lunedì 18 agosto 2014

Il Pre-Internet, più gustoso, avvolgente e gratificante

Prima dell'avvento di Internet, Michael Jackson era un personaggio che, al solo nominarlo, schiere di teste si chinavano in segno di rispetto artistico, ma molto spesso anche per rispetto umano.

Credo che se nel 1985 fosse uscita una calunnia come quella che aleggia ora sulla sua testa, tutti, ma veramente tutti avrebbero lapidato i calunniatori.
I tempi cambiano e niente rimane uguale, i re cadono e al loro posto si piazzano gran fancazzisti, usciti fuori dall'uovo di pasqua.

Ma non è di questo che voglio parlare, bensì di quanto fosse più gratificante e coinvolgente essere un fan pre-internet.
Avere una passione qualsiasi prima di internet, ti faceva assaporare il raggiungimento di uno scopo (se mi permettete il termine scopo!).

Parliamo del 1983/4. In quel periodo i primi registratori erano un sogno e sebbene io ne avessi uno (IVECO 100), comprare una cassetta vergine era un lusso non da poco, Michael passava sui canali musicali con Thriller e io non potevo registrarlo!! Vi rendete conto?
Era frustrante, mi piazzavo davanti al televisore e aspettavo che VideoMusic passasse il mio video preferito, per saltare di gioia e impaurirmi per il finale angoscioso: Brrrrrr!!.
Passiamo al 1987 erano da poco usciti i videoregistratori... con il sistema VHS Oh! che meraviglia...

Quell'anno con l'uscita di Bad iniziarono ad essere sfornati quintali di giornalini, magazine parlavano di lui ovunque... Nell'87 iniziarono a fare special su Rock a Mezzanotte, trasmessi da Italia 1. Erano meravigliosi e finalmente potevo registrarli. La mia prima videocassetta la ricordo ancora, c'è un solco sul nastro per quante volte l'avrò vista e rivista, fino allo sfinimento.
Di Miche c'era ben poco, qualche sequenza presa da Yokohama, ma tanto mi bastava per cadere in brodo di giuggiole.
Insomma nulla era dovuto. Dovevamo sfogliare tutti i giornali, per ritagliare la foto pubblicata tra l'oroscopo della settimana, sempre la stessa foto trita e ritrita, ma per la 50ma volta la si ritagliava!

Crescendo un po' di più finalmente cominciai ad uscire da sola, così presi a frequentare un posto magnifico, che si trovava nel sottopassaggio della metropolitana della fermata Duomo di Milano. Il nome del negozio l'ho scordato, ma era un buchetto di pochi metri, vendeva Poster, magliette, ciondoli, cinture, toppe, portafogli e foto di tutti i cantanti gruppi e attori.
Un vero paradiso per ogni appassionato milanese.
Una foto all'epoca costava 1.500 lire, ma avevamo modo di comprare tutte le foto più recenti di Mike e devo dire anche delle bellissime foto.
Un giorno sfogliando la prima fanzine italiana di Michael(MMI), notai la pubblicazione di un ragazzo, che vendeva delle videocassette di Michael. VIDEOCASSETTE?? con la E finale??

Lo contattai, lui mi spedì una lista lunghissima di materiale video. Possedeva più di 30 cassette a differenza mia che ne avevo 1 da 2 ore. Comprai la mia prima videocassetta, contenente il concerto di Yokohama, il making di Captain Eo e Sammy Davis Jr. Parliamo del 1989. Spesi ben 56.000 lire (nel 1989!) .
Non si vedeva benissimo, l'immagine era tutta impastata, era la copia di chissà quanti passaggi. Ma fu una tra le cose più emozionanti della mia vita. Mai avrei pensato che Michael facesse tutte quelle cose, mi si aprì un mondo nuovo.
A quattordici anni iniziai a fare qualche lavoretto, per racimolare i soldi che mi avrebbero permesso di comprare altre videocassette.
Le cassette costavano anche 100.000 lire per 2/3 ore e potevo permettermi di comprarne al massimo 2 al mese.
Le comprai tutte e iniziai ad espandere i miei orizzonti anche all'estero, dai francesi e tedeschi, comprai tutto quello che c'era da comprare. Nessuna delle videocassette aveva una qualità decente, specialmente i concerti erano tremendi. Macchie verdi, rosse a tratti in bianco e nero che lasciavano intravvedere una sagoma in movimento (Michael), l'audio coperto da fruscii... l'emozione era tanta, l'amore provato per questo cantante mi faceva superare la frustrazione di non riuscirlo a vedere bene, era tanta la voglia di sapere di più, che tutto anche se di pessima qualità era meglio di niente.
Ancora oggi non disprezzo così tanto il concerto di Roma 1988. Ripenso sempre a quanto sudore ho impiegato per poterlo comprare. Ripenso all'emozione che ho provato nell'inserire la cassetta nella bocca del VCR... gli occhi lucidi per la gioia. Ahhh! altri tempi! 
Nel 91, avevo già speso più di 6.000.000 di lire, la mia collezione cresceva sempre di più.
Così dovetti cominciare a rivendere a mia volta qualche cassetta sdoppiata, per continuare a sostenere quei ritmi e fu così che conobbi quelli che 5 anni più tardi intraprenderanno il viaggio più bello del mondo con me alla volta di Praga .

Iniziai vendendo finì con il regalare tutta la mia collezione video, più di 100 cassette.
Agli occhi dei mie nuovi amici ero probabilmente la miglior benefattrice e dispensatrice di materiale del mondo. Non dovevano neanche chiedere io vorrei, per conto mio dupplicavo le videocassette che regalavo loro il sabato dopo per il nostro consueto incontro.
Allora dovetti cambiare strategia, visto che divenivo amica di tutti i miei contatti, decisi di fare scambi e così continuai ad ingigantire la collezione senza troppi sforzi economici.
Nello stesso anno iniziai ad imparare a ballare come Michael, quando uno dei miei amici mi vide ballare e rimase stupito, mi sentii pronta per fare una cosa che sorprese tutti quelli che conoscevo: cominciai ad esibirmi in Duomo, bloccando per decine di minuti i passanti, incuriositi.
Creammo così la band di Jacksoniani del Duomo, facevamo esibizioni multiple in pubblico, passavamo in rassegna negozi musicali, andavamo alla mecca delle foto... ci sedevamo sui gradini del duomo a parlare di Mike per ore: mi mancano un sacco quei tempi!
Era tutto così spontaneo, genuino... nessuno di noi voleva sentirsi superiore agli altri, si era amici per il cuore, ci volevamo semplicemente bene, non in nome di Michael, ma per qualcosa che cresceva, grazie a Michael.
Nello stesso periodo conobbi molte delle persone che durante il Bad Tour seguirono praticamente tutte le tappe, incontrando Michael e intrattenendosi con lui più di una volta. Non divenni esattamente un'amica, ma quando avevamo occasione di vederci, si parlava un sacco delle avventure intraprese per Michael. Imparai a conoscere Michel sotto un nuovo aspetto, del tutto inaspettato.
Intanto imparai che Michael è un uomo, mangia, dorme... ect, ect. Questo concetto non mi era molto chiaro prima d'allora. Per me Michael era una specie di Dio sceso in terra, non pensavo a lui come essere umano, per una qualche strana ragione lui era un'entità che appariva, per poi sparire da qualche parte in attesa di tornare tra i comuni mortali.
Parlare con quelle persone che avevano avuto a che fare con lui, mi aprirono gli occhi... mi raccontarono centinaia di aneddoti e Michael diveniva sempre più UMANO?!? ai mie occhi. Ringrazio infinitamente queste persone, perchè mi hanno permesso di amare Michael come uomo, tralasciando la sua arte per i miei momenti più frivoli.
Parlare tra di noi quindi ci rendeva più consapevoli, il botta e risposta immediata ci metteva nelle condizioni di usare il cervello, accrescere la consapevolezza di noi stessi prima di Michael. Ora non riscontro più questa cosa con i forum... molto belli, ma frivolissimi.

Nel 91 uscì Dangerous e io avevo già creato il mio fan club, Loyal & Funny (tradotto: fedeli e simpatici). Oramai con il fanclub avevo più di 1000 contatti con persone di tutto il mondo e mi sentivo molto realizzata.
Lo stesso anno installai la mia prima parabola (ora ne ho 2), per beccare i canali esteri, ma ero un po' goffa, quindi a differenza di altri amici, non riuscivo a beccare in tempo i canali o c'era sempre un dannato guasto!!
Comunque il buon impegno lo avevo messo!!

 Bè, la mia finestra con il mondo Jacksoniano divenne il decoder, era la cosa più avanzata che ci potesse essere all'epoca, da lì a 3 anni avrei avuto il mio primo collegamento ad internet, nell' Ottobre 1994. Nel Febbraio del 1995 pubblicai il sito del fan club.
Internet ci ha cambiato la vita. Impiegò 3 anni ma lo fece. E' una gran bella comodità, ma rimpiango da morire le giornate con gli amici, poi rimpiango l'attesa che c'era prima di ricevere una VHS, la gioia di condividerla con qualcuno. Mi manca il toccare un libretto di Michael con gli stessi sentimenti che avevo solo 15 anni fa.
Michael ora è solo una merce comune, prima era una merce rara, da assaporare con il cervello e poi con gli occhi.
Quando usciva una foto molto rara (io le pagavo 450.000 lire per poterle pubblicare) andavi a dormire con il pensiero che il giorno dopo l'avresti potuta rivedere, ora apri una pagina di internet e ti sembra dovuta.
E' davvero un peccato! Poveri giovani, ma beati noi 'vecchi'!.
Monia, Milano agosto 2006 


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