioni legittime, ma gli fosse impedito di testimoniare, non sembrava tanto importante.
Se il giudice stava agendo in favore dell’accusa nessuna tv ne parlò.” (A.Jones)

Le accuse cominciarono a prendere forma quando la famiglia Arvizo non riuscì a ottenere soldi per il documentario di Bashir o per il video di confutazione realizzato per elogiare Jackson”. Secondo gli accusatori , Michael Jackson iniziò a “molestare” Gavin Arvizo immediatamente dopo il documentario di Bashir e non durante il soggiorno di quest’ultimo a Neverland.

La prima rappresentante della famiglia Arvizo che fu chiamata a testimoniare fu Davellin, sorella di Gavin. Dichiarò che lei e i suoi fratelli facevano parte di un laboratorio teatrale ideato da Jamie Masada, per ragazzini di zone emarginate. Disse che a Gavin fu diagnosticato un cancro misterioso e letale all’età di dieci anni; così consegnò a Masada una lista di ultimi desideri, tra cui quello di incontrare Michael Jackson.
Gli Arvizo divennero amici sia dell’attore Chris Trucker che di Michael Jackson, i quali aiutarono Gavin durante i suoi attacchi di nausea e stati d’incoscienza causati della chemioterapia. 
Molte celebrità gli facevano visita a casa dei nonni dove si era stabilito, promuovendo raccolte fondi per acquistare macchinari per la sua malattia.
Michael chiamava Gavin regolarmente, sia quando era in ospedale sia quando era a casa dei nonni, per dargli una speranza e gli suggerì di visualizzare sè stesso mentre usava la cellule sane per mangiare quelle cancerose “come se fosse Packman” e lo invitò ad andare a Neverland.
Un giorno Michael mise una limousine a loro disposizione per accompagnare gli Arvizo al ranch; ad ognuno fu assegnata una casa degli ospiti e a Janet quella utilizzata da Liz Taylor quando si recava lì. 
Durante la prima cena a casa di Michael, Gavin chiese se poteva dormire in camera di Michael e i genitori acconsentirono.
In quell’anno i coniugi Arvizo si separarono e da quel momento Michael aiutò Janet e i suoi figli ancora di più. Ma la testimone dichiarò che nel febbraio e marzo 2004 lei e la sua famiglia furono portati a Miami da Michael e dichiarò che lei e i suoi familiari si sentirono come prigionieri nella camera dell’hotel.
Durante il viaggio di ritorno sostenne che vide Michael e Gavin passarsi una lattina di Diet Coke e fece intendere che, secondo il suo parere, avrebbe potuto contenere anche del vino. Inoltre disse che iniziò a bere alcolici dopo questo viaggio e che era stato MJ a farle venire quel vizio.
Dichiarò che Michael faceva a Gavin dei regali costosi e , una volta giunti a Neverland, si sentirono controllati dai soci del cantante e che erano spaventati dalla situazione.

Successivamente la difesa presentò in aula un video-intervista della famiglia Arvizo con Brad Miller, investigatore privato, risalente al 16 febbraio 2003. In questa intervista gli Arvizo elogiavano Michael dicendo che era stato come un padre per loro e che li aveva presi a cuore. “Dal nastro si capiva chiaramente che la famiglia Arvizo , Janet e i suoi figli,avevano partecipato all’intervista volontariamente. Avevano dato il loro assenso per la registrazione e parlavano in modo allegro e ottimistico” (A.Jones) .
Janet fece un resoconto del male che il cancro aveva procurato al figlio, elencando tutti gli organi che aveva perso in seguito alla malattia.
Dichiarò che l’ex marito era stato accusato di maltrattamento di minori e minacce terroristiche e che picchiava Gavin anche durante le cure per il cancro. Parlò di Michael come una persona “gentile, pacata ed affettuosa”.
Disse che la relazione tra Michael e i suoi figli era semplice e che la star era come un padre per i suoi figli. Dichiarò che il cantante le disse: ”Forse non siete importanti per molti, ma siete importanti per me”.
Gavin raccontò che l’artista gli era stato sempre vicino, che poteva chiamarlo in qualsiasi momento, e che lo faceva sorridere sempre. Lo chiamava anche quando era in giro per il mondo: non voleva che lui si abbattesse per la malattia.

Dichiararono sotto giuramento, la sera stessa della registrazione, di aver detto il vero sotto giuramento, poi però, in tribunale se ne” dimenticarono”.
Star Arvizo, fratello di Gavin, fu il secondo membro della famiglia a testimoniare. Durante l’interrogatorio si parlò di un presunto caso di molestie di cui fu vittima la madre, Janet, nel parcheggio della J.C.Corporation, nel 1998. 
Da tener presente il fatto che verso questa società gli Arvizo avevano intentato una causa civile per risarcimento. Star ammise di aver mentito sotto giuramento, quando dichiarò di aver visto la madre subire delle molestie da parte delle guardie della J.C.Corporation.
Tutto scaturì, in realtà, da una scorrettezza commessa da Gavin, che aveva rubato un indumento dal negozio e conseguentemente al furto, la sorveglianza fu costretta a seguire gli Arvizo nel parcheggio. Tra l'’altro dai registri della polizia non risultava nulla riguardo alla presunta aggressione.
Durante l’interrogatorio del procuratore Sneddon, Star aveva dichiarato di aver visto Michael molestare suo fratello in due occasioni: il cantante avrebbe mostrato a lui e al fratello delle riviste porno, avrebbe dato loro del vino e avrebbe simulato un atto sessuale con un manichino in loro presenza.
Precedentemente dichiarò che MJ aveva masturbato Gavin, entrando nei dettagli della situazione. Durante il controinterrogatorio della difesa, Star ammise di non aver detto niente di tutto questo alla polizia, fino a quando lui e la sua famiglia avevano contattato l’avvocato Feldman e disse che quest’ultimo gli suggerì di rivolgersi a Katz.
Mesereau riuscì a dimostrare che gli Arvizo decisero di andare alla polizia per denunciare MJ solo dopo che ebbero parlato con Feldman e Katz, lo stesso “team” utilizzato da Jordan Candler e dalla sua famiglia nel 1993.
Star durante la testimonianza si contraddisse più volte: Sembrava che stesse inventando le cose lì per lì” ( A.Jones).
In seguito negò che il cantante avesse masturbato il fratello. Mesereau estrasse la testimonianza di Katz, il quale aveva dichiarato ciò che Star gli aveva riferito e le versioni non combaciavano.
Star dichiarò di aver imparato i codici di accesso a ogni stanza a Neverland, persino quelli della camera di Michael. Ammise che quando la pop star non era in casa, lui e il fratello furono sorpresi a dormire nelle sua stanza e a bere alcolici di nascosto nella cantina. “ Ascoltando la testimonianza di Star, i giurati si stavano insospettendo” (A.J.)

Mesereau mostrò a Star una valigetta piena di riviste pornografiche, chiedendogli se riconoscesse quelle che la pop star avrebbe mostrato loro. Lui confermò, ma Mesereau gli fece notare che erano datate agosto 2003: era passati svariati mesi dalla loro partenza da Neverland.. Il ragazzo aveva nuovamente mentito sotto giuramento.
Star ammise di aver sfregiato la copertina in pelle dell’agenda degli ospiti di Neverland, un oggetto- ricordo personale di Michael, pieno di ringraziamenti da parte di celebrità e la giuria trovò sconvolgente questo comportamento.
Mesereau mostrò al ragazzo anche dei biglietti scritti al cantante da parte degli Arvizo: 
" Grazie per essere la nostra famiglia”, “Ti vogliamo bene incondizionatamente”, “…avremo sempre cura di te in ogni pezzetto del nostro cuore perché tu ci guarisci in un modo molto speciale”. 

Star considerava Michael come un padre, lo si vedeva nei video di confutazione: uno era del 16 febbraio 2003, come detto, l’altro del 20 febbraio dello stesso anno.
“Tutti gli Arvizo si dicevano grati a Jackson per essersi interessati a loro e affermavano che la superstar li aveva aiutati quando nessun altro lo aveva fatto.” (A.J)

Durante il video di confutazione del febbraio 2003 mostrato in aula, gli Arvizo parlarono di quando sentirono Michael e di quando andarono a Neverland per la prima volta, definendo il ranch il posto più bello che avessero mai visto con una calorosa accoglienza da parte di Michael.
Gavin espresse subito il desiderio di stare nella residenza principale con il cantante, il quale disse: “ Se va bene per i tuoi genitori, va bene anche per me.” Gavin precisò che Michael, nella stanza, tirò fuori tante coperte da mettere per terra e utilizzarle per dormire sul pavimento. Il bambino invece avrebbe dormito nel suo letto. Gavin definì Michael umile, buono, allegro.

Nel video Janet disse che ”Dio opera attraverso la gente e Dio ha scelto di lavorare attraverso Michael per riportare la vita a Gavin, agli altri due miei figli e a me”; evidenziò che Michael si comportò come un padre per i suoi figli e permetteva loro di chiamarlo papà: ”Li indirizza, ha un meraviglioso senso dell’umorismo. Li aiuta a credere che i sogni diventano realtà se si ha un cuore puro”. Star disse che era più paterno del padre biologico. Michael passava il suo tempo libero con loro e a Neverland potevano andare al cinema, sulle giostre e fare tutto quello che volevano.
“Le parole esatte che gli Arvizo utilizzarono per definire Michael furono: onesto, degno di fiducia, umile, affettuoso, apprensivo, divertente, altruista e premuroso.”(A.J.)

Erano arrabbiati e offesi per le insinuazioni di Bashir
”A chi profana l’affetto che Michael esprime ai miei bambini, mettendo tutto in subbuglio e distorcendo la situazione, posso solo dire di guardarsi nel cuore e tirare fuori un sentimento innocente, come quello tra Michael e Gavin” disse Janet; “ Loro non capiscono Michael” affermò Gavin. 
Inoltre Janet dichiarò che i suoi figli volevano fare del cinema. Gli Arvizo avevano dato un’opinione opposta su MJ rispetto a quella che volevano dare alla giuria.


Il 10 marzo 2005 Gavin fu chiamato a testimoniare.

All’inizio la sua testimonianza sembrò credibile, ma più avanti molte delle sue dichiarazioni apparvero prestabilite, forse da sua madre, tanto che alcuni suoi ricordi degli eventi vennero poi contraddetti da altri testimoni.” (A.J)
Negò tutto ciò che aveva precedentemente detto su MJ e disse che le molestie si erano verificate dopo il viaggio a Miami, subito dopo la messa in onda del documentario di Bashir.
Alla giuria apparve strano che MJ avesse scelto proprio quel periodo per mettere in atto le molestie, quando il suo team stava cercando di riabilitare la sua immagine, la polizia stava nuovamente indagando su di lui e aveva gli occhi del mondo puntati addosso. 
Inoltre i racconti di Gavin non combaciavano affatto con quelli del fratello; per di più Gavin dichiarò che le molestie erano avvenute sotto le coperte, invece Star disse che aveva visto l’atto stesso guardando dalla scalinata della stanza di Michael.

Durante il controinterrogatorio, Mesereau fece emergere la vera personalità di Gavin che apparve come un ragazzo irritabile e polemico. 
L’avvocato difensore ricordò le volte in cui gli Arvizo avevano mentito in passato dimostrando che durante il periodo in cui avevano dichiarato di sentirsi prigionieri a Neverland, in realtà avevano lasciato il ranch per poi ritornarvi altre volte.
Si facevano accompagnare ovunque per fare acquisti a spese della pop star: cure per la salute di Gavin, cure di bellezza per la
Sig.ra Arvizo, regali vari.
L’avvocato difensore mostrò in aula tutta la documentazione relativa alle transizioni finanziarie suddette a nome della Nerverland Valley Entertaiment.
Mesereau parlò ancora del caso J.C.Penny Corporation facendo notare che sui moduli della polizia c’era scritto che Janet non aveva lividi nonostante dichiarò di essere stata aggredita e picchiata; usò i figli per dare consistenza alla causa civile, i quali giurarono di aver visto la madre che veniva assalita nel parcheggio.

Mesereau chiese a Gavin con quali avvocati avesse avuto a che fare in precedenza e lui ricordò quelli del caso J.C.Penny.
Il legale difensore gli chiese se avesse mai mentito in passato, facendogli notare che aveva dichiarato sotto giuramento che la madre era stata brutalmente picchiata quando in realtà non era vero. Lui negò. Inoltre Gavin disse che quando andò in onda il documentario di Bashir, fu chiamato dal preside della sua scuola, il quale gli fece delle domande riguardanti le accuse su MJ.
Dal banco dei testimoni, Gavin guardò per terra e ammise di aver detto al preside della sua scuola media che tra lui e Michael non era accaduto nulla a sfondo sessuale.(A.J.)
Mesereau sottolineò i pesanti problemi disciplinari che Gavin aveva a scuola e fece notare che un’insegnate si accorse che il ragazzo aveva del talento per la recitazione.
Poi Gavin negò di aver scritto biglietti e lettere in cui chiamava Michael ; elogiandolo, ma l’avvocato difensore glieli mostrò.
Lei lo ha descritto come la persona più gentile ed affettuosa del mondo, giusto? chiese di confermare Mesereau. Sì, ammise Gavin.
Lei disse:"Ti voglio bene papà Michael? Sì."Caro Michael: grazie per avermi dato il coraggio di togliere il cappello di fronte alla gente. Ti voglio bene. Con affetto. Gavin.”

Tom Mesereau dimostrò le incongruenze su due questioni: gli alcolici che Jackson avrebbe dato al ragazzo e le date in cui ci sarebbero state le presunte molestie. Rivelatore fu anche il momento in cui Gavin ammise di aver raccontato agli investigatori di Santa Barbara che fu sua nonna a dirgli che gli uomini si masturbano per non stuprare le donne.. e non MJ.
Dalle dichiarazioni di Gavin emerse che con lui e i fratelli c’era quasi sempre l’amico di Michael, Frank Cascio e quindi non rimanevano da soli con MJ.
Michael pagava loro sempre tutto: Gavin una volta fu accompagnato in Rolls Royce al paese vicino perchè il suo apparecchio dei denti si era rotto e Michael lo pagò. 
Inoltre la famiglia doveva andare in Brasile, ma quando seppero che Michael non poteva accompagnarli, annullarono il viaggio e Janet ritornò a Neverland, dove diceva di sentirsi ";minacciata". 
Le prove dimostrarono che al ranch vivevano nel lusso e venivano viziati. Tra l'altro i ragazzi avevano pieno controllo della proprietà e davano ordini allo staff.
Gavin venne a conoscenza che Michael era affetto da vitiligine (attestata ora anche dal referto autoptico). Egli affermò di non aver mai visto parti del corpo di Michael, mentre in precedenza disse di aver visto il cantante nudo. 
Egli seppe della malattia di Michael perché quest’ultimo gli disse che il colore della sua pelle si stava modificando a causa della dermopatia e che era costretto ad usare dei cosmetici per coprire le macchie.

Altra testimone dell’accusa:
Kiki Fournier, una ex governante del ranch; parlò del comportamento degli Arvizo al ranch. La testimonianza della donna sottolineò anche l'infinita generosità di MJ nel trattare i suoi ospiti, tra cui molti bambini malati e svantaggiati, Arvizo compresi. Disse anche che Star in una occasione le aveva puntato un coltello alla gola.
Testimoniò il loro comportamento oltraggioso e per niente corretto tanto che si trovò costretta a fare un rapporto verbale al direttore della casa. Resta comunque il fatto che a Michael nulla veniva riferito circa gli Arvizo o altre persone. Quando succedeva qualcosa si rivolgevano tutti al direttore del Ranch.
Riguardo alle accuse secondo le quali gli Arvizo erano tenuti prigionieri nella proprietà, Kiki Fourmier testimoniò che Neverland non aveva alcuna recinzione. La governante rise all'idea di un complotto, dicendo alla giuria che chiunque poteva uscire da Neverland in qualsiasi momento. Secondo lei l’idea che gli Arvizo si sentissero prigionieri era semplicemente ridicola. (A.J.)
Dichiarò anche che vide Gavin rinascere dalla sua malattia durante il soggiorno a Neverland.

Ci fu anche la testimonianza di due assistenti di volo che accompagnarono MJ durante i suoi spostamenti. Una testimone disse che il cantante, durante il viaggio a Miami, non voleva far sapere ai suoi figli che beveva alcolici anche se solo limitatamente e durante i pasti. Infatti le assistenti gli servivano il vino in lattine.
L’altra testimoniò che aveva servito a Janet Arvizo del vino e alle sorelle di Gavin dei drink di rum e coca cola ad insaputa di Michael. Da ciò si evince che Arvizo mentì quando testimoniò che aveva iniziato a bere alcolici solo dopo il viaggio a Miami e che era stato MJ a farle venire il vizio del vino nella sua cantina.
L’assistente di volo definì Gavin villano, turbolento e schizzinoso. Riferì di quando le aveva lanciato lo zaino e che assumeva atteggiamenti di superiorità. Al contrario i figli di Michael erano molto educati e l’artista si accertava che fossero sempre così. Trovò strano che Michael non fosse intervenuto quando Gavin si era comportato in quel modo ma soprattutto che la madre non intervenisse.
L’opinione dell’assistente di volo era che Gavin si comportasse come se avesse in pugno Michael Jackson (A.J.)

L’assistente era stata chiamata dall’accusa sul banco dei testimoni per confermare il fatto che MJ in volo era ubriaco o irresponsabile, invece lo definì un gentiluomo tranquillo dalla voce carezzevole, che non aveva mai servito a Gavin alcolici o alcun tipo di bevanda

Con la testimonianza del comico George Lopez si capì immediatamente che gli Arvizo erano dei truffatori.
Egli collaborava con il laboratorio artistico di Masada e Janet lo chiamò telefonicamente nell’autunno del 1999 dicendogli della malattia di Gavin. Lopez lo andò a trovare varie volte sapendo anche che il padre di Gavin era al verde; Ogni volta che parlavamo era sempre, sempre di soldi, testimoniò. Così, ogni volta l’attore si svuotava il portafogli, dandogli del denaro.
David Arvizo lo invitò a partecipare ad una raccolta di fondi per la malattia del figlio, ma ad un certo punto il comico si rese conto che Arvizo stava sfruttando l’occasione per incassare soldi.
Un giorno Lopez portò Gavin e i ragazzi ad un centro commerciale e il ragazzo pretese che gli si comprassero tutti gli oggetti richiesti. David non intervenne mai per rimproverare il figlio. Quando il comico tornò a casa, trovò il portafoglio di Gavin nel suo soggiorno, con dentro cinquanta dollari. Avvisò gli Arvizo dicendo loro che avrebbe lasciato il portafogli da Masada. David Arvizo, in seguito, disse a Masada che nell'interno del portafogli c’erano trecento dollari accusando Lopez di averli rubati e Masada, per "riappacificarsi" con gli Arvizo, si offrì di rimborsarli.
Apparve chiaro ai giurati che gli Arvizo avevano lasciato il portafogli di proposito per poi procedere con le accuse ed ottenere altri soldi. Il comico testimoniò che continuarono a perseguitarlo più volte per ottenere del denaro, fino a che non decise di troncare con loro. Dichiarò che quella famiglia era innamorata di Michael Jackson.

Durante la sua testimonianza MJ si rese conto che varie star dello spettacolo e del cinema che erano entrati in contatto con questa famiglia, nutrivano dei sospetti su di essa, però nessuno, pur sapendo che si recava a Neverland, l’aveva informato.

Anche Salas, manager del ranch testimoniò per conto dell’ accusa. Parlò del fatto che i bambini a Neverland erano liberi di fare quello che volevano e che le uniche regole riguardavano la loro sicurezza.
Dichiarò che gli Arvizo a volte dormivano nella casa degli ospiti, altre volte in camera di Michael.
Vide alcune volte i bambini nella sua stanza, perché Michael giocava spesso con i suoi figli ed altri bambini, intrattenendo comunque anche adulti.
Gli furono rivolte delle domande riguardo il consumo di alcool da parte di MJ: il manager rispose che MJ beveva alcolici di rado e mai di fronte ai bambini. Dichiarò che aveva scoperto alcuni ragazzi nella cantina, senza che Michael lo sapesse. Definì gli Arvizo dei piantagrane. Raccontò di una sera in cui servì degli alcolici in camera di MJ, alla presenza dei Cascio e furono ordinate pure delle gassose per i fratelli Arvizo, …dettaglio che fece alzare gli occhi al cielo ai giurati.
Fu un duro colpo per l’accusa, poiché Salas era loro testimone ed era molto sincero nelle risposte (…)Quando disse alla giuria che la gassosa era stata consegnata nella stanza degli Arvizo, i fatti non combaciavano assolutamente, considerata la testimonianza degli stessi ragazzi, i quali avevano sostenuto di aver bevuto bevande alcoliche insieme con Michael quella notte.(A.J.).
Durante il controinterrogatorio della difesa, Salas parlò di come la famiglia Arvizo venisse trattata bene a Neverland assicurando il fatto che non fu mai obbligata a rimanere al Ranch, sbaragliando, in questo modo, la teoria del complotto del procuratore distrettuale.
Disse che Janet ammirava molto MJ definendolo molto generoso. Parlò anche della "Giornata della famiglia" organizzata da Michael per il suo staff, durante la quale gli impiegati potevano invitare i loro familiari per una grande festa a Neverland. Inoltre disse che le guardie del corpo non portavano la pistola,Michael non voleva armi a Neverland.
La sicurezza dei bambini gli stava molto a cuore.

Quando Janet Arvizo salì sul banco dei testimoni, apparve cambiata rispetto all'immagine apparsa sui video di confutazione; ora era semplice e senza trucco. Testimoniò guardando solo la giuria, verso la quale spesso puntava il dito.
Il giudice informò i giurati che la donna aveva invocato il Quinto Emendamento per una frode contro l’assistenza sociale ricevendo tutta la disapprovazione dei giurati.
Janet sostenne che Michael l’aveva obbligata, insieme alla sua famiglia, a raggiungerlo a Miami e anche lei rinnegò quanto detto nel video di confutazione. 
Confermò che MJ avrebbe agito in modo non corretto verso Gavin dopo il documentario di Bashir, ma ciò non convinse la giuria. Disse di averlo visto mentre leccava i capelli del figlio durante il viaggio di ritorno da Miami, ma nessuno presente sull'aereo aveva visto MJ fare una cosa simile.
Durante il controinterrogatorio Mesereau dimostrò che se un complotto ci fosse stato, era a danno di MJ e non il contrario. In aula fu fatta ascoltare una telefonata tra Janet e Frank Cascio nella quale l’amico di Michael invitava gli Arvizo a ritornare a Neverland perchè era preoccupato per loro a causa dei paparazzi, mentre lei aveva precedentemente sostenuto che, per convincerla, le avrebbe detto che qualcuno voleva attentare alla sua vita. Ad un certo punto dichiarò che i suoi figli potevano sparire da Neverland con una mongolfiera.

Viste le sue bizzarre dichiarazioni, la giuria non le credette quando sostenne che fu costretta a recitare un copione durante il video di confutazione. Ridicola, così, si dimostrò la teoria del procuratore secondo la quale MJ avrebbe fatto rapire, imprigionare e ricattare la famiglia Arvizo per riscattare la propria immagine, dopo il documentario di Bashir. La gente iniziò a domandarsi se i procuratori parlassero sul serio o se fossero impazziti.(A.J.)

Ritornando al caso J.C. Penny, Mesereau parlò all’Arvizo della causa contro questa società: Janet dichiarò nuovamente sotto giuramento che era stata picchiata nel parcheggio , nonostante dai verbali della polizia non risultasse nessuna lesione e nonostante il figlio avesse ammesso precedentemente, durante la sua testimonianza, che aveva mentito in quell'occasione. Il legale difensore ricordò di come Star avesse inizialmente testimoniato di aver visto la guardia di J.C. Penny molestare la madre nello stesso modo in cui MJ avrebbe molestato suo fratello: così Mesereau riuscì a far insorgere il sospetto che la donna avesse istruito i suoi figli su cosa dire.

Negli anni novanta Janet Arvizo fu indagata dal Dipartimento di Assistenza sociale per maltrattamenti su Gavin, il quale poi ritrattò; diede varie versioni ai giurati dell’accaduto e fece capire alla giuria che era sua abitudine mentire.
Riguardo al caso Jackson, le sue dichiarazioni sembrarono molto contraddittorie tanto che la gente cominciò a chiedersi se la donna fosse consapevole della differenza tra realtà e fantasia. Ammise che a volte aveva mmaginato delle cose. Janet disse di non essere mai stata testimone di alcun atto di molestia e che era venuta a conoscenza delle accuse di Gavin solo dopo che quest’ultimo aveva parlato con Katz, l’esperto dal quale lo aveva indirizzato Feldman.

Per quanto riguarda quello che pensava di aver visto sull'aereo tra MJ e Gavin, quando gli avrebbe leccato i capelli, dichiarò di non esserne sicura. Disse che probabilmente aveva avuto le allucinazioni. Mesereau domandò a Janet se fosse andata a Miami per evitare i giornalisti, ma lei negò. A tal punto l’avvocato difensore fece ascoltare una registrazione telefonica durante la quale si lamentava con Cascio proprio dei media. In quella registrazione la donna parlò della gente di Neverland e di Michael definendoli la sua famiglia.
Il legale difensore le fece presente che la conversazione era avvenuta dopo la sua dal ranch. Mesereau le chiese ironicamente: Quante volte è ritornata a Neverland dopo la prima fuga? Disse che erano state quattro, ma non ne era sicura.
Mesereau continuava a chiederle come mai fosse ritornata alla tenuta visto che lì si sentiva in pericolo. Mentre continuava a dire che nel video di confutazione stava recitando un copione, si contraddisse ammettendo che durante le sue fughe riteneva MJ come uno di famiglia. Dopo un po’, tutto quello che Janet stava dicendo sembrò nullo e alcuni membri della giuria alzarono gli occhi al cielo. (…)Quando Mesereau finì con la testimone, fu in grado di dimostrare che la donna aveva usato Michael per raccogliere sangue e fondi e aveva trovato anche altri modi per sfruttarlo. (…)
Ricordò alla giuria che Jackson aveva aperto la sua casa agli Arvizo, permettendo a Gavin e Star di rimanere a Neverland quando Gavin era un bambino malato, senza capelli e su una sedia a rotelle. 

Nessun’altra persona famosa aveva offerto tanto. (…)La verità era che Jackson aveva dedicato moltissimo tempo e sforzi a Gavin Arvizo e con le sue preghiere e il suo aiuto, il cancro al quarto stadio di Gavin era andato in remissione. Non si poteva negare che Jackson avesse avuto un ruolo nella miracolosa guarigione del bambino. Tutti, senza ombra di dubbio, ne erano convinti. (A.J.)

La testimonianza dell’agente B.Barron, ex guardia giurata di Neverland, fu molto importante e contrastò la testimonianza di Janet Arvizo.
Barron disse ai giurati che durante la sua permanenza al ranch la donna camminava liberamente per la proprietà, dormiva molte notti con i suoi figli in uno degli studi di danza e consumava regolarmente i pasti nella residenza principale, al contrario di quanto aveva affermato Janet. 
L’ex guardia giurata disse anche che nel periodo in cui la famiglia Arvizo risiedette a Neverland, c’erano circa trenta persone e sostenne di non aver mai visto accadere nulla di strano al Ranch. Inoltre non aveva mai pensato che gli Arvizo stessero cercando di scappare data anche la loro serenità.
Dal registro della sorveglianza di Neverland, mostrato in aula, risultava che il 13 febbraio 2003 Janet e i suoi figli avevano lasciato la proprietà a bordo di una Roll Royce di MJ guidata da Salas, il direttore del Ranch e non vi erano certo state scene di panico.

Barron disse che di fronte a Neverland c’erano due scuole private e un continuo traffico: la gente in aula si chiese come mai Janet, se si sentiva così in pericolo, non avesse attraversato la strada per cercare aiuto..
Il nocciolo della testimonianza dell’agente Barron era: "non aveva sentito nessuno lamentarsi, non aveva sentito nessuno chiedere aiuto. Nessuno della famiglia Arvizo aveva accennato di avere problemi a Neverland. Anzi, sembravano proprio felici e contenti. Gli Arvizo erano liberi di gironzolare ovunque tutto il giorno e Janet Arvizo si godevano stile di vita che includeva regolari pagamenti delle “spese” dei suoi trattamenti di bellezza e altri comfort.
I giurati sembrarono scioccati quando l’ex guardia giurata testimoniò che Janet e i suoi figli venivano portati a fare spese nei paesi vicini e mostrò le registrazioni dei loro movimenti giornalieri ai cancelli di Neverland. 
Nel momento in cui fu presentato in aula un documento, che mostrava due pagine piene di spese fatte da Janet, migliaia di fatture pagate da Michael Jackson, fu impossibile credere alle dichiarazioni di Janet sui suoi seri tentativi di scappare da Neverland.” (A.J).

Il co-difensore Sanger chiese di respingere tutte le accuse contro Michael Jackson, prima delle testimonianze della difesa. Ribadì delle bugie degli Arvizo, comprese quelle di Gavin, citando la testimonianza in cui aveva affermò che il primo “contatto” con Michael era avvenuto nel Febbraio 2004, poi quando gli Arvizo vennero a conoscenza della conversazione con Brad Miller che era stata registrata, il ragazzo spostò la data a Marzo 2004. Era un falso intenzionale, sostenne Sanger.
L’avvocato fece anche notare che le incongruenze della testimonianza di Gavin rivelavano che il ragazzo stava inventando tutto lì per lì, stava mentendo. Ma il giudice volle proseguire col processo.

Testimoni della difesa

Salirono sul banco dei testimoni alcuni ragazzi che sarebbero stati vittime di molestie di MJ secondo il parere di alcuni ex dipendenti dei Neverland. Ma loro negarono tassativamente ogni cosa, anzi si sentirono offesi e arrabbiati per il fatto che qualcuno aveva mosso accuse di quel genere senza neanche chiedere se fossero veri certi episodi.
Testimoniarono, invece, che in camera di Michael non accadeva nulla di sbagliato o strano: giocavano ai videogiochi, guardavano films, facevano la lotta con i cuscini.

Tra di essi c'era l’attore Macaulay Culkin, protagonista del film 'Mamma ho perso l’aereo'. Culkin disse pure che la sua famiglia poteva andare ovunque nella proprietà, non era vietato l’ingresso in nessuna stanza, neanche in quella di Michael. Per i suoi genitori non era mai stato un problema il fatto che lui dormisse in camera del cantante: loro entravano e uscivano dalla stanza e a volte il padre lo andava a svegliare perchè andassero a cavallo insieme di prima mattina.
Mesereau smascherò in aula gli ex-dipendenti che stavano cercando vendetta per essere stati licenziati dopo che avevano comesso dei furti nella proprietà.

La madre di un altro accusatore, ex -impiegata al ranch, chiese un risarcimento a Jackson in quanto il figlio le avrebbe detto di essere stato solleticato dal cantante, ma emerse che fu forzato dalla polizia a dichiarare il falso.

Altri impiegati testimoniarono di non aver visto mai MJ agire in maniera inappropriata verso dei bambini e raccontarono di come Gavin si mettesse sempre nei guai, come quando, per esempio, investì con la golf car il nipote di Marlon Brando.
Il fatto che Gavin guidasse veicoli in giro per Neverland, e che quindi avrebbe potuto benissimo lasciare la proprietà a bordo di uno di questi, fu un duro colpo per la teoria del complotto sostenuta dall'accusa.
Ma i media non scrissero niente di tutto ciò.(A.J.)

Un ex avvocato di MJ testimoniò che aveva deciso di fare delle indagine sulla famiglia Arvizo, quando seppe del caso J.C. Penny, dato che temeva che potessero manipolare il cantante e tentare di estorcergli del denaro. Disse anche: Chiesi a B. Miller di scoprire dov’erano e di documentare quello che stavano facendo, con chi si incontravano e se cercavano di vendere una storia ai giornali, o di incontrare avvocati o qualcosa di ancora più serio.

Gli Arvizo si erano rivolti anche ad altri personaggi famosi come il comico Jay Leno. Questi si ricordò della telefonata di Gavin nel 2000: Sembrava che leggesse un copione mentre parlava. Telefonava sempre più spesso e Leno venne a sapere che Gavin voleva diventare un comico. Ma conversava sempre con lui al telefono e gli sembrò strano che non avesse mai ricevuto telefonate dai genitori. I giurati, mentre sentivano la testimonianza di Leno, si ricordarono che Gavin aveva giurato di non aver mai parlato con l’attore.

Durante il processo emerse che gli Arvizo avevano ottenuto tanto denaro da vari personaggi conosciuti e Janet voleva comprare un suv, ma poi decise di depositare i soldi in banca. Un editore di un quotidiano testimoniò che lo contattarono per pubblicare un annuncio gratuito per sollecitare donazioni in favore di Gavin, quando in realtà si scoprì le spese sanitarie erano interamente coperte dall’assicurazione del padre.
Chris Tucker, un altro comico, testimoniò che gli Arvizo si rivolsero anche a lui. Egli fece dei regali a Gavin che gli chiedeva soldi e addirittura gli Arvizo gli chiedevano le chiavi delle sue macchine. L'attore cominciò ad insospettirsi.

Dopo la messa in onda del documentario di Bashir, gli Arvizo dissero a Tucker che volevano raggiungere Michael a Miami. Al processo furono presentati i tabulati telefonici delle telefonate che gli Arvizo fecero al comico il 4 febbraio 2003.
I giurati non poterono credere alle loro orecchie: per mesi l’accusa aveva dichiarato che gli Arvizo erano stati obbligati ad andare da Jackson a Miami. (A.J.)
Tutti gli Arvizo avevano testimoniato che non era stata un’idea loro andare a Miami. Tucker disse che erano felici di andare da Michael. Quando giunsero in Florida, Tucker disse a Michael Mike, c’è qualcosa che non va.
In aula venne mostrato il video del colloquio di Gavin con la polizia, ma molte cose sembravano studiate a tavolino.

A.Jones : Sembrava stesse scegliendo le parole, come se recitasse. Inoltre era difficile determinare quanto la polizia lo stesse manovrando (…) Gavin, ragazzino, noi vogliamo che tu faccia questo, dicevano i poliziotti. Gavin diceva che era successo tutto dopo Miami, che non aveva mai visto le parti intime di MJ, che non era certo di cosa fosse successo durante i presunti atti sessuali e che non era sicuro di cosa fosse un’eiaculazione: in aula si domandarono come fosse possibile che un ragazzo di tredici anni non sapesse una cosa del genere.
Mesereau decise di non controinterrogare gli Arvizo, spiazzando il procuratore e togliendogli la possibilità di controinterrogarli. Sneddon aveva bisogno di cambiare la percezione che la famiglia accusatrice aveva dato di sè. Ma non fu così.

MICHAEL JACKSON FU DICHIARATO NON COLPEVOLE PER TUTTI I CAPI D’IMPUTAZIONE.

Il giudice Melville lesse una dichiarazione della giuria dopo il verdetto:
"Noi, la giuria, con gli occhi del mondo puntati addosso, abbiamo studiato scrupolosamente le testimonianze, le prove, e le regole di procedura presentate in aula dal 31 gennaio 2005. Seguendo le istruzioni della corte, siamo giunti fiduciosi al nostro verdetto. E’ nostra speranza che questo caso sia una testimonianza di fiducia nell’integrità e nelle veridicità del nostro sistema giudiziario."

Il giudice disse a Michael Jackson che era liberato da ogni accusa. L’artista si asciugò le lacrime, abbracciò e ringraziò i suoi avvocati e uscì da quell’aula.
La Jones trovò, tra i reperti, un messaggio scritto a mano dalla pop star, inciso in uno dei suoi libri trovati a Neverland durante le perquisizioni. Era scritto:" "Guarda lo spirito di felicità e gioia sulle facce di questi ragazzi, questo è lo spirito della Fanciullezza, una vita che non ho mai avuto e che sognerò per sempre". "
Mesereau in un programma televisivo disse: "Se si conosce la filosofia di vita di Michael, si sa che non farebbe mai del male ad un bambino".

Michael Jackson uscì da quell'esperienza distrutto nel fisico, nella mente e nell'anima e quello che è stato scritto in questo articolo è solo una minima parte di ciò che accadde in quell'aula.

C.Thomson: Dopo il 1993 non c’era realmente più. Era come se tutta l’anima fosse stata sradicata da lui; come se stessi guardando il guscio di Michael Jackson, ma la sua essenza fosse da tempo dissipata.

Michael Jackson in realtà ha iniziato a morire dal 1993, dopo le prime false accuse, ed è morto con il processo del 2005 : “Nel corso del processo Michael iniziò a soffrire di un vero e proprio esaurimento fisico. (…)
I fans riuscivano a infondergli la speranza per affrontare quella tempeste legale (…) la sua forza scaturiva dal contatto con la gente che lo amava e lo stimava…
Ma a volte i fans notavano che la camminata di Michael mancava di energia, che non aveva l’andatura lieve e saltellante che erano abituati a vedere.
Quei pochi che, grazie alla lotteria, avevano vinto un posto a sedere all'interno dell’aula erano angosciati nel notare che Michael tremava spesso, che teneva un fazzoletto sul viso e ricacciava indietro le lacrime.
C’erano giorni in cui i fratelli di Michael lo accompagnavano in aula, e a volte sembrava che non riuscisse a reggersi in piedi, che fosse sul punto di svenire…” (A.Jones)

I media hanno continuato ad insinuare che fosse colpevole nonostante tutto quello che avevano visto in aula e nonostante il verdetto di non colpevolezza, dandogli il colpo di grazia.

ED ORA IL LETTORE SAPRA’ DISTINGUERE QUALE FOSSE LA VERA VITTIMA E QUALI I VERI CARNEFICI?

Fonte Originale: Il mistero della morte di Micheal Jackson: a caccia della verità

 Proponiamo il filmato “Take two” che fu mostrato in aula, girato in contemporanea al “documentario” di Bashir dalle telecamere di Michael Jackson. Con questo documento MJ riuscì a dimostrare come Bashir volesse diffamarlo..

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