mercoledì 28 ottobre 2015

Michael Jackson Re del Pop e dei dollari: è la star morta che guadagna di più

Anche da defunte, queste celebrità continuano ad essere della macchine da soldi che stanno facendo felici familiari ed eredi. Ecco la classifica di Forbes, dominata da Michael Jackson.
Ci sono sempre stati dei personaggi, soprattutto musicisti ed attori, che nonostante siano deceduti, continuano a far parlare di sé per due motivi: da una parte c'è l'affetto incondizionato del pubblico, dall'altra ci sono i guadagni che generano e che continueranno a generare con la loro immagine e musica.

A stilare una classifica delle celebrità che continuano a guadagnare anche dall'aldilà ci ha pensato, come ogni anno, l'autorevole Forbes.

Il magazine ha messo al primo posto di questa speciale graduatoria il Re del Pop Michael Jackson, deceduto nel 2009 ed in circostanze ancora da chiarire, ma capace di portare a casa ben 115 milioni di dollari nel 2015.
Sarà facile intuire che questa somma è arrivata dai diritti d'autore dei suoi album, del resto "Thriller" è il disco più venduto della storia della musica. Inoltre, Jackson possiede mezza Sony e parte dei diritti del Cirque du Soleil.

In seconda piazza si è classificato un altro Re della musica. Stiamo parlando di Elvis Presley, morto nel 1977 a soli 42 anni per abuso di farmaci. Nonostante questo, nel 2015 Elvis ha fatto felici i suoi eredi con 55 mln di dollari.
Sul gradino più basso del podio è salito Charles Schulz, il papà di Charlie Brown, mentre al quarto posto troviamo Bob Marley, indimenticato innovatore della musica reggae che nel 2015 ha racimolato 21 mln di dollari. 
A chiudere la top five ecco una delle amiche del cuore di Jackson: Elizabeth Taylor e i suoi 20 milioni di bigliettoni verdi.
In sesta piazza, ecco un altro nome altisonante del cinema: Marilyn Monroe (17 mln di dollar), icona di sensualità e bellezza eterna che si piazza davanti ad un altro mito di quegli anni. Stiamo parlando di John Lennon, capace di mettere insieme 17 milioni di dollari.
Chiudono la classifica di Forbes l'ottavo posto di Albert Einstein (11 mln), l'attore Paul Walker con 10.5 milioni ed infine Bettie Page, indimenticabile pin up che ipnotizzava gli spettatori con i suoi spogliarelli in bianco e nero.

È inutile dire che, a meno di clamorose teorie cospirative sulla morte di queste dieci celebrità, nessuna potrà godersi cotanto patrimonio, a parte i fortunati eredi che in questo momento gongolano e navigano nell'oro senza alcun merito.


lunedì 26 ottobre 2015

ESTRATTO: Seminari di Brad Sundberg - In The Studio With Michael Jackson -

20 luglio 1987

Ci sono migliaia di giorni, purtroppo, che sono offuscati nella mia mente, ma ricordo il 20 luglio 1987 come se fosse ieri. No, non era il compleanno di una delle mie quattro bellissime figlie (quei giorni li ricordo ancora con chiarezza), o il giorno del mio matrimonio (ero sposato da due anni). La mattina del 20 luglio 1987 mi sono svegliato presto e nella mia radio sveglia suonava KIIS FM 102.7. Il leggendario Rick Dees stava per mandare in onda per la prima volta il primo singolo dal nuovo album di Michael Jackson, "BAD". 

 Bruce e io stavamo già lavorando al secondo o terzo singolo, ma il resto del mondo avrebbe avuto la possibilità di ascoltare quello in cui avevano lavorato per molto tempo prima di quella mattina. 

 Alzarmi la mattina presto non faceva parte della mia routine. Ricordo che KIIS aveva annunciato per un giorno o due il giorno e l'ora che avrebbe fatto ascoltare il nuovo singolo di Michael, e così (per quanto mi ricordo) ho messo la sveglia. Volevo ascoltarlo insieme al resto del mondo. 

 Svegliai Deb e alzai il volume della radiosveglia. Ovviamente, avevo sentito centinaia di volte in studio "I Just Can not Stop Loving You" in alcuni dei migliori altoparlanti del mondo, senza dubbio, l'SM-1Westlake (che costa circa $ 200.000). Ero lì quando Michael e Siedah la cantavano. Ero lì quando il famoso "intro del cuscino" è stato registrato. Ero lì per aggiungere innumerevoli sovraincisioni e mix alla registrazione originale. A quel punto avrei dovuto essere stanco di ascoltarla, ma questa occasione era diversa. Questo era KIIS FM! 

 Non era la mia canzone preferita dell'album neanche lontanamente, ma non aveva importanza. La stavo ascoltando per la prima volta insieme a tutta la città di Los Angeles, nella mia piccola radiosveglia in camera mia e con quasi nessuna qualità del suono. Ma niente di tutto ciò contava. Era come se la stesse ascoltando per la prima volta. 

 Ricordo Rick Dees che la presentava. Era il primo singolo di Michael Jackson che usciva sul mercato dall'ultimo singolo con la canzone che ha dato il titolo all'album, "Thriller", rilasciato quasi quattro anni prima, nel novembre 1983. Non ricordo le sue esatte parole, ma era così felice di mandare in onda il nuovo singolo di Michael per la prima volta, e improvvisamente, stava suonando sulla mia radio sveglia! Potevo sentire la chitarra di Dan Huff e il pianoforte di John Barnes, gli squisiti suoni del sintetizzatore di Steve Porcaro e la sottile e perfetta percussione di Ndugu. La voce di Michael si alzava e si combinava perfettamente con quella di Siedah. 

 Ricordo che mi sentivo orgoglioso, anche se il mio contributo era minimo. Ero orgoglioso della squadra. Ero orgoglioso della miscela di Bruce e la produzione impeccabile di Quincy. "Da un sussurro a un grido," potevo sentirlo dire. Ero molto orgoglioso del fatto che qualcosa di semplice come quattro minuti e mezzo di una canzone poteva farmi sentire così... e il tutto da un piccolo altoparlante della mia sveglia. .. 

 Se è la mia canzone preferita di Michael? Niente affatto. Ma non posso ascoltarla senza tornare con la mente al piccolo appartamento sulle colline di Los Angeles e ad una piccola radio sveglia, un momento che rimarrà impresso nella mia memoria. 20 luglio 1987, un giorno che non dimenticherò mai.


FONTE ORIGINALE:


LA STORIA DIETRO UNA FOTO..


[...]
 Per più di 20 anni, Janet Zeitoun ha pettinato i capelli di alcuni delle più grandi stelle del mondo. La stessa Janet Jackson ha detto che "Il suo talento è unico ed eccezionale."Tra i suoi clienti troviamo Denzel Washington e Natalie Cole.

Nel 1986, Zeitoun ha iniziato a lavorare con Michael Jackson, dandogli uno stile particolare di capelli in video come "Remember the Time", "Earth Song", "The Way You Make Me Feel" e "Black or White" per citarne alcuni. Ha lavorato con Janet in alcuni dei suoi video, così come in "Scream" creando un'acconciatura in stile futuristico per MJ e Janet.

DISUNIONE,solo per capire...Che cosa è successo alla Community?


Che cosa è successo alla Community? Dove è l'unità? Michael ha creduto nell'essere uniti, fino alla sua scomparsa. Ma da quel momento in quel gruppo che una volta chiamavamo Fan Base di Michael, ci sono sempre più divisioni.

Cosa ha causato questo cumulo di dissensi nella Community? Continuo a farmi queste domande quando sono su internet, leggo dei libri o ascolto la radio. Quando li vedo combattere con bullismo e fra di loro su twitter. Questo non è certo come Michael aveva previsto dovesse essere. E vorrei capire cosa è andato storto.

A volte penso che tutti questi libri, scritti da persone che hanno conosciuto Michael, ne siano la causa.
Ma perchè ci sono così tante persone desiderose di raccontare la propria storia?

E' noto che di solito le persone scrivono per il profondo desiderio di voler condividere una storia. Vogliono dare voce ai propri pensieri, far riflettere o semplicemente condividere le proprie storie con il pubblico. La scrittura è, consapevolmente o meno, una forma di auto-riflessione. Nel pubblicare la propria storia, si concede al mondo la nostra eredità. Magari, qualche saggia lezione di vita è nascosta in quella storia e in qualche modo potrebbe cambiare la vita di qualcun'altro.

Molte persone che hanno conosciuto Michael o che hanno fatto parte della sua vita, hanno scritto un libro delle passate esperienze con lui. Tutti, hanno sentito il bisogno di condividere le loro storie con i fans,lasciando così che i fan potessero carpire di come potesse essere la vita con Michael, ancora più importante, come Michael era come persona.
Una motivazione che suona bene, non è vero?

Eppure, credo possa essere all'origine della divisione della base dei fans. Molti fans credono che questi libri siano scritti solo per soldi. Altri, al contrario, amano leggere di lui e le storie che raccontano credendo nella sincerità degli scrittori. La comunità sta cadendo a pezzi , sempre più divisa in gruppi separati , e il concetto è " sei pro o contro". Ma perchè?
Penso che ognuno abbia il diritto di avere la propria opinione, così come non tutti vogliono far parte di un gruppo..

A volte sono davvero convinta che la gara "a chi conosceva meglio Michael " in atto tra i cosiddetti " migliori amici/amiche di Michael" sia la causa principe. Sui social media possiamo trovare molti amici e persone che hanno collaborato con Michael,e ognuno sostiene di essere l'unico che sapeva quello che Michael voleva davvero. E discutono l'un l'altro anche sui social, si offendono a vicenda e fanno commenti decisamente non belli.

Ma non credo che si tratti di vera amicizia quando al massimo vedi qualcuno una o due volte l'anno. In così poco tempo non si può costruire su quel raro legame disinteressato e di fiducia che è così tipico fra veri amici. Un vero amico è molto più di un semplice conoscente,anche se c'è un buon rapporto o se sente un senso di appartenenza.

E di amici veri, con un determinato legame, è difficilissimo averne tanti contemporaneamente, si deve scegliere.
E la community continua a disgregarsi. Ottenere dei consensi è così necessario? Il nostro credo, non dovrebbe basarsi sulla sincerità delle persone? E perché non possiamo essere obiettivi? Non è poi così difficile ascoltare entrambe le parti di una storia, cercando di non giudicare prima di sapere tutto.

Parliamo dell'Estate ad esempio, considerando e osservando dal loro punto di vista del business. Io penso che stiano facendo un buon lavoro. E alla fine, quando si tratta di Michael, il denaro giocherà sempre un ruolo importante. Michael ha conosciuto così tante persone e in tanti momenti diversi della sua vita. E' probabile che ci sia qualcosa di vero in ogni storia, ma da una prospettiva diversa.

Che dire di alcuni fan club e gruppi? Stanno organizzando eventi, feste, organizzano commemorazioni, ecc ,però non vogliono farlo insieme ad altri . Perché pensano di poter fare meglio rispetto agli altri? Questo è quello che ho sentito e ho visto con i miei occhi. Come fan certamente mi è impossibile partecipare a tutto gli eventi che si svolgono contemporaneamente, devo fare una scelta. Per fortuna ci sono ancora alcune organizzazioni che lavorano assieme. Mirano a creare partnership e si rispettano l'un l'altro per il lavoro svolto.

Tutto quello che vorrei è sentirmi la benvenuta ovunque scelgo di andare. Dove posso condividere i miei sentimenti e parlare di Michael. Dove c'è unità tra i fan.

Vogliamo anche parlare dei luoghi in sua memoria? Come in Germania? I fan si stanno combattendo per chi deve gestire quel luogo in memoria. Ma chi ha davvero il diritto di addobbare e tenere in ordine quel luogo? La battaglia è talmente feroce che le autorità stanno pensando di rimuoverlo, in modo che possa tornare un pò di pace nella città. E così, un altro pezzo della community cadrà in pezzi.

Cosa penso? Mi fa impazzire, sono frustrata e triste. E mi fa sentire costretta a scegliere.

Essere un fan, non è tarato sul quanto siamo bravi ad organizzare un evento, né da chi raccoglie più soldi per la carità in nome di Michael. Nemmeno da quanto si sa su Michael o da quanto è grande la collezione di memorabilia e cd.
E' legato solo a ciò che si sente. Ed essere dei veri fan significa non giudicarsi gli uni verso gli altri. Essere obbiettivi e rispettare l'opinione di chiunque altro. Se possiamo fare questo, possiamo unirci di nuovo ed essere quei fans che Michael amava tanto.

"Come possiamo predicare quando rendiamo questo mondo un inferno vivente che tortura le nostre menti? Dobbiamo stare uniti, per trasformare il buio nella luce. E l'Amore nei nostri cuori brillerà. "
Shout - Michael Jackson

Traduzione a cura del Michael Jackson's Gold World Forum

ORIGINAL SOURCE
Disunity, just figuring out…..

sabato 24 ottobre 2015

Da riscoprire: la storia di “Bad” di Michael Jackson


Pochi album hanno segnato un’era come “Thriller” fece per gli anni ’80: uscì alla fine del 1982 e finì per diventare il disco più venduto di tutti i tempi, stabilendo uno standard per la musica pop. Quincy Jones e Michael Jackson mischiarono pop, dance, rock, black music in un suono che è il suono degli anni ’80, ma a differenza di tutte le sue imitazioni, non è invecchiato per niente. Come non è invecchiato per niente il suo seguito, “Bad”, che arrivò ben 5 anni dopo. Un disco che consolidò il trono del re del pop.

I 5 anni che separano i due dischi sono un’eternità, molto più lunghi della loro durata reale, per la quantità di eventi che hanno segnato la storia di Jackson: la storica partecipazione ai 25 anni della Motown in TV (in cui esplode il mito, attraverso i suoi simboli più noti: il moonwalking, il guanto e i calzini…); la pubblicità con la Pepsi, la reunion con i fratelli per un tour, “We are the world” e USA for Africa, i problemi di salute e la pelle che inizia a diventare meno scura, l’attenzione ossessiva dei media… Tutti eventi che permeano la musica di questo album.

Jackson iniziò a pensare a nuove canzoni già nel 1984, alla fine del “Victory tour” dei Jacksons. Ma le registrazioni vere e proprie iniziarono solo a gennaio 1987: quello che sarebbe diventato “Bad” sarebbe stato anche l’ultimo disco con Quincy Jones. Le registrazioni sarebbero durate quasi sette mesi e la leggenda vuole che gli studi Westlake Audio vennero modificati costruendo una pedana per permettere a Jackson di ballare mentre incideva.

Vennero incise decine e decine di canzoni, tanto che inizialmente Jacko voleva un triplo album, da 30 brani. Fu Quincy Jones a convincerlo a scendere ad una decina. Il primo singolo, “I just can’t stop living you” arrivò già a luglio: una dolce ballata in duetto con Siedah Garreth, una dei due soli ospiti in una lista che inizialmente prevedeva nomi come Diana Ross, Whitney Houston, Aretha Franklin e Barbra Streisand. L’unico altro ospite del disco è Stevie Wonder, in "Just Good Friends”. 
Al primo singolo non venne associato un videoclip - Jackson aveva standard altissimi per il mezzo: di fatto è anche grazie a lui e ai suoi clip se MTV negli anni ’80 è diventata quello che è diventata. E infatti fu il secondo singolo a fare scalpore, anche in questo campo. 
Si dice che “Bad”, la title track, dovesse essere un duetto con Prince. Ma il vero intento della canzone era di riposizionare Jackson come artista più “edgy”, con un’immagine più da duro. E infatti il video fu un altro cortometraggio epocale che ripeteva il modello di "Thriller". Questa volta dietro la macchina da presa ci fu Martin Scorsese , a raccontare la storia della canzone, una canzone sul ritorno nella strada, con citazioni da "West side story".

Fonte: Rockol

venerdì 2 ottobre 2015

Goodstone Inn, Middleburg, Virginia -Estate 2007 HOME SWEET HOME

LE CASE DOVE HA VISSUTO MICHAEL... 



  Nel giugno 2007, dopo sei mesi in una casa in affitto a Las Vegas, The Monte Cristo House, Michael Jackson lascia il Nevada per trasferirsi nella costa orientale degli Stati Uniti in una casa del villaggio 'Goodstone Inn Middleburg', Virginia. Situata a poco di un'ora di auto a ovest di Washington DC, Middleburg, soprannominata "The Nation’s Horse and Hunt Capital", è al centro di una verdeggiante campagna storica (campi di battaglia durante la guerra civile). E' rinomata per i residenti appartenente a l'élite della costa orientale, compresa la famiglia Kennedy e dove si continua ad accogliere i visitatori illustri provenienti da tutto il mondo in cerca di un contatto diretto con la natura.
[...] 
Originariamente previsto per tre settimane, il soggiorno di Michael in questo isolato rifugio, dove ha potuto rilassarsi e godersi i suoi figli, alla fine si prolungherà per due mesi. Nessuna immagine di questi momenti privati è finora conosciuta. Le 18 camere di 'Goodstone Inn' sono distribuite su sei residenze. Il cuore del complesso è l'ex stalla trasformata in un ristorante e uffici. Il ristorante, pluripremiato, offre menù preparati con prodotti locali o provenienti dall'agriturismo di 'Goodstone Inn.'

VISUALIZZA TRADUZIONE COMPLETA




ORIGINAL SOURCE

Ricordi, Pensieri, Considerazioni... MICHAEL JACKSON!


La consapevolezza del proprio Talento è una dote rara, soprattutto in tenera età...è sicuramente determinante il contesto familiare e sociale in cui si cresce (nel bene, come, paradossalmente, nel male!), ma la Scintilla della genialità, della creatività, dell'estro vero, è qualcosa di innato. O la si ha...o non la si ha. Questa Scintilla, poi, deve essere alimentata, per divenire fiamma ed un ruolo fondamentale, l'hanno la voglia, la convinzione, la caparbietà, l'umiltà e la fiducia in se stessi. Questo, quantomeno, per intraprendere seriamente la scalata...! Quando penso ad un Talento innato, accompagnato da tutte le doti appena citate (e tante altre!), penso a Michael Jackson! 

 Ho scoperto Michael grazie al leggendario videoclip di "Thriller". La prima volta che lo vidi, ero poco più che un bambino e, se inizialmente mi turbava un pò il suo look da zombie, ogni volta che lo rivedevo in tv, rimanevo incantato a guardare le sue movenze, i suoi passi di danza decisi, la profondità dei suoi occhi...ascoltavo la sua voce e, pur senza capire nemmeno una parola del testo, sul ritornello gridavo qualcosa di vagamente simile alla parole "Trinneeee, Tri-nne-naaaa!!!" e mi sentivo parte integrante del videoclip...!!! La prima volta che ebbi tra le mani la musicassetta di "Thriller" fu a Caserta, in un negozietto magico, stracolmo di dischi; ricordo mi ci accompagnò mio cugino Stefano, un Ascoltatore eclettico ed attento, da cui, musicalmente e non solo, ho imparato tantissimo...quante musicassette ho scoperto ed ascoltato nella sua mitica Ford Fiesta, arancione metallizzato, con la sua linea meravigliosamente anni '70, col suo mangianastri autoreverse (ossia, a fine lato "A", passava automaticamente al lato "B" e viceversa, con un scatto meccanico fulmineo, senza bisogno di estrarla e reinserirla, avanguardia tecnologica assoluta...quante conquiste dell'uomo, dimenticate e divenute persino sconosciute, alle nuove generazioni, con l'avvento del freddo ed impersonale mp3...!!!). 

 Il mio primo album di Michael fu, quindi, Thriller. Un Capolavoro senza tempo, da cui furono estratti ben 9 singoli (e di cui si contano più di 100 milioni di copie vendute)! Il suono risulta fluido e diretto, oggi, come lo era nel 1982! Basta citare i tre brani simbolo, "Thriller" (che dà il titolo all'album), "Billie Jean" (brano simbolo del "moonwalk"!) e "Beat It", per restarne in eterna adorazione...mai ascoltati a basso volume in vita mia...!!! 
 Michael nell'82 era già al suo sesto album, il secondo da solista, fu la definitiva consacrazione a livello planetario del suo infinito Talento (e la parola "infinito", non è usata a sproposito, riferita a lui!); consacrazione meritatissima, per quel bambino afroamericano degli anni '60, che cantava il soul col cuore e con lo stile dei grandi...sicuramente il Talento gli ha rubato l'infanzia, come spesso accade, nel mondo dello spettacolo, ai Prescelti in giovanissima età, ma cambiare le logiche del "music business", è, ahimè, quasi impossibile. A noi tutti, di contro, ha dato un Idolo da adorare. 
Come sempre, auspico il raggiungimento di un equilibrio tra sacrifici ed obiettivi, in questo ambito...forse un miraggio utopistico, ma qualcosa si può e si deve fare. 

 Acquistare l'album successivo, fu qualcosa di istintivo e così ebbi la trepidazione e la felicità di ascoltare "Bad"...Michael aveva forgiato un altro Capolavoro assoluto! Il brano omonimo, "Man in the mirror", "Dirty Diana", "Smooth Criminal", "Liberian Girl", volendo citare le mie preferite, sono dei Classici del migliore Pop, derivato dall'eccellente ed eterogeneo background musicale di Michael! Consiglio alle nuove generazioni, prima di acclamare i cloni difettati, odierni, di Michael, di dedicare un ascolto attento all'Originale...!!! Ho sempre seguito Michael con passione ed attenzione, album dopo album, apprezzandone profondamente le infinite doti artistiche, figlie di una sconfinata Fantasia ed esaltate dalla sua bontà e del suo sincero altruismo. 

 La sua prematura scomparsa mi scosse profondamente, non potevo crederci... da allora m'è capitato spesso di riflettere sulla sua vita e sul risvolto che, l'affetto dei suoi milioni di fans, non gli abbia, purtroppo, mai restituito la serenità e la gioia di un'infanzia "normale"... questo non è un alibi, ma voglio sempre credere che, tutto quello che ha fatto, vero o presunto, al di fuori della musica, privo della sufficiente lucidità e raziocinio, siano sempre state azioni mosse da un cuore grande e sensibile, ma estremamente insicuro e fragile, solo desideroso di darsi agli altri con spontaneità e buona fede (e per questo maggiormente a rischio di invidie e speculazioni), di sentirsi ben accetto e ben voluto, di sentirsi "normale" nel suo essere "eccezionale" ...e questo mi basta.

FONTE ORIGINALE - CREDITS

Grandi canzoni di Michael Jackson che forse non avete ascoltato molto spesso..

E' difficile fare un conteggio delle "migliori canzoni", perché è impossibile scegliere una canzone che sia migliore delle altre, sono tutte incredibili. Tuttavia, riguardando la discografia del Re del Pop, troviamo vari gioielli che possono essere passati inosservati o sono rimasti un po' nascosti nella storia musicale di questo artista. Vi lasciamo 5 gioielli di Michael Jackson che probabilmente non avete ascoltato spesso (non tanto come le altre) :

  " P.Y.T. (Pretty Young Thing) "
'Thriller' (1982) è uno dei migliori album della storia e ciascuna delle tracce incluse è meravigliosa. La maggior parte delle canzoni divennero singoli, da "Thriller", "Beat It" e "Billie Jean" al più discreto ma bello "Human Nature" e "The Girl Is Mine", che ha visto la partecipazione di Paul McCartney, ma dietro tutti questi singoli c'era un'altra canzone che aveva molta forza, ma a volte è quella meno ricorrente nel ricordare questo album. Scritta da James Ingram e Quincy Jones.

  “Ain’t No Sunshine ” 
Per il suo primo album da solista, 'Got To Be There' (1971) Michael Jackson ha fatto questa ottima cover della canzone di Bill Withers. La canzone, apparentemente, è uscita come singolo solo nel Regno Unito, ma è stata una delle cover che hanno conformato l'album e ha anche mostrato come Michael era capace di imporre il proprio stile a delle canzoni non sue.

  “ Girlfriend "
Non c'è molto da dire su questa canzone inclusa in 'Off The Wall' (1979), che è stata scritta da Paul McCartney forse è sufficiente.

  " Burn This Disco Out"
Sicuramente 'Off the Wall' è uno dei più raffinati album musicali e con canzoni come "Rock With You" e "Don't Stop 'Til You Get Enough"“ a volte è inutile cercare più a fondo per trovare altre ottime canzoni in questo album, ma “Burn This Disco Out”, scritto da Rod Temperton, è sicuramente un'opzione per trovare nuovi suoni..

  " Baby Be Mine "
Uno dei brani che non è uscito come singolo da 'Thriller', è proprio questo. Una canzone con un ottimo ritmo, ricco di groove e orecchiabili armonie, altamente raccomandata da dedicare a quel "qualcuno di speciale" ... Anche questa scritta dal geniale Rod Temperton.

FONTE: Canciones geniales de Michael Jackson que tal vez no has escuchado (tanto)

'PYT' è il titolo di una canzone di Michael Jackson by Ray Loriga ( scrittore )

PYT sono le iniziali di 'Pretty Young Thing' , una traduzione approssimativa sarebbe cosa giovane e bella , e così mi piace ricordarlo oggi, perché alcuni sogni muoiono pur essendo bellissimi.
Scorreranno fiumi per la morte di questa bellissima cosa chiamata Michael Jackson . Fiumi di inchiostro, fiumi di lacrime e anche fiumi di menzogne ​​. La verità invece si sorregge da sola e non si muoverà da dove stava..
Dopo essere stato un bambino prodigio, Michael Jackson è diventato un ragazzo formidabile che, con l'aiuto del grande Quincy Jones, ci ha lasciato uno dei migliori album della storia del pop.


Si chiama “Off the Wall” e suonava un inno alla musica di un mondo migliore di questo. “Thriller” , anche con Quincy Jones al suo fianco, ha finito per trasformare questo dolcissimo ragazzo nella leggenda che tutti conosciamo.
Ballava, cantava e si è insinuato nella nostra vita senza che nessuno lo potesse evitare. Non aveva importanza se stavi ascoltando la band 'The Clash', se Michael bussava alla porta la dovevi aprire per forza..Prima della musica suddivisa dai talebani delle 'indie', esisteva la Motown, Woody Guthrie, Glenn Miller ,Cole Porter, Elvis Presley e Michael Jackson.


Prima di diventare dei completi idioti musicali, ci accontentavamo di ammirare la musica. E la musica di questo bambino ormai morto è stata una delle più belle che abbia mai ascoltato. La stravaganza successiva non offusca neanche un po' ciò che questo stupendo ragazzo ha fatto in tutti questi anni. 'Grazie' è una parola troppo piccola per un dono cosi grande.Ora va e muore. E' andata così. Sarà sepolto con cura e rispetto . Il rispetto è una parola indispensabile che si guadagna una sola volta e non andrà mai perduta. 

Le televisioni si riempiranno di commenti inutili e bisognerà sopportarlo, spero anche, che per un giorno,le case si riempiano dell'aspetto fondamentale di questo argomento.Mi auguro che suonino le sue canzoni ancora una volta, che ritorni la sua musica e che nessuno dica che la vita di questo ragazzo non meritava di essere vissuta.Conservo ancora il singolo di 'Farewell my summer love', una canzone che cantava da bambino e dove la voce di Michael suona quasi quasi come quella di Diana Ross. 

Come le voci che non toccano il terreno con i piedi.E' morto giovane e vecchio allo stesso tempo; quando si deve iniziare a lavorare a cinque anni, la vita è molto lunga.

Infine torna in cielo, il luogo da dove non sarebbe mai dovuto uscire.
“Camminare sulla luna” è stato solo uno dei suoi tanti pregi.

FONTE: PYT es el título de una canción

Gottfried Helnwein e le sue opere nel booklet di "HIStory"


Quando stavo lavorando al mio articolo sull'album 'HIStory 'mi sono imbattuta nel nome di Gottfried Helnwein. Non avevo mai sentito parlare di questo uomo.

Ho scoperto che lui era l'uomo dietro queste immagini (n.d.t. vedere sopra). Conoscendo le canzoni e vedendo queste immagini, sono rimasta affascinata. Così mi sono chiesta: "Chi è Gottfried Helnwein?"

Beh, Gottfried Helnwein è nato a Vienna l'8 ottobre 1948. Ha lavorato come pittore, disegnatore, fotografo, muralista, scultore, installatore e artista, utilizzando una vasta gamma di tecniche e supporti. Il tema centrale del suo lavoro è l'essere umano. Come vittima, ma anche come esecutore. Soprattutto il bambino è un motivo ricorrente nel suo lavoro. I bambini sono, secondo Helnwein, le vittime dell'ingiustizia e della violenza nella nostra società. Egli li ritrae feriti e mutilati, come uno specchio della storia. L'arte di Helnwein non conosce tabù. Il suo lavoro tocca lo spettatore profondamente, forse anche arrivando a evocare disgusto. In ogni caso, l'osservatore non rimarrà indifferente.

Gottfried Helnwein ha incontrato Michael Jackson il 3 luglio 1988 a Colonia, in Germania. Come un "sottoprodotto" del suo progetto over-size, nel 1978 Helnwein aveva sviluppato il progetto parallelo di celebrità: "Faces". Grandi ritratti fotografici, fotografati quasi esclusivamente in bianco e nero, di persone leggendarie. Aveva avuto bisogno di queste fotografie per essere in grado di mettere in atto il suo progetto "Idols". Non solo erano persone di età diverse, ma è stata necessaria anche una quantità assurda di persistenza e potere di persuasione per convincerle a sedersi davanti alla telecamera.

Tra l'elenco impressionante di persone nei ritratti tra il 1987 e il 1991 c'era anche Michael Jackson.

Nel 1992 Gottfried Helnwein e la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti per sfuggire agli attacchi contro il suo personaggio. Qui, senza essere percepiti o riconosciuti dall'esterno, potevano dedicarsi con i propri ritmi ai loro studi di Scientology. Potevano avere nuovi contatti, incontrare amici a lungo termine con le stesse idee e sviluppare nuovi progetti artistici o cercare altre star a Los Angeles che Gottfried Helnwein poteva integrare in progetti già esistenti come“Idols of the 20th Century” or “Faces”. Un primo rapporto artistico è avvenuto in questo modo con Michael Jackson. Una cosa che certamente ha giocato un ruolo in questo contesto è che la moglie di Michael in quel momento, Lisa Marie Presley, era ed è una fervente seguace di Scientology, come lo sono i Helnweins, e, a volte anche la madre di lei, che spesso ha incontrato i Helnwein a Los Angeles. Il “Manor Hotel" di Hollywood è stato il luogo ideale e punto di partenza per questo.

Gottfried Helnwein ha detto in un'intervista con Insane Wayne Chingsang nel novembre del 2000 a proposito dell'incontro con Michael Jackson:
"Michael Jackson era davvero interessante. Era brillante e molto intelligente. Ricordo di aver parlato con lui per un'ora, c'era Lisa (Marie Presley) insieme a lui. Parlammo di arte, mi chiese delle tecniche che uso e quali dipinti gli piacevano. E poi se ne andò. E Lisa mi guardò e disse: "Oh mio dio. Era del tutto normale. E' incredibile! ". Voglio dire, era sua moglie che lo stava dicendo!"

Gottfried Helnwein e sua moglie trascorsero del tempo con Michael e Lisa Marie a Budapest, Ungheria, nell'agosto 1994. Michael era lì per le riprese del teaser di “HIStory”.
Michael aveva affittato un'intero hotel a Budapest per Lisa Marie e se stesso, Gottfried Helnwein e sua moglie. Su ogni piano erano presenti delle guardie del corpo .Nei momenti in cui non si giravano le scene del teaser, andavano tutti a visitare diversi orfanotrofi e ospedali per bambini.


"Michael aveva un genuino interesse nell'aiutare i bambini", ricorda Helnwein. "Michael volle vedere i bambini più gravi. Quando vide un bambino, quasi verde a causa di una malattia del fegato, Michael si sedette sul letto, tenendolo in braccio e dandogli di mangiare per più di più di un'ora ". "Quando Michael seppe che non c'erano soldi a disposizione per un trapianto, ordinò al suo team di fare del loro meglio per organizzare le migliori cure mediche possibili. Fece in modo di provvedere a tutte le spese". Gottfried ha anche ricordato che l'hotel era stato circondato da una folla isterica. " Forze di polizia sono state necessarie per liberare la strada per la nostra auto. I fan toccavano la macchina, guardando attraverso i finestrini per vedere uno scorcio di Michael. Lui si è goduto tutto, come un bambino nel giorno di Natale. "

Per il booklet di “HIStory” Michael si è servito di due opere di Gottfried Helnwein.
Per "Scream" ha usato un acquerello, realizzato nel 1981. Il dipinto si chiama "Das Lied / The Song" e può essere trovato a pagina 33.
Per “Little Susie” ha scelto una fotografia, chiamata "Lichtkind" ( "Child Of Light" ). Questa foto faceva parte della 'Serie Self-Portraits and Performances Vienna, 1970-1975': alcuni dipinti iperrealistici di bambini feriti o maltrattati. Helnwein le ha creati durante i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna tra il 1969 e il 1973. Questa fotografia si trova a pagina 37 del booklet.

Dopo la morte di Michael, Gottfried Helnwein lo ricorda:
Lui è estremamente magnifico, fragile e in tutto e per tutto ultraterreno. Ho sempre avuto la sensazione che non poggiava sul pavimento ma che fluttuava leggermente nell'aria. Michael Jackson sa l'effetto che ha sugli altri e sa anche come usarlo."






Un raro guanto bianco di Michael Jackson all’asta per $20.000


La stima più bassa è di $20.000 dollari, ma il prezzo potrebbe salire vertiginosamente. Parliamo di un raro guanto bianco con paillettes indossato da Michael Jackson che il prossimo 30 luglio sarà all’asta da Nate D Sanders, la auction house californiana.
Non è la prima volta che i guanti del King of Pop vanno all’incanto. Nel 2009 infatti è stato offerto il guanto indossato al debutto del Moonwalk. Il prezzo raggiunto? $350.000. E sei mesi dopo la prematura scomparsa del cantante, un altro guanto è stato venduto per $160.000.

Oltre al guanto, accessorio iconico nel look di Michael Jackson, sarà battuta anche il prototipo della giacca nera realizzata per la copertina dell’album “Bad” che partirà da una stima di $10.000.


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Michael Durham Prince in un'intervista al francese Parisien assicura: "Ci saranno altri album"

Sei anni dopo la morte i fan di Michael Jackson possono ancora sognare di sentire nuovi brani della popstar. Michael Durham Prince, ingegnere del suono di Jackson, ha dichiarato in un'intervista al quotidiano francese Parisien che nel suo computer ci sono venti brani inediti incompiute. "Non ho il diritto di dare i titoli a queste canzone, nè a farle sentire - ha dichiarato l'ingegnere del suono che era anche suo caro amico tanto da ispirare a Jacko la scelta del nome per il figlio Prince - ma posso assicurare che esistono e che prima o poi ci saranno altri album".

 Non c'è solo l'aspetto dei diritti che impediscono a Prince di pubblicare questi brani. "Le canzoni così come sono state registrate non posso essere pubblicate, c'è del lavoro da fare. Michael non cantava i ritornelli nei demo, quindi sarà necessario trovare qualcuno che possa cantarli. Saranno inevitabilmente dei duetti". Prince è ottimista per quel che riguarda il futuro: "Penso che avremo degli altri album, ma per il momento l'idea è piuttosto quella di svelare nuovi brani ogni sei mesi".
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Michael Durham Prince, ha lavorato per Michael Jackson come un tecnico del suono dal 1995 fino alla sua morte nel 2009 e ha collaborato negli album postumi "Michael" e "Xscape". Durham, partecipando a un seminario in Germania su Jackson, ha detto alla stampa europea che tutte quelle canzoni memorizzate nel suo computer non sono finite e, per il momento, non ha il diritto di darle un nome o di farle sentire. L'ultima parola sulla questione di quelle canzoni e la loro pubblicazione in nuovi album postumi, come ha rivelato, spetta agli eredi del cantante e la sua casa discografica. [...] Il tecnico del suono ha sottolineato che ricorda il cantante come una persona "allegra" quando era immerso nel processo di creazione e assicura che tutti i ricordi che ha di lui, quando ha lavorato al suo fianco, sono "magnifici".
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Prince Michael ha negato di aver detto che non poteva dare i titoli ai brani, i titoli sono sul sito della Library of Congress (andiamo, nulla che non sapevamo). Quindi, se questa semplice frase l'hanno tirata fuori "dal cilindro", a sapere adesso che cosa si intende con "svelare nuovi brani ogni sei mesi"....

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Confermato: Non è stato Michael Jackson a scrivere 'DO THE BARTMAN'


Anche se Michael Jackson non è mai apparso nei titoli della canzone "Do The Bartman" nella serie The Simpsons , a seguito di una controversia tra la sua etichetta discografica Sony e la Geffen, che è stata la società responsabile del lancio della canzone , nelle vendite sono stati riconosciuti sia i diritti "di BMI come di Sony Publishing", oltre a un altro gruppo di canzoni di Bryan Loren, che appare come co-autore e produttore del pezzo. 

 Anche se non è stata mai confermata ufficialmente la partecipazione di Michael nella composizione del brano è sempre stato detto che la canzone della serie di lavori di Matt Groening è frutto del suo innegabile talento.

"Ho sempre trovato incredibile che nessuno abbia scoperto che la canzone è stata scritta da Michael Jackson", disse il creatore della serie nel 1998 e pubblicato da Variety. 


 Tuttavia, Loren ha sempre sostenuto che il pezzo - che è stato numero uno nel Regno Unito nel 1990 e anche in testa alle classifiche in Australia, Irlanda, Nuova Zelanda e Norvegia - è solo suo, motivo per cui ha combattuto per ottenere i profitti nella vendita dei diritti ad un acquirente anonimo.

 "La storia della canzone è sempre stata una spina nel fianco da quando l'ho scritta. Nonostante le ripetute dichiarazioni di Matt Groening, io sono l'unico autore del tema. E' vero che Michael Jackson ha fatto con me il coro. .. quindi sì è stato coinvolto. Ma forse questo non è così attraente come dire che MJ ha co-scritto la canzone, ma vi assicuro che non lo ha fatto ", ha detto Loren nel Music Business Worldwide.

El tema para 'Los Simpson', vendido por 38.500 dólares