domenica 11 gennaio 2015

Gli effetti speciali nel film MOONWALKER ..

Esperto di effetti speciali in film come Star Trek, Lo squalo, Jurassic Park 3, e Moonwalker Captain EO, Kevin Pike ha iniziato a lavorare in questo campo per caso.

Mentre lavorava in un ristorante nel 1974, un gruppo di uomini parlavano del mondo del cinema e qnell'andare via hanno dimenticato una valigetta. Quando Kevin gliela restituita, nel ringraziarlo, gli dissero che non aveva idea del valore del contenuti: Lo storyboard originale del film "Lo Squalo" (Shark). Ha finito per lavorare alle riprese di quel film e ha continuato a lavorare nel seguente film: "Incontri ravvicinati del terzo tipo" di Spielberg.
Ha curato gli effetti speciali con la seconda unità [ di produzione] di Captain Eo. È così che ha incontrato Michael. Hanno legato subito, a Michael era piaciuto molto il film "Ritorno al futuro" in cui Pike aveva anche lavorato.

Il telefono squillò nel mio ufficio ed era la sua segretaria, Mary, che telefonava a nome di Michael Jackson per invitarmi a cena a casa sua. Ci sarebbero stati Ron Howard e Harrison Ellenshaw. Ovviamente, ho detto sì. "

"L'idea in quel momento era di fare un cortometraggio che poteva concorrere per un Oscar. Michael voleva Ron Howard come regista che aveva appena finito "Cocoon", film che Michael ha amato molto, seguito subito dopo da "Splash", per cui Howard rifiutò l'offerta perché voleva riposare e trascorrere del tempo con la sua famiglia .

Colin è arrivato più tardi. In primo luogo, Harrison Ellenshaw ed io abbiamo preparato alcuni disegni e storyboard, tra cui molte trasformazioni di personaggi che piacevano moltissimo a Michael. Chilvers era noto per la supervisione degli effetti speciali per 'Superman', Michael lo ha incontrato e e lo ha voluto perché se ne occupasse della parte di "Smooth Criminal". Non era ancora Moonwalker, era una storia più che un film, con "Smooth Criminal” come filo conduttore.

Abbiamo avuto incontri e conversazioni telefoniche ogni giorno. A volte era: 'Guardiamo un film insieme,' mangiavamo popcorn e guardavamo il film insieme nella sala di proiezione per farci venire qualche idea. Michael era molto creativo e poteva fare tutto quello che voleva: trasformarsi in un robot, una colomba bianca mentre era in carcere e uscire volando attraverso le sbarre, diventare un razzo per sparare al nemico.

Mi ha chiamato uno giorno dopo che aveva visto la fotografia di una macchina molto speciale e disse: 'Voglio diventare questa macchina.”
Così siamo andati a cercarla. Per “Back to the Future” ("Ritorno al futuro") avevamo fatto 3 Delorean e sapevamo che ci serviva più di una macchina per fare questo. Si è rivelato essere un prototipo per una mostra e c'era una sola nel museo Bertone.
Michael continuava ad insistere che dovevamo avere quella macchina, e credo che il fatto che era unica, esclusiva, attraente, intelligente e sorprendente lo spinse a ottenere quello che desiderava. Dopo una serie di telefonate e conversazioni, abbiamo preso la macchina, promettendo a Bertone di citarlo nei credits del film.
Ero sul punto di chiudere l'affare e andarmene quando ho ricevuto una telefonata dalla casa di Michael, c'erano tutti quelli che 'avevano le mani in pasta' che volevano spiegazioni riguardo il piano per avere la macchina. Ho detto loro che l'auto che era piaciuta a Michael era una vettura esclusiva da 600 mila dollari , non in produzione e che si trovava in un museo. Eravamo stati autorizzati a costruire una replica, non una copia perchè non potevamo usare l'originale come modello.


Allora tutti hanno risposto, "NO!" E sapevo che sarebbe stata la fine del film se non fossimo riusciti ad avere la macchina perchè Michael si sarebbe sentito meno coinvolto [non con lo stesso interesse] .. Mi ha chiamato nel cuore della notte e mi ha detto "Non ti preoccupare di nulla, vai lì e prendi la macchina!". Ho detto, "OK."
Ero al verde, ero solo un creativo, ma sapevo che se avessi avuto la macchina, avremmo fatto il film. Ci sono voluti 11 giorni per mettere a posto tutti i documenti e ci hanno dato la macchina a Milano. Abbiamo fatto tre copie dell'originale. "
(Michael si è tenuta una delle 3 che è stata esposta due anni fa a Las Vegas).

Per un po' le tre vetture sono state conservate in un magazzino a Los Angeles e sono state esposte anni fa ad Atlanta. Ho sentito che qualcuno aveva comprato una delle copie originali e ne ha fatto delle copie ma non posso confermarlo. Può essere quella di cui stiamo parlando (Las Vegas).
Quando il progetto è stato completato, la produzione ha preso tutto quello che era stato costruito per il film, visto che era di sua proprietà ... Mi piacerebbe averne una... Quando passi molto tempo facendo qualcosa, ci lasci una parte del tuo cuore in esso. Mi piacerebbe rivedere una di quelle macchine.
Siamo stati in grado di portare a termine il film perché avevamo totale libertà creativa e finanziaria. Non c'e mai stata una sceneggiatura solida. Faceva parte del processo provare cose nuove basate sulla fantasia di Michael. Come l'inclinazione dei ballerini. Tutto andava bene, avevamo una grande squadra ed ero felice di farne parte. Ho passato circa un anno su questo progetto insieme a Michael.


All'inizio ci sedevamo sul pavimento della camera da letto a preparare il progetto. Con noi c'era uno stenografo che prendeva appunti e registrava ogni riunione. Solo parlare di idee è stato un meraviglioso momento creativo. Aveva fiducia in me. Mi chiamava nel cuore della notte solo per chiacchierare. Mi sono molto affezionato a lui per via del tempo che abbiamo condiviso. Poi quando abbiamo iniziato il film, si è allontanato un po', perché non era più accessibile; era molto occupato con la recitazione e la danza. Non mi sento deluso, mi mancava la sua vicinanza, certo, ma sono felice di aver partecipato alla creazione del film. Quando abbiamo finito, hanno aggiunto altri video da convertire in cortometraggio.

La strada dove Michael è inseguito dai cani era sul set della Universal Studios chiamata “German Town” e ospitava il castello di Frankenstein. Abbiamo bagnato e riempito la strada di fumo, meno male che non è caduto! Bagnare la strada è stata una buona idea. Lui la voleva continuamente allagata e in modo massiccio. Era una scena molto drammatica. Se la si osserva bene, si notano delle analogie con un altro film: ‘Altered States’, dove il personaggio fugge da uno zoo.
E' stato davvero inseguito dai cani, ma non l'ho visto intimorito. Abbiamo fatto qualche scatto con i cani e alcuni con lui da solo se ben ricordo, ma Mike è corso davvero davanti ai cani.


L'idea di trasformarlo in un robot è venuta fuori dopo aver terminato la produzione. Nel frattempo, Michael era impegnato con un altro concerto e ci siamo fermati per qualche tempo, poi, quando è tornato ha detto che voleva essere trasformato in un robot con una testa meccanica e ritoccato con effetti visivi. Avevo finito la mia parte in quel momento e hanno deciso di cambiare il finale.
A quel tempo non avevamo alcun CGI o computer. Eravamo originali, creativi e innovativi.

Abbiamo creato uno stampo di Michael per scansionarlo e metterlo in tutte le scene in cui era possibile farlo, era la tecnica di quel tempo per creare alcuni effetti visivi. Allo stesso tempo, abbiamo fatto una sua replica completa in argilla per trasformarlo in un razzo. In poche parole, è stata fatta una statua di tutto il corpo di Michael nel mio ufficio. Abbiamo chiuso tutte le finestre e fatto un calco da capo a piedi per la scansione. Penso che sia l'unico stampo che gli sia stato fatto.


Sul set non c'era nessuno più professionale di lui. I ballerini provavano e riprovavano le scene di ballo del club. Michael arrivava sul set, guardava quello che facevano ed eseguiva tutti i passi! Era pura perfezione! Tutti quei ballerini e le prove ... credevamo che avesse bisogno di imparare o essere guidato.. bah! neanche un po'... conosceva ogni passo! Ci sorprendeva sempre. E' stata una gioia lavorare ogni giorno con una persona così sincera e professionale.

Era un genio creativo e un essere umano di grande cuore. L'aver potuto stare così vicino a lui nella mia vita.. è fantastico. "

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