venerdì 1 agosto 2014

Forse sono 'Wacko' anch'io? by Linda Sharp


Forse è stata tutta la pubblicità. Forse ho schiacciato accidentalmente l'interruttore del telecomando dopo Will & Grace. Forse era solo pura e semplice curiosità. Qualunque cosa fosse, mi sono unita ai milioni di persone negli Stati Uniti che si sono sintonizzati sul canale 20/20 per guardare la tanta, enormemente pubblicizzata messa in onda del documentario del giornalista inglese Martin Bashir su Michael Jackson.

Mi piace pensare a me stessa come una dalla mente aperta, un individuo pensante che si era preparata alla visione sapendo che 8 mesi di interviste e di filmati sarebbero stati “confezionati” in soli 90 minuti. 
E che quei 90 minuti non sarebbero stati riempiti con lui che si lava i denti, o fa colazione o uno qualsiasi degli altri riti quotidiani che riempiono in media la vita di ogni giorno di ognuno di noi, celebrità o meno. 
Penso che abbiamo visto abbastanza interviste e “dietro le quinte” per sapere che se non c'è qualcosa che sfrigola, la bistecca non si vende.
Detto ciò, le televisioni in tutti gli Usa, sono stati penetranti con lo “sfrigolio” della vita di Michael Jackson, prima l'hanno messo sulla griglia a fuoco lento, poi l'hanno fatto cuocere per bene e infine si è sentito l'odore del carbone bruciato.

Vorrei anche precisare che non conosco personalmente l'uomo. Non ho mai partecipato ai suoi concerti,non l'ho mai visto di persona, né sono mai stata invitata a salire sulle giostre del Neverland Ranch, ma questo non mi impedisce di sentirmi costretta a fare la parte dell'avvocato del diavolo.

Sono la prima ad affermare che, come chiunque altro, non credo che quell'uomo sia stato sotto i ferri del chirurgo plastico solo due volte. Certo, è normale che l'aspetto di una persona cambi man man che si invecchia, ma alla gente non spuntano spontaneamente fossette sui menti, eyeliner permanente sotto gli occhi, o nasi che si restringono alle dimensioni di una Barbie. Ma lui non è l'unica persona a questo mondo che ha fatto visite ripetute a un chirurgo estetico. Ho vissuto nel sud della California e a Dallas, in Texas, e posso assicurarvi che i chirurghi plastici fanno molti affari. Posso anche dirvi che sono stata una loro paziente, e se ho scelto di non raccontare a nessuno quello che ho fatto, è perchè a nessuno devono interessare i fatti miei. Questa regola vale anche per Michael Jackson, o almeno dovrebbe.

Che dire del suo stile di vita e delle sue abitudini di spesa? Un parco divertimenti, milioni spesi in acquisti folli, e talmente tanta sicurezza che lo stesso Peter Pan non può volare sopra lo spazio aereo di Neverland senza preavviso?
E 'il suo denaro, l'ha meritato, ha tutto il diritto di spenderlo in qualsiasi modo lui ritenga opportuno. Abbiamo sentito abbastanza storie di gente che vince alla lotteria e riesce a diventare altrettanto stravagante, infantile o semplicemente strana nei loro desideri e negli acquisto.
Quindi se Elmo ha messo un orecchino sotto l'ascella, vuole trasferirsi con i soldi vinti alla lotteria in Arkansas, ha voluto aggiungere memorabilia alla sua collezione di Star Trek, ha comprato moto nuove per tutti i suoi amici,è andato a Las Vegas per comprare una tuta originale appartenuta a Elvis Presley... E' il denaro di Elmo!!.

E per quanto riguarda la sicurezza? Francamente miei cari, se anch'io fossi così famosa e avessi tutti quei soldi, mi comporterei allo stesso modo. Come è successo a molte celebrità, non abbiamo bisogno di vederlo inseguito, fucilato, ucciso prima di capire il suo isolamento forzato. Siamo noi che non permettiamo loro di avere una vita normale, lui non può andare da WalMart o uscire il sabato sera.
Infine, la questione dei bambini, i suoi e quelli che accoglie nel suo ranch e sì...cuore in gola...nella sua camera da letto.
Partiamo dalla sua infanzia..io non credo che nessuno possa negare il fatto che la sua infanzia è stata inesistente. Ha iniziato in condizioni di povertà e ha convissuto con gli abusi di un padre diabolico intento a trasformare i suoi figli in icone della musica, Michael Jackson non ha fatto il boy scout, non si è arrampicato sugli alberi con gli altri bambini, non è mai andato in un centro commerciale il venerdì sera. Ha vissuto la pubertà sotto i riflettori, non ha mai potuto sperimentare la normalità, non l'ha mai nemmeno potuta sognare.
Questo non lo rende pericoloso. Forse, eccentrico, forse emotivamente differente, certo, ma pericoloso? Non credo che il suo Neverland Ranch sia un posto pericoloso o distorto. Credo che sia l'incarnazione di tutto ciò che non è mai stato in grado di provare da bambino, puro e semplice.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei suoi figli e il modo in cui sono stati concepiti? Ancora una volta, e allora?
Ogni singolo giorno, la gente comune è alla disperata ricerca di un modo per avere un figlio proprio,viaggia in Paesi diversi, utilizza la tecnologia e sì, trova una madre surrogata per soddisfare il desiderio di diventare genitori.
Se si considerano normali Joe e JoBeth Schmoe, perché guardiamo di traverso Michael Jackson? Te lo dico io. Perché lui è Michael Jackson. E siamo capaci di un impressionante capacità di amore per creare le nostre celebrità, solo per poi godere nel vederli cadere di nuovo in basso.

Oh, e nel suo caso c'è quella brutta questione delle accuse di molestie fin dagli anni '90.
Tenete bene a mente, ed io qui faccio di nuovo l'avvocato del diavolo, ma quante volte l'anno le persone risolvono con il denaro tranquillamente cause legali intentate contro di loro? E non perchè sono colpevoli di quello di cui sono accusati, ma perchè non vogliono che le loro vite, le loro famiglie, le loro reputazioni siano trascinate nel fango sotto le luci dei riflettori.
Ogni giorno, medici, aziende e privati danno il loro denaro a querelanti indegni, semplicemente per farli smettere e allontanarli da loro.

Michael Jackson era un bersaglio molto facile. Nella sua situazione, avrei fatto la stessa cosa. Avrei preso il libretto degli assegni e sarei andata avanti con la mia vita, buttando via i milioni e allontanando quegli “amici” che avevano barattato l'amicizia per un facile arricchimento.
E così i suoi figli in pubblico indossano delle maschere? Non pensi che in giro ci sono non pochi individui malati di mente che non chiederebbero niente di meglio che scattargli delle foto senza maschera per venderle all'Enquirer, o peggio ancora, che vorrebbero rapirli per chiedere un riscatto enorme?

Ci sono numerose celebrità che custodiscono la privacy dei loro figli e le loro identità, oscurando i finestrini delle auto, mettendo coperte sopra le loro teste o facendoli scortare da guardie del corpo a tempo pieno. Se queste, o qualsiasi altra eccentricità li rende sospetti o criminali, allora nessun celebrità dovrebbe essere autorizzata a procreare.
Personalmente, non stacco mai gli occhi dalle mie figlie quando siamo in pubblico e penso che le maschere indossate dai bambini di Michael siano carine. Per la cronaca, una delle mie figlie ha indossato una corona, un vestitino in taffetà e delle scarpette brillanti per un mese intero quando aveva tre anni. Vi sembra strano? Certo!. Può sembrare strano solo alle persone che non hanno figli.

E quando ha fatto penzolare suo figlio da quel balcone? Pessima idea. Non c'è dubbio, lo ha ammesso anche lui. Ma lui non ha intenzionalmente messo in pericolo il suo bambino, non più di quanto io o tu abbiamo intenzionalmente deciso di far del male ai nostri figli lanciando in aria i neonati, facendoli oscillare come aeroplani o comprandogli quella moto che gli ha fatto rompere un braccio. Devo ancora incontrare il "perfetto genitore", e dubito seriamente che lo incontrerò mai.

Infine, la questione degli "altri" bambini nella sua vita. Si circonda di loro. Lui li accoglie nel suo ranch- malati, poveri, sani. Sale sulle giostre con loro, si arrampica sugli alberi con loro, guarda film Disney con loro. Fa tutto ciò che non ha mai avuto modo di sperimentare da bambino. Credo che sia più a suo agio con loro che con gli adulti. Ho una notizia per voi, lo sono anch'io. I bambini sono innocenti, onesti, godono delle cose semplici, non sono artificiosi e non hanno un'agenda nascosta. Mi piacciono molto di più i bambini che gli adulti.
E se questo fa di me una deviata o un “Wacko”, Michael, fai spazio anche per me nel tuo ranch!!

E sono pienamente d'accordo con la sua valutazione di ciò che manca nella vita di tanti bambini: l'amore, la compassione, l'attenzione dei genitori. Sì , dei genitori. Io trascorro del tempo ogni settimana a scuola con le mie figlie e da anni vedo bambini che vogliono disperatamente solo essere abbracciati, ascoltati, voluti. È vergognoso sapere che questi bambini hanno dei genitori ai quali non frega niente dei figli che hanno messo a questo mondo. Più della violenza fisica, c'è quell'abuso sottile di quelli che ignorano emotivamente i propri bambini..lo vedo in prima persona ogni singolo giorno.

E anche se non è tollerato o politicamente corretto, io li abbraccio, mi siedo sul pavimento con loro, parlo con loro. Gli chiedo dei loro interessi, scherzo con loro, li accarezzo, gli tengo le mani e quando dormono a casa mia, gli do il bacio della buonanotte. Li faccio sentire speciali.
Questo non fa di me una che molesta i bambini.

No, non credo che suonava bene avergli sentito dire che dormono nella sua camera da letto o nel suo letto. Ma questo è perchè, e qui concordo ancora con lui, è perchè ogni nostra idea, ogni nostro pensiero è in qualche modo legato al SESSO. E sì, ci sono migliaia di persone in questo pianeta che hanno abusato dei bambini, figuriamoci in una camera da letto, ma MICHAEL JACKSON NON E' UNO DI LORO!!.

Se non altro perchè l'ho sempre visto non sessuale sotto ogni aspetto. Non credo che questi bambini corrano il pericolo di essere molestati. Forse sono in pericolo di essere curati, coccolati, forse corrono il pericolo che qualcuno straveda per loro, ma se questa è la definizione di pericolo, vorrei che tutti i bambini fossero messi in un pericolo del genere.

Ancora una volta, 8 mesi sono stati manipolati, modificati e infilati in un minuscolo filmato di 90 minuti. Oserei dire che se voi o io fossimo filmati per quasi un anno, sarebbe estremamente probabile che vedremmo solo esplosioni e scoppi d'ira, dita dentro il naso e gente che scoreggia. E nessuno riconoscerebbe il vero se stesso come nessuno di noi può conoscere il vero Michael Jackson da quel documentario.
Così fino a quando non riceveremo nella nostra casella di posta un invito per andare al Neverland Ranch, forse dovremmo smettere di giudicare lui e cominciare a giudicare noi stessi.

Come diceva sempre mia madre “ognuno spazzi all'interno di casa propria”. Adesso dovete proprio scusarmi, ho bisogno di andare a prendere la scopa e la paletta. 
Traduzione: Emanuela Arezzi

ORIGINAL TEXT
Maybe I'm Wacko Too?


Nessun commento:

Posta un commento